§
Silenzio.
C'era solo silenzio.
Troppo silenzio.
...
Jisung si voltò; il suo sguardo asettico rivolto verso i soldati.
<<Gli Unni si muovono velocemente, dobbiamo raggiungere il valico prima che sia troppo tardi. In marcia>>
Tutti, stupiti dalla sua risolutezza, si limitarono a seguirlo.
Lo avevano sottovalutato ampliamente per la sua età più volte, ed ora erano tutti costretti a ricredersi.
Jisung si fermò improvvisamente, ordinando alle truppe di seguire il consigliere e di avanzare senza di lui, che li avrebbe raggiunti dopo.
Minho restò tra le ultime file per poi raggiungere Jisung cercando di non far notare la sua assenza.
Esitante gli si avvicinò, camminando lentamente, nonostante la neve gli impedisse di fare qualsiasi rumore.
Tentennando lo chiamò. La sua voce era flebile, come se alzandola di poco avesse rischiato di mandarlo in pezzi. Strinse leggermente la sua mano nella sua.
<<Capitano...>>
Il silenzio venne rotto per un secondo, tornando poi più assordante di prima.
<<Mi dispiace...>> Si ritrovò a guardare quello spettacolo per la seconda volta accanto al ragazzo, restando impietrito.
<<Non è colpa tua>> disse l'altro ragazzo voltandosi verso di lui, sorridendo lievemente, mentre una lacrima tagliava a metà il suo viso. Ricambiò la stretta dell'altro, intrecciando le loro dita, lasciando Minho confuso.
<<Promettimi una cosa?>>
<<Mi dica capitano>>
<<Promettimi di non morire>>
Minho restò nel più totale silenzio, guardando l'altro negli occhi, sperando di trovarci le risposte che cercava.
<<Perché?>>
<<Lee, promettilo>> fu l'ultima cosa che gli disse, prima di girarsi e raggiungere velocemente le truppe che ormai erano diversi metri più avanti di loro.
...
<<Si sa nulla su Minho?>>
<<No, sire. Nessuno dei villaggi ha affermato di averlo visto. E nessuno ha i marchi>>
L'imperatore sospirò pesantemente, stanco di tutta quella situazione.
<<Pattugliate le vie di campagna, i vicoli, i negozi... Qualsiasi posto, anche quelli più impensabili! Andate!>>
<<Sissignore!>>
I due soldati corsero fuori dalla sala del trono lasciando soli l'imperatore e sua madre, che gli era stata accanto tutto il tempo.
<<Non avrei dovuto cacciarlo...>>
<<Non avresti dovuto fare molte cose, eppure eccoci qua>> disse la vecchina con un sorriso rassicurante.
<<Sarà ancora vivo?>>
L'anziana signora rise di gusto e suo figlio la guardò confuso.
<< È evidente che non conosci tuo figlio: se devi preoccuparti per qualcuno, preoccupati per il resto della Cina!>>
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In amore e in guerra-- Minsung
FanfictionMolto tempo fa, durante l'antico periodo dei Tre Regni, sotto il secondo imperatore della dinastia Lee, la Cina era da poco entrata in un periodo di grande splendore, e di grande vulnerabilità: da ormai mesi, subiva attacchi recenti nei piccoli vill...