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vittorio,
nelle calme ore notturne,
prima di addormentarmi,
lascio che il tuo nome danzi
nei recessi festaioli della mia mente.
conto le lettere del tuo nome,
otto in tutto,
le sfioro con delicatezza
con la punta della lingua, tra l'interno delle mie labbra.
quando respiro profondamente,
le lascio sfuggire sotto voce:
"v i t t o r i o", sussurro,
e quel suono resta dannatamente
impregnato di te, di me, di noi.
mi svuoto i polmoni,
ma tu resti, ancorato dentro di me.
tu, che occupi ogni spazio, prendi tutto:
voracemente,
la mia aria,
la mia vista,
il mio indifeso cuore.
sei un'onda che mi travolge,
e mi avvolge con dolcezza,
mentre io,
labile creatura,
mi lascio addormentare tra il rumore delle onde.

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