Il Monaco

Merce rubata

Lascio la sala da pranzo, ho
ricevuto informazioni di cui ero già in possesso ma che non avevo mai messo in relazione con la volontà di minare la mia organizzazione.
Clizia fece diversi tentativi per
sedurmi.
Pensavo di piacerle e invece amava il
potere che la mia posizione garantisce.
Una volta me l'ero persino ritrovata nuda ad aspettarmi in camera, mentre suo marito ricopriva un turno di guardia. Era nel mio letto e, non appena entrai, scostò le coperte con gesto plateale. Mi guardava fisso e si passava lentamente la lingua sul contorno delle labbra tinte con un rossetto vermiglio. Vedendo che non riceveva le attenzioni in cui sperava, mi aveva fatto un invito più esplicito allargando le gambe e portando entrambe le mani dalle unghie laccate sulla figa, allargandola per me. Che non mi piacesse granché come donna, il rispetto per il mio migliore amico e il mio innato autocontrollo mi avevano fatto incrociare le braccia al petto sospirando. Le avevo gentilmente chiesto di uscire e, in cambio, avrei dimenticato l'accaduto. Lei aveva cambiato espressione, si era alzata dal letto ed era venuta verso di me, aveva giurato di amarmi, si era buttata ai miei piedi cercando di sfilarmi i pantaloni e tirarmi fuori il cazzo. Avevo dovuto usare una buona dose di forza per staccarmela di dosso. L'avevo cacciata in malo modo, ma almeno (così credevo) me l'ero levata di torno.
L'incidente in cui abbiamo creduto che avesse perso la vita è avvenuto circa un anno dopo, per cui, in quel lasso di tempo dovrebbe essere avvenuto il primo contatto fra lei e
Galaverna .... Ma come avranno fatto a incontrarsi e comunicare senza che Eros si accorgesse di nulla?
Forse il mio amico non controllava più di un tanto sua moglie; eppure, il
nostro mestiere richiede un certo grado di sospetto anche verso le persone che ci sono più vicine.

Sono perso nei miei pensieri seduto nel mio studio quando uno dei miei analisti chiede di poter entrare.

-Signor Del Monaco è successa una cosa grave! -

È un topo da biblioteca, gracile come una scolaretta ma sarebbe in grado di penetrare i computer del
Pentagono se volesse.

-Si tratta dei pescherecci ... Sono stati assaliti questa mattina e il carico è stato rubato! -

Una flotta di pescherecci avrebbe fatto da tramite per recuperare dalla nave la merce destinata al territorio
di Galaverna e bypassare i controlli.

Qualcosa non torna.

-Perché quest'informazione mi viene data solo ora? -

Mi rendo conto della minaccia insita nelle mie parole quando vedo il mio analista tremolare leggermente e
sistemarsi gli occhiali sul naso.

-L'attacco di domenica sera... È...stato a causa di quello ...Non abbiamo ricevuto la comunicazione in tempo!-

Lo dice in modo concitato, vuole discolparsi, sa di aver fatto un'enorme cazzata.

-Che vuoi dire? Non ti sei accorto di un guasto? -

-N... Non un guasto qualsiasi, di fatto tutte le comunicazioni passavano, tranne quelle dai pescherecci che sono state schermate. Ieri abbiamo
ricevuto la comunicazione che tutto era andato bene, ma, i pescatori sono stati obbligati a chiamarci sotto minaccia. In questo modo i nostri
avversari hanno guadagnato tempo e noi ci siamo accorti del danno solo ora!-

Quindi l'attacco ai pescherecci e quello alla fortezza potrebbero essere collegati?
Branchini, Galaverna, Clizia, il magistrato Pennuti ...
Potevano essere tutti in combutta per
defenestrarmi?
Sento il bisogno di confrontarmi con qualcuno estraneo a tutto questo e
congedo il mio analista, so che la sua fedeltà non è in discussione e prima lo rispedirò al suo lavoro meno
guai si accumuleranno.