Avevano già preso tutti posto nell'aula di storia e non mi rimaneva che sedermi in fondo, dato che era l'ultima opzione che si presentava se non volevo restare più di un'ora ad attendere la seconda lezione del lunedì post-vacanze.
L'opzione più invitante era stata quella di rimanere a letto fino tardi, ma America non dimenticò di fare troppo rumore mentre si scapicollava su e giù per la stanza per arrivare in tempo a lezione.
Con lo sguardo basso cercai di non inciampare su qualcosa o sbattere a qualche banco e di non dare troppo all'occhio, anche se fu molto difficile data la distrazione psicologica e fisica di ogni presente inclusa quella del professore."Credo sia rimasto un posto libero in fondo, vicino la signorina Malik." Alzai d'impulso la testa e incrociai lo sguardo di un ragazzo non anonimo.
"Ehi Maddie, è libero?" Quasi sussurrò mentre accennava con il capo verso il posto vuoto vicino al mio. Annuì stendendo leggermente le labbra in un sorriso che riuscì un totale fallimento prima di distogliere lo sguardo sulle mani con cui stavo giocherellando.
"È acqua passata quella ormai, non rimuginarci sopra ogni volta che mi vedi." Sorrisi involontariamente, muovendomi a disagio sulla sedia.
"Lo so Dan."
Eccolo qui: lui è Dan, un anno più grande e con un sorriso affascinante ornato da una fossetta sulla guancia destra che gli scorsi quando mi salvò da una caduta davanti tutta la classe il primo giorno, dopo aver inciampato al suo zaino, e che non dimenticai facilmente per la figuraccia la quale mi immortalizzò nelle teste di tutti come "la maldestra".
Non fui molto presa dalla lezione che, invece, sembrava interessare al mio compagno di banco che annotava ogni parola della spiegazione con attenzione e interesse e sembrò provare quasi infelicità al suono della campana. Raccolsi le mie cose e misi la borsa sulla spalla uscendo dall'aula.
Dan mi raggiunse: "Ci vediamo dopo a letteratura Mad." Mi stampò un bacio sulla guancia e aumentò il passo raggiungendo la classe.
Non era la prima volta che dimostrava un po' d'affetto spingendosi "oltre" alla nostra semplice conoscenza, eppure rimasi un po' stordita fino quando sentì una voce familiare lamentarsi alle mie spalle. "Oh beh, che lo cerco a fare il mio migliore amico se non ho una crisi isterica nel bel mezzo della notte?!" Mi voltai e ridacchiai quando entrò nella mia visuale, poi presi a corrergli incontro per abbracciarlo. "Liam!". Allargò le braccia e quando fui sul punto di stringerlo, schivò la mia presa. Nel momento in cui mi bloccai per non finire a terra, due braccia mi cinsero la vita e Liam mi strattonò fino a farmi voltare verso lui che mi attendeva con un sorriso beffardo.
"Tieni le mani a posto Payne." Ci voltammo scoppiando in una sonora risata quando Zayn comparse sotto i nostri occhi.
"Ehi testa calda" gli fece cenno Liam sferrandogli un pugno scherzoso sulla spalla, prima di stringerlo affettuosamente.~
SPAZIO AUTORE:
Eccomi qui con il primo capitolo, come promesso! Spero che vi piacerà dato l' "impegno" che ci ho messo nel scriverlo, vista anche la mia scarsa fantasia.
Buona lettura, a domani con il secondo capitolo! X