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per oggi me lo concedo:
voglio illudermi,
pormi tutte quelle domande
che non mi sono mai permessa
a cui non ho mai dato il potere
di occupare spazio nell'aria
di acquisire rumore
e diventar parole.

mi passo una mano fra i capelli
e non posso far altro che chiedermi
se io ti sia mai mancata
anche solo per un istante,
se quando eri solo nella stanza
pensarmi sia mai stato l'unico modo
per scacciare via quel fischio dalle orecchie.

se una mattina tu ti sia mai svegliato
ed abbia sentito il dolore
di non vedermi nel letto,
nuda, vestita, struccata male
ma nel tuo letto.

se ti sia mai pentito
di non averci provato,
ma di avermi solo tenuta in bilico
tra lo scegliermi ed il lasciarmi andare.

se quando, ricevendo una chiamata,
tu abbia mai sperato che dall'altro lato della cornetta
ci fosse la mia voce.

se tu abbia mai ascoltato qualche vecchio vocale,
pur di risentire  il mio respiro.
se tu abbia mai rivisto qualche vecchia foto,
pur di rivedere il mio sorriso.

se tu abbia mai toccato mani altrui
immaginando di stringere le mie,
sfiorare la mia pelle

mi domando e mi ridomando
se tu abbia mai pensato a me,
se i tuoi occhi abbiano mai cercato la mia figura
se il tuo cuore abbia mai necessitato la mia presenza,
ma mi hai sempre dimostrato
che tutte queste non sono state altro che
stupide domande.

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