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non mi resta che fantasticare
del modo in cui appoggi il viso sul cuscino
immaginare la tua espressione serena
mentre sonnecchi nel tuo letto

le gambe adagiate,
forse distese, forse intrecciate;
a come tu ti possa svegliare
al rumore della sveglia
o per un soffio di luce.

su quale sia la prima cosa
che vedi al mattino,
alla prima parola che dici
con ancora la bocca impastata
dal sonno della notte

e magari come sarebbe
svegliarsi di nuovo affianco a te
sentire ancora la morbidezza dei tuoi capelli
quando mi accarezzavano le labbra:
ritrovarti così, silenzioso.

non mi resta che fantasticare
chiudere gli occhi
ignorando la lacrima che scende
e sorridere a volto fermo.

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