Caught

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§

"Bhe, come ti senti adesso Hyune?"

"Rinato Binnie, quello li se lo meritava!"

"Tu sai che qualsiasi cosa tu faccia ti darò ragione, ma lui non mi sembrava il tipo di persone con cui te le prendi di solito..."

"Che intendi?"

"Lo sai, di solito te la prendi con... gente molto più altezzosa e spocchiosa, lui mi sembrava l'esatto contrario, tutto qua."

Hyunjin si adagiò sulla stuoia all'interno della loro tenda.

"Lui è esattamente come loro volevano... capisci ora?"

Changbin semplicemente annuì, non ponendo più domande all'amico.

...

<<Oltre al fare casino sapete parlare? O devo dare per scontato che non ne siate capaci?>>

Mentre tutto l'accampamento se la rideva per la strigliata che Jeongin e Minho si stavano per beccare, quest'ultimo era riuscito a mettersi seduto e a togliersi il riso dagli occhi, che però faceva fatica a tenere aperti.

<<Hai sentito? Il tuo capitano ti ha appena fatto una domanda!>> Un'altra voce più stridula ed insopportabile lo riprese nuovamente quando riuscì di nuovo ad aprire gli occhi.

Alzando lo sguardo riuscì ad osservare due figure: a sinistra si trovava un uomo sulla cinquantina, che indossava degli abiti blu ed un cappello a detta sua ridicolo, che riconobbe essere quello dei consiglieri imperiali. Alla sua destra si trovava un ragazzo molto giovane, forse con uno o massimo due anni in più di lui, se non addirittura la sua stessa età; portava un mantello rosso, l'armatura e sul fianco aveva legata una spada.

Era sicuramente lui il generale di cui parlava sua nonna.

Senza capire il perché, si ritrovò a soffermarsi più a lungo del dovuto sul suo viso, come incantato. Non né aveva motivo, semplicemente gli trasmetteva calma: sentiva uno strano calore all'altezza del petto.

Ma non fece in tempo a godersi a pieno quel calore che Jeongin, con un colpo di tosse, attirò la sua attenzione e gli fece cenno di alzarsi.

<<Chiedo perdono generale, posso garantire che->>

<<Non è come sembra suppongo?>>Il ragazzo di fronte a loro sorrise mettendo inquietudine ad entrambi. Sicuramente avrebbero passato il peggio...

Il ragazzo continuò a osservarli per poi ripetere la domanda una seconda volta, o meglio ordinò ai due di rispondere.

<<I vostri nomi. Ora.>>

<<Yang Jeongin, capitano>> disse il ragazzo inchinandosi.

<<Lee Minho>> e ripeté le stesse azioni di Jeongin.

Il volto del funzionario vicino al generale si storse in una smorfia, che andò via in un secondo quando il generale ricominciò a parlare. Sua nonna aveva ragione: non lo avevano riconosciuto.

<<Soldati>> disse rivolto al resto dell'accampamento con un sorriso canzonatorio<<grazie ai vostri compagni, Yang Jeongin e Lee Minho, stasera non cenerete e piuttosto pulirete questo casino mentre questi due si fanno trenta giri del campo. E ora mettetevi a lavoro>>

In amore e in guerra-- MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora