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le dita scorrono lente
dalla bocca del mio stomaco
si insinuano nelle curve dei miei fianchi
sino a toccare il mio punto più profondo

e la mia mente non fa altro
che scavare
rovista ogni disordinato cassetto
per afferrare un tuo frammento

ed anche se ne passano a milioni
i migliori
sono quelli in cui sorridi
e i tuoi occhi mi ritrovano

e così mi lascio travolgere
i miei polpastrelli sfiorano
la tua memoria
e non ci vuole molto
prima che io riesca ad accarezzarti

ma poi svanisce tutto
quando il piacere sfonda le stelle
e la tua immagine scompare
nebbia sparsa in un cielo spento

e con violenza, ritorno sul letto
scaraventata nel silenzio
con il tuo fantasma tra le mie lenzuola

pietasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora