Capitolo 4

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Il professore entrò nella classe e si bloccò per frazione di secondi notando l'ambiente vuoto che mi faceva da sfondo.
Incontrò il mio sguardo e mi sorrise appoggiando la borsa sulla cattedra. Gli sorrisi di rimando, né con freddezza né con enfasi. I suoi occhi vennero illuminati da un lampo che portava a chiedergli come mai fossi già in classe, mezz'ora prima. Non sapevo se avesse fatto capolino più il suo orgoglio o la sua educazione, quando non mi chiese nulla.
Solamente prese posto e abbassò la testa sul suo laptop per gli altri 30 minuti.
Il via vai che si creò nei minuti consecutivi mi portarono alla salvezza per l'imbarazzo che stava crescendo tra me e il professore. Almeno fino a quando qualche coetaneo non mi fissò quasi come avessi un aspetto strano o come fossi arrivata direttamente da Marte.
Erano sicuramente presenti nella mensa quando feci sbattere il vassoio sul tavolo e mi voltai andando via di fretta e furia intanto che le lacrime minacciavano di scendere. Forse Zayn mi chiamò ad alta voce, magari era Niall oppure America. Non so. In quell'istante avevo come una bolla intorno a me che mi teneva distante da tutti coloro che mi stavano attorno, facendo diventare i bisbigli più chiari ma ovattati alle mie orecchie.
Quando sembrò che tutti si fossero scordati dell'accaduto del primo giorno e non fui più la maldestra, diventai lo zimbello della scuola.

La classe era ormai piena.

"Non so cosa sia accaduto prima. Ho provato a chiamarti, ma non ti sei voltata. Volevo raggiungerti ma tuo fratello mi ha bloccato e.."
"Non ho voglia di parlare ora, Dan."
"Non intendevo questo..volevo dirti solo che io ci sono per qualunque cosa tu abbia bisogno, Maddie."
Non fui in grado di rispondere. Gli annuì. Non avevo intenzione di farlo sentire in colpa o altro. Anzi, avevo intenzione di dirgli tutto e niente.
"Vieni da me più tardi?" Gli sussurrai mentre il professore diede inizio alla lezione.
"Alle 3.30 sono da te," gli occhi gli si illuminarono e mostrò un sorriso raggiante. "Perfetto." Aggiunse. Sembrava proprio che i sensi di colpa fossero spariti.

"Maddie" il professore si alzò chiamandomi intanto che fui tra gli ultimi ad uscire.
"Si?" Tornai indietro, essendo quasi arrivata sull'uscio della porta dove mi stava aspettando Zayn.
"Oggi non l'ho vista molto attenta,"
"Professore non ho molto tempo.."
Mi passò un foglietto piegato tra le dita senza distogliere lo sguardo fisso dal mio "sa cosa deve fare."

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