CHAPTER 27

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"sweetener"

"Perché non mi avevi mai detto che ci fossero delle fottute terme" esclamai mentre trascinavo di forza il moro lungo il corridoio.

"Hai intenzione di lasciarmi, stai andando nella parte sbagliata cretina" sbottò impiantando i piedi nel parque, mi voltai lasciando la presa. Lo vidi massaggiarsi il punto, scuotendo la testa.

"Tua madre le ha costruite, sono terme sacre, servono per la rigenerazione." Disse guardandomi negli occhi,

"sicura che non vuoi parlare di quello che è successo?" Domandò abbassando la voce, incontrai i suoi occhi; non ne volevo parlare, la risposta era più semplice di quello che pensasse. Sospirai, passandomi una mano sulla fronte.

"Tu avresti ucciso il demone nella foresta quando eravamo in pericolo?" chiesi dopo un po' che stavo in silenzio.

"Piccola, io ho sempre ucciso, a maggior ragione se ti avesse fatto del male"

"allora non capisco di cosa vuoi parlare, hai già risposto." Risposi guardandolo seria.

Il moro continuò a fissarmi, come se non fosse totalmente sicuro che stessi dicendo la verità.

"Cole, so che potevi ucciderlo, anche se eri ferito. Ma" mi fermai un attimo cercando di trovare le parole.

"Istintivamente l'ho fatto, sono appesa ad un filo sottile, o mi uccidono o li uccido io, e non voglio morire."

Vidi gli occhi del ragazzo addolcirsi, come se stesse capendo le sensazioni che stavo provando, forse perché le aveva vissute prima di me.

"Sopravvivenza, poi metti anche il fatto che ero incazzata, ti aveva ferito"

"che dolce volevi proteggermi" ridacchiò, stampandosi in faccia il suo solito sorrisetto, tornando il solito di sempre.

"Deficiente, si non volevo che ti facessero male." Sussurrai distogliendo lo sguardo.

"Stai imparando in fretta, la barriera, hai generato le armi, il drago. Hai letteralmente bloccato il tempo, te ne rendi conto" continuò avvicinandosi,

"il drago l'ha fatto"

"il drago non agisce da solo, piccola tu hai il potere di manipolare il tempo. Ti rendi conto che cazzo puoi fare" esclamò prendendomi per le spalle. Lo guardai confusa, non riuscivo a comprendere in quale modo potessi farlo.

"Scricciolo, tu sei lo spazio tempo, di conseguenza puoi manipolarlo, puoi percorrerlo."

"Stai dicendo che posso tornare indietro nel passato?" domandai spalancando gli occhi.

"Non puoi tornare fisicamente indietro, ma puoi rivedere il passato, o futuro come osservatore esterno".

Mi bloccai, potevo rivedere mio padre.

Quell'idea mi frullò nella testa senza sosta,

"come si fa?" domandai pregandolo con lo sguardo,

"non ne ho idea scricciolo, penso che Leonard abbia dei libri a riguardo, è un rituale di magia nera." Annui continuando a pensare alla questione, mi ricordai del libro che mi aveva dato il grigio. I miei pensieri furono interrotti dalla voce del ragazzo di fronte a me.

"Quindi queste terme?"

Fu come un flash, mi ripresi allargando gli occhi, annuii almeno un centinaio di volte entusiasta.

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