Capitolo 11

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Un suono assordante si fece spazio nella mia testa. Aprii gli occhi. La luce che attraversava la finestra me li fece richiudere d'istinto. Li strofinai mentre mi mettevo seduta sul letto. Il suono non si era fermato. Qualche momento dopo scoprii che era la sveglia sul telefono di America. Mi alzaii e la spensi.
"America, svegliati." La scossi dalle spalle per qualche momento. Lei mugulò in risposta.
Mi ritrovai in piedi al centro della stanza quando mi accorsi che indossavo il vestito della sera prima. Aprii l'anta dell'armadio e mi guardaii: l'eyeliner c'era ancora ma aveva lasciato una striscia nera sotto gli occhi e i capelli andavano per conto loro.
Era ancora presto e decisi di fare una doccia. Presi gli asciugamani, un paio di leggins neri e una felpa gialla, col beauty, e raggiunsi le docce.

Quando tornai pronta dai bagni, America era arrotolata nelle coperte. Pensavo fosse il caso di svegliarla, sicuramente però era tornata da qualche ora. Quindi la lasciai dormire.
Misi lo zaino in spalla e uscii dalla stanza.
Attraversai il campus e arrivai in perfetto orario davanti la caffetteria.
Dan era già lì, appoggiato al muro con due caffè nelle mani. Quando mi vide arrivare, si avvicinò sorridendo.
"Buongiorno Mad." Mi passò il caffè.
"Ehi, buongiorno." Dissi con voce assonnata. Sorseggiai il caffè. Era buono. Ed era quello che mi serviva.
"Ieri sera dovevamo rientrare prima." Fece con voce roca. E per un attimo mi immobilizzai, ascoltandolo.
"Camminiamo verso l'entrata, o faremo tardi anche a lezione." Disse guardando con aria interrogativa la mia espressione.
Annuii e ci incamminammo. Mentre camminavamo, parlammo del più e del meno. E che mi ero svegliata ancora con il vestito addosso. Iniziò a fare battutine sul fatto, e io mi limitai a spintonarlo e a lamentarmi del suo sarcasmo di prima mattina.

La mattinata passò prima del previsto. Ma Niall non si presentò a lezione. L'avrei chiamato nel pomeriggio.
Nella mensa presi un vassoio. E stavolta lo riempii. Avevo piuttosto fame.
"Buongiorno a tutti." Mi misi a sedere al mio solito tavolo. Si susseguirono dei buongiorno come risposte.
"America?" Fece Jaine.
"È in stanza. Ho provato a svegliarla ma credo sia tornata tardi. E ho lasciato stare." Alzai le spalle. Mi guardai intorno e vidi che mancava Louis. "Louis invece?"
"Ieri sera è sparito con America e non si sono può trovati." Rispose Zayn.
"Ecco cos'erano quelle urla ansimanti. Pensavo che qualcuno la stesse uccidendo." Ridacchiò Kendall.
"Strano che tu te ne sia accorto, dato che eri impegnato a far urlare la tua." Louis gli diede un schiaffo da dietro che fece rimbalzare la sua testa in avanti, prima di accomodarsi al tavolo con Jason e Harry. Cosa?!
Diedi qualche colpo di palpebre, per capire se stavo vedendo male. Erano proprio lì. Assunsi un'aria neutra.
"Mad" Mi chiamò Louis e quando mi rivolsi a lui, mi mandò un bacio. Scossi la testa e alzai gli occhi.
"Non alzare gli occhi con me." Mi fulminò. Gli feci una smorfia, seguita da un'altra alzata di occhi.
"L'hai fatto!" Assottigliò gli occhi.
"L'ho fatto!" Risposi.
"Cosa?" Corrugò la fronte.
"Cosa?" Lo imitai. Di colpo si alzò e fece il giro intorno al tavolo. Capendo le intenzioni che aveva, mi alzai e scattai via veloce ridendo. Lui mi rincorse e mi bloccò ad un angolo della mensa.
"Mi metto ad urlare se non mi lasci subito." Cercai di tenere un tono serio.
"Zitta ora." Mi mise una mano sulla bocca e l'altra addosso la parete. Fece poi finta di baciarmi con estrema foga. Per reggergli il gioco, gli misi le mani dietro la nuca tirandogli piano i capelli.
Si staccò qualche momento dopo e mi fece l'occhiolino prendendomi la mano. Mi accompagnò a sedere.
"Buon appetito." Mi diede un bacio sulla tempia e tornò al suo posto.
Gli altri ci guardavano sbalorditi, poi scoppiarono a ridere.
"Bastardo Tomlinson." Sussurrò Zayn fissandolo. Poi rise.
Louis prese a chiacchierare con Jason. E Harry non sembrò partecipare alla conversazione. Rimase zitto.
"Quale motivo vi porta a stare qui in mensa, oggi?" E prima che mi resi conto, la mia bocca parlò senza consenso.
"Siamo studenti di questa scuola. Perché non dovremmo usufruire della deliziosa cucina che ci offre?" Rispose Jason con un sorrisetto stampato sul viso.
"Studenti di questa scuola?" Credo che la mascella arrivò a terra.
"Contenta?" Fece mangiando una patatina. Ma chi si crede di essere?
Non risposi. Non lo feci per creare un'altra situazione imbarazzante. Già ne avevo create abbastanza.

L'ora di letteratura volò come sempre. Mi sorpresi di non vedere Jason. Forse avrebbero iniziato le lezioni tra qualche giorno. Non ci potevo ancora credere.
Fortunatamente il professore non mi rivolse parola: non avrei saputo cosa rispondere ad ogni sua ipotizzata domanda. Uscì nel corridoio e chiamai Niall, non trovando Zayn ad aspettarmi.
"Ieri sera non mi sono sentito bene." Rispose al mio 'che fine hai fatto'.
"Saranno state le troppe patatine." Ridacchiai.
"Non sei affatto spiritosa. Comunque stasera vengo: non hai scampo." Stasera?
"Stasera?" Qualcosa mi sfuggiva, se mai fosse arrivata a me.
"La pizza, no?" Sentivo la sua voce confusa.
"Quale pizza?" Spero non sia quello che penso io.
"Beh per "festeggiare" il ritorno delle due teste di cazzo." Calcò la voce sulla parola festeggiare.
Mi fermai quando uscii e vidi Dan avvicinarsi al gruppo. Annuì e si allontanò.
"Mi hai sentito?" Mi ero scordata di Niall.
"No, scusa. Dicevi?" Cercai di passare inosservata lontana dal gruppo.
"Dicevo, o faranno le teste di cazzo fino in fondo e non ti inviteranno, o sarai l'ultima invitata." Per come mi aveva risposto oggi Dan, speravo fosse la prima. La mia speranza morì quando mi sentii chiamare alle spalle.
"Mi ha chiamato. Devo andare." Mi voltai.
"Chi ti ha chiamato?"
"Jason." Intanto mi avvicinavo al gruppo, sfoggiando il mio sorriso più falso.
"Jason? Ti ho detto che ti avrebbe invitata per ultima. Rimane comunque una testa di cazzo." Aspettavo che gli dicessi di più.
"Devo andare ora. Ci sentiamo dopo."
Feci per riattaccare, quando sentii Niall dall'altro capo del telefono.
"Fa finta di riattaccare. Voglio sentire che dice quella testa a pera."


~


Salve a tutti! È quasi una settimana che non aggiornavo. Uao. È solo che sono stata impegnata con il concerto (che è stato a dir poco fantastico) e nel fine settimana non ho trovato tempo.
Ho visto anche che siete cresciuti un pochino per la mia contentezza.
Comunque, dopo questo, vi lascio l'undicesimo capitolo.
E come sempre, buona lettura! Xx

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