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Il messaggero a mala pena riusciva a camminare.
La strada verso l'accampamento era ancora tanta.
Aveva paura di non arrivare in tempo.
Ma il piano degli Unni richiedeva tempo.
Solo quando avrebbero ucciso fino all'ultimo soldato, sarebbero entrati nella città imperiale.
...
<<Come?!>>
<<Tu hai fatto cosa?!>>
<<Voglio i dettagli, Minho, sappilo!>>
<<A me ha detto tutto Jisung, vi dico anche la sua versione se volete>>
<<Smettetela, tutti e tre>>
Il mal di testa che aveva in quel momento era indescrivibile: avere Hyunjin, Jeongin e Chan nella stessa tenda, concentrati sullo stesso argomento, ad urlare in quel modo in continuazione, era un'evento che non avrebbe mai desiderato di scoprire.
Da quando gli aveva accennato del momento che aveva avuto al lago con Jisung non erano stati zitti un secondo, non avrebbero urlato così nemmeno se si fossero sposati. Davvero non capiva cosa trovassero di così bello in una cosa che nemmeno li riguardava. Nemmeno lui era così eccitato al riguardo e la cosa lo riguardava in prima persona.
Ma non poteva negare che il tocco di Jisung gli mancasse come gli mancavano quelle dannate battutine che gli aveva rivolto, il modo in cui si incantava a guardarlo, il suo profumo...
Ma quello ancora lo sentiva, visto che non si era voluto togliere nemmeno per un attimo la maglia dell'altro.
Lo tranquillizzava il suo odore, voleva che gli restasse addosso, ma il perché faticava ancora a capirlo, o meglio, accettarlo.
Sperò di rivederlo anche quel giorno, gli mancava infondo.
Sfortunatamente per lui però al momento era trattenuto da quei tre nella sua tenda, dove scoprì anche un lato di Hyunjin che si sarebbe volentieri risparmiato: era molto simile a Jeongin di carattere infatti, e questa cosa era un male, non aveva bisogno di due persone drammatiche, specialmente in quel tipo di situazioni.
<< Mi vieni a chiedere consiglio e poi non mi racconti nulla? Non mi sembra giusto>>
<<Lui ha ragione! E io ti ho consigliato di farti consigliare da lui, merito anche io di sapere>>
<<Ma scusa io e te non arevamo solo conoscenti, Hwang? E Chan digli qualcosa...>>
<<Voglio sapere tutto anche io in realtà...>>
Minho sospirò, arrendendosi alle insistenti richieste dei suoi amici, raccontandogli tutto per filo e per segno.
<<Eravate nudi quindi...>>
<<Non farmici pensare>>
<<Jisung pensava solo a quello>>
Tutti si voltarono verso Chan, sorpresi e curiosi di sapere cos'altro ci fosse dietro, compreso Minho, che pur essendo curioso non poté fare a meno di sentire le sue guance formicolare, come gli accadeva spesso ormai quando si parlava di Jisung.
<<Dicci tutto Chan!>>
Hyunjin e Jeongin si avvicinarono di più a lui, non stando nella pelle, incitandolo a parlare ad ogni secondo che passava. Minho ascoltò tutto senza fiatare, sorridendo ogni tanto cercando di non farlo notare, sentendo di nuovo quella strana sensazione nel suo stomaco che in fondo iniziava piacergli.
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In amore e in guerra-- Minsung
FanfictionMolto tempo fa, durante l'antico periodo dei Tre Regni, sotto il secondo imperatore della dinastia Lee, la Cina era da poco entrata in un periodo di grande splendore, e di grande vulnerabilità: da ormai mesi, subiva attacchi recenti nei piccoli vill...