8-Little lies

287 20 2
                                    

‼️Ebbene sì, car* lettor*, Marleen e Tom si sono baciati... la paura di perdere tutto, però, è dietro l'angolo, cara Leen attenzione a giocare con il fuoco, potresti bruciarti ;)‼️
***
Non potevo crederci, non poteva essere successo davvero! Io e Tom... CAZZO! Quanto bacia bene... Un momento ed ora? Cosa dirò ai miei?
-Marleen spremi le meningi, avanti non puoi rinunciare a tutto- pensai tra me...
Il portone era aperto, la luce era accesa ed iniziai ad intravedere le sagome dei miei genitori, più che persone, sembravano diavoli... l'ho combinata grossa.
-Mi spieghi, dove sei andata? Ci hai deluso signorina! Ora entra in casa, ci aspetta una lunga chiacchierata- disse mia madre, molto, molto seria.
Loro erano in piedi ed io seduta, mi sentivo piccola piccola... Iniziò a parlare mio padre, era molto arrabbiato, mi fece un lungo richiamo ma alla fine del discorso era sollevato che stessi bene, e che non fosse successo nulla di grave.
"Oh no, non la passerai liscia, ora, devi spiegarmi tutto!" aggiunse mia madre, guardando con serietà mio padre.
"Allora, inizio col dire che non succederà più, o che almeno vi avvertirò, ma è stata un'emergenza. Eva è stata male, i suoi genitori non sapevano che fare e mi hanno chiesto aiuto, sono dovuta andare... per favore, chiudiamola qui" ero scioccata di me stessa, non ho mai mentito ma in quel momento ho dovuto farlo.
"Eva? Non sapevo avessi un'amica, mh... cara, io le credo, alla fine tutto è andato per il meglio, ma che sia chiaro: stasera chiuderemo un occhio ma la prossima volta, non andrà così! Forza, ora sali in camera tua." Rispose mio padre.
Approfittai della scusa, per evadere, l'avevo passata liscia per un pelo anche se, salendo le scale, sentivo mia madre opporsi. D'ora in poi dovevo fare molta attenzione, quella donna non era affatto stupida.
***
La prima settimana di scuola era volata, ora mi attendeva un bel weekend da trascorrere insieme ad Eva. L'avrei fatta conoscere ai miei, per riparare al danno del giorno prima. Alle dieci in punto era sotto casa mia, la presentai a mia madre, ed ella sembrava essersi rilassata, almeno apparentemente. Andammo al club, e tra un tiro a canestro ed un altro, le spiegai l'accaduto. "Cavolo, Leen, non per qualcosa ma tuo padre per crederti, non mi sembra una persona tanto sveglia" ed iniziò a ridere.
"Questo perché non gli ho mai mentito, quella che mi preoccupa di più è mia madre, ma anche lui un giorno si sveglierà dal letargo! Accidenti, dovrò stare molto attenta e tu dovrai sempre aiutarmi!" risposi io.
"Ma dimmi, allora... ieri con Tom è successo qualcosa?" mi chiese incuriosita.
"Oh, sei sempre la solita! Ehm si, ci siamo baciati! Se mia madre non avesse chiamato, probabilmente noi..."
"No, non voglio sapere altro, almeno per ora" rispose Eva, e distraendomi fece anche canestro.
Dopo qualche tiro andammo a prendere un gelato, lei mi chiese se io e Tom ci fossimo organizzati per vederci una seconda volta.
"No, non l'ho ancora sentito, e non voglio nemmeno metterci il pensiero, alla fine non siamo nulla e non ci conterei più di tanto" dissi ma in cuor mio speravo non andasse così.
"Staremo a vedere, certo non è il ragazzo più affidabile di questo mondo, ha avuto molte ragazze, e aggiungo che è una persona con una modesta fama, but never say never! Da quel che ho capito, frequentano molto lo "Starlite", quindi mia cara Marleen, stasera io e te ci andremo!" disse entusiasta Eva.
"Sono dubbiosa ma tentar non nuoce..." risposi io.
Dopo cena, io ed Eva andammo a prepararci. Entrambe eravamo molto sexy ma non volgari. Un'ultima spruzzata di profumo e scendemmo. Proprio in quel momento arrivò anche papà e le presentai la mia amica. Ci augurò di divertirci ma di stare attente e così, infine, entrammo in macchina e ci dirigemmo al locale.
Nessuna traccia dei ragazzi, ero già pronta mentalmente a ciò ma comunque io ero lì per divertirmi, trascinai Eva in pista e ci sfrenammo a ritmo di musica!
TOM P.O.V
Ore 21:45
Mi svegliai ancora una volta e nel letto accanto a me, c'era lei... Sapevo che così non andava. Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia, era sabato sera, volevo divertirmi con i ragazzi e magari avrei rivisto Marleen... Mi vestii rapidamente e andai in cucina, gli altri erano già pronti, pronti a dare inizio alla serata. Bill, prima di andare, mi guardò addolorato, non c'era bisogno di parole per comprenderci, questo era il cosiddetto "legame dei gemelli". Mi avvolse un braccio intorno alle spalle, e scendemmo giù verso la macchina.
***
Ore 22:30
Il locale era affollatissimo, ragazzi e ragazze ubriachi, io ed Eva eravamo al terzo drink, nessuno ci avrebbe fermate! Ci stavano divertendo come pazze, ridevamo, cantavamo, eravamo grate alla vita! Qualche ragazzo ci provò con noi ma noi subito li respingemmo, e poi ad un tratto li intravidi: Gustav, Georg, Bill e Tom. Tom veniva verso di me, con un sorriso ed io a tratti, sentivo il cuore in gola...

"Ci incontreremo ancora?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora