Le domande che faccio sono riservate ai miei uomini ma è lei che guardo mentre parlo e giurerei che la sua espressione
si fa più nuvolosa di minuto in minuto.
«La signorina … Ecco, lei era sulle scale quando l’intruso è entrato ed è riuscita a metterlo in fuga facendolo inciampare nella coperta!»
Allarga le braccia e alza le spalle incredulo quasi quanto me.
Mettere in fuga un presunto sicario armata di una sola coperta è già di per sé un’impresa formidabile ma
quello che davvero stuzzica la mia curiosità è …
«Cosa ci facevi sulle scale a notte fonda?»
Beatrice allarga gli occhi e cambia colore diventando
letteralmente paonazza e mi sembra che anche mia sorella, accanto a lei abbia un sussulto. Queste due non
la raccontano giusta.
«Io … Avevo sete e stavo scendendo in cucina a bere un bicchiere d’acqua.»
Eppure, mi sembra una bugia.
«Voglio vedere i filmati delle telecamere scendiamo nella centrale operativa!»
I miei uomini mi seguono ma, stranamente, Bea rimane
al suo posto sulle scale non accennando nemmeno un briciolo della solita curiosità … Dopo la metterò sotto
torchio per bene per capire questo cambiamento!
Le telecamere riprendono Beatrice scendere le scale
avvolta dalla coperta verso le una di notte e sedersi sui primi scalini. In tutto il tempo in cui la osserviamo non
ha bicchieri in mano e non si reca in cucina, sta solo li
appallottolata ad aspettare chissà che.
«In concomitanza con l’orario dell’intrusione c’è una
manomissione effettuata da remoto!»
I miei nerd sono all’opera!
«E quindi?»
«Si sono infiltrati e hanno bloccato l’immagine sull’ultimo fotogramma, con il buio sarebbe stato
difficilissimo accorgersi della differenza»
È la certezza che non siamo più al sicuro qui: se sono
riusciti a forzare il mio sofisticato sistema d’allarme
significa che Clizia ha fatto tesoro di tutti i segreti della
fortezza e ora li sta usando per raggiungere i suoi scopi.
«Dobbiamo trasferirci e abbandonare questo posto!
Trasferite tutti i file che ci servono e murate i sottolivelli!»Sembrano tutti interdetti dal mio ordine ma si affrettano nell’eseguirlo.
Un’altra notte in bianco ma non ha importanza, non avrò pace finché non avrò ucciso Galaverna con le mie
stesse mani mentre, per quanto riguarda Clizia, voglio
capire che intenzioni avrà Eros dopo che avrà la certezza del suo tradimento.
Salgo al pianoterra dove l’odore di caffè mi investe le narici, è ormai giorno e c’è una piccola folla in cucina
dove Elisabetta, appena arrivata, ha il suo da fare per accontentare tutti.
Al momento la cosa che più mi
preme è prendere da parte una certa ragazza vestita di
rosso e metterla alle strette finché non mi dirà il reale
motivo per il quale si trovava sulle scale stanotte.
Sorseggia il suo caffè mentre la osservo non troppo velatamente, se ne accorge, ma mi ignora di proposito,
fa la dura, ma so essere convincente negli interrogatori
e fra poco se ne accorgerà. Aspetto che appoggi la sua tazzina e la prendo per un gomito trascinandola con
me.
«Che si fa di bello? Posso venire anch’io?»
Mia sorella … c’è o ci fa? A volte è proprio torda!«Ho bisogno di parlare in privato con Beatrice tesoro.
Qualsiasi cosa abbiate in programma voi ragazze per
stamattina dovrà aspettare qualche minuto»
Fortuna si stringe nelle spalle, sembra confusa anche se non mi contraddice
«Figurati, nessun problema! Quando avrete finito
sapete dove trovarmi!»
Scendo nei sottolivelli trascinando letteralmente Bea
per un braccio, rientro nella cella in cui l’avevamo sistemata appena arrivata. Voglio intimorirla un po’
deve capire che non può raccontarmi cazzate. Per fare di lei ciò che ho in mente dovrà lasciare perdere bronci e bugie, dovrà essere sincera e assolutamente trasparente nei miei confronti. Non stiamo giocando, quello che ha fatto stanotte poteva costarle la vita.
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Il Monaco
Chick-LitUn eroe mistico e sensuale dal passato tumultuoso; pericoloso come gli abissi da cui emerge la sua anima. Il segreto del suo potere è custodito da un'antica disciplina .