Vieni con me

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È qui, in camera mia, sostiene che ha voglia di parlare con me, poi prova a baciarmi, squilla il telefono e adesso se ne sta lì, a parlare fitto fitto con una buffa espressione sul viso.
Sembra un gatto che ha catturato il topo.
Sta facendo una “V” con le
dita … Forse deve andare in bagno e stando al telefono non può …
Fino a pochi minuti fa sembravamo due vecchie amiche che si scambiano confidenze, almeno fino a che lui non
ha provato a baciarmi.
È stato bello, le sue labbra sono morbide e lui profuma di cedro e caprifoglio.    È stato delicato anche se quel modo di tenermi la testa fra le mani mi ricordava tanto il modo in cui ha ucciso quel politico domenica sera.
Ho paura di un suo ripensamento. Sono terrorizzata dal fatto che possa uccidermi da un momento all’altro... So che mi ha preso a benvolere ma non si sa mai... I suoi uomini mi detestano... Potrebbe scoparmi
e farmi fuori senza tanti complimenti... Se l’aiuterò a capire le
dinamiche dell’attentato entrerò nelle sue grazie ? Chi può saperlo? Sembra
apprezzare la mia presenza ... e lui… beh!
Sembra uno uscito da quelle pubblicità per i profumi da uomo e in
aggiunta è ricco, potente, simpatico …
E mafioso!
Aggiunge una vocina lontana lontana che al momento non ho voglia di ascoltare.

-Ho la conferma che Clizia è viva e  convive con Ettore Galaverna! –

La notizia non mi sconvolge più di un tanto, avevo immaginato uno scenario del genere, ma suppongo che
per loro sia più difficile in quanto era considerata una di famiglia …

-Adesso che intendi fare? –

Una persona normale
prenderebbe atto del tradimento e cercherebbe di lasciarselo alle spalle, magari con l’aiuto di qualche
seduta di psicanalisi ma questa gente... Non vorrei davvero essere nei panni di Clizia!

-Cancellero' lui dalla faccia della terra,
voglio che nessuno ricordi più nemmeno il suo nome!-

Ecco! Appunto!

-È di lei che ne farai?-

Magari vuole graziarla? Concederle una seconda possibilità?

-Le toglierò tutto... e ogni giorno della sua vita avrà la consapevolezza di ciò che ha mandato a puttane! Se ci pensi in termini di karma le sto facendo un grosso favore!-

Eh!?
La mia espressione interrogativa non passa inosservata, tanto che si lancia in una delle sue lezioni spiritual-esoteriche.

- Il karma è l' idea secondo la quale qualunque azione non rimane fine a se stessa ma origina una concatenazione di causa ed effetto: in questo senso ogni azione che compiamo non è mai qualcosa di isolato o scollegato, ma si riflette sempre in conseguenze più o meno tangibili che coinvolgono altre persone. Se compiamo azioni che danneggiano gli altri dovremo scontare quella sofferenza che abbiamo procurato in questa vita o nelle prossime ... Dando a Clizia la possibilità di fare ammenda le concedo dignità nella prossima vita.-

Questi individui hanno tentato di radere al suolo la sua casa ma... se ora lui procura loro del male, non accumula sfiga anche per se stesso secondo la teoria che mi ha appena spiegato? Oltretutto ancora non
riesco a capire la mentalità di questo
mondo parallelo che le persone normali non conoscono, una specie di mondo fatato quello della mafia ( o stregato? ... Punti di vista). Se ci entri, non ne esci più.

-Andiamo, vieni con me!-

La settima meraviglia del mondo mi riscuote dai miei pensieri.

-Dove? Ho un dispositivo alla caviglia che non mi permette di uscire dalla tua proprietà te lo ricordi? –

Sorride.
Lui sorride e io mi confondo. È un uomo pericoloso, potrebbe tenermi segregata e torturarmi, invece mi tende la mano perché possa alzarmi e andare con lui! E io la afferro la sua mano, un po’ perché lui è un essere mitologico, una creatura a metà tra uno Jedi e Al Capone, e perché è divertente
dipanare questa matassa storta, formata da ex amanti, matrimoni combinati e sete di potere, sembra quasi di
entrare in una serie televisiva di quei canali a pagamento che non posso permettermi.
Usciamo dalla mia camera per scendere allo stesso piano in cui
ero tenuta prigioniera … Aspetta … Scendiamo ancora,
c’è un ulteriore livello sotto quello in cui mi hanno portata quando sono arrivata qui! Comincio a capire perché la chiamino La Fortezza. Tutto questo
dev’essere direttamente scavato nella montagna.
Dopo un lungo corridoio ci troviamo davanti ad una porta metallica in tutto e per tutto simile a quella di un
ascensore.  Il  Monaco accosta il viso ad un dispositivo luminoso posto sulla destra e la porta si apre.

-È programmata sul riconoscimento facciale! –

Lo dice con aria soddisfatta, come se si vantasse di avere un’auto nuova.
Entriamo in questa stanza sotterranea, di un castello arroccato nell' appennino umbro...

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