Un orgasmo a metà

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Non ce la faccio proprio a tornare in camera, non capisco poi a fare cosa ... Perché non posso stare insieme a lui per indagare, telefonare, o fare qualsiasi altra cosa? Perché dovrei filare in camera mia a "pensare e meditare" come una bambina in punizione?
E come se i miei piedi ubbidissero ad un comando silente, cambiano direzione scendendo ancora invece che fermarsi al piano delle brave bambine.
Scendo dove mi ha portata per spaventarmi e ancora più giù dove sono sicura di trovare il poveretto che ha inciampato sulla mia coperta questa notte.
Busso sulla porta delle celle una a una e finalmente una voce risponde.

- Sono la ragazza che si trovava sulle scale quando sei entrato in casa ... -

Non dice nulla, probabilmente non si fida così decido di continuare a parlare.

-Puoi dirmelo sai? Io non faccio parte della banda, sono stata catturata proprio come te, facevo la cameriera al Mazzini ...-

Appoggio l' orecchio alla porta e sento dei passi, si sta avvicinando.

-Se anche tu sei prigioniera perché non sei rinchiusa?-

Certo è una domanda legittima, non può fidarsi del primo che arriva e così gli racconto di come sono arrivata qui, della cavigliera e del progetto di Salvatore di fare di me la sua sacerdotessa. Mi rendo conto che avevo un bisogno disperato di raccontare a qualcuno esterno ciò che è successo negli ultimi tempi e sono davvero ciarliera, lui non mi interrompe ma so che sta ascoltando con interesse anche se non lo vedo.

-Capisco, sospettavamo che il Monaco oltre alle altre attività illecite si tratullasse con la magia nera, questa è la conferma... Ascolta bene, se trovi un modo per tirarmi fuori di qui ti restituirò la tua vita e metterò lui dietro le sbarre.-

Sospettavano...
Dietro le sbarre...

-Sei un poliziotto!-

Da quello che so guardando la TV, se Salvatore si costituisse avrebbe uno sconto di pena e non dovrebbe più rischiare la vita ogni giorno... Ma non riesco a chiedere perché Salvatore sbuca dal buio e mi afferra trascinandomi in camera mia.
Provo a farlo ragionare e a chiedergli più volte di costituirsi e cambiare vita, lo sto praticamente implorando di ascoltarmi ma non vuole saperne.

-Ora sei mia e il tuo punto di vista deve ruotare di 360 gradi.-

La sua espressione è dura e il suo sguardo mi fa sentire soggiogata. Non riesco a muovermi come se fossi incatenata al pavimento. Sono in piedi davanti a lui ma mi sta tenendo ferma solo... Con gli occhi!

-Cosi va meglio.-

Mi sfila il maglione e mi toglie i pantaloni appoggiando tutto in modo ordinato su una poltroncina. Torna da me e finisce di spogliarmi rimuovendo anche la biancheria intima che tiene in mano.

-Adesso inginocchiati!-

... E solo questo esiste... Non ho più pensieri né volontà... Eseguo il suo ordine non per paura o per bisogno di assoggettarmi ma perché adesso il mio mondo consiste unicamente nell' essere inginocchiata nuda davanti a lui.

-Aspetterai il mio ritorno senza muoverti.-

Detto questo esce dalla stanza e io resto nella esatta posizione in cui mi ha messo, inabile a qualsiasi movimento, catene invisibili mi tengono a terra ed è come se un ago avesse aspirato via tutti i pensieri dalla mente.
Non so quanto tempo sia stato via o quali gesti compia quando torna, io sono sempre qui e mi sembra di stare sognando.
Ho la vaga percezione dei suoi movimenti ai limiti del mio campo visivo, la luce è diminuita ma distinguo la sua sagoma di fronte a me seduta sul bordo del letto.

-Quello che ti hanno insegnato sul mondo non è vero. Sei stata ingannata, la polizia, il governo, la scuola e la stessa istituzione della famiglia sono stati fondati per indottrinare e domare le masse rendendole docili al volere di chi le controlla ... -

Le sue parole rimbombano scavando dentro di me.

Ho le mani appoggiate sulle cosce, lui le afferra portandole in avanti e appoggiandole sul pavimento.

-Esiste da sempre un potere occulto che non ha alcun interesse a fare svegliare i terrestri e farli evolvere.-

Solleva il mio bacino e mi ritrovo a quattro zampe, sono una bambola di pezza nelle sue mani.

-Solo pochi di noi riescono a trovare la strada per il risveglio e tu sei una degli eletti-

Mette distanza fra le mie ginocchia.

-Il potere che sto usando ora su di te è lo stesso che viene utilizzato in ogni momento per ridurre in schiavitù il genere umano, lo stesso che quel poliziotto incarnava per portarti via dal tuo destino-

I miei seni pendono verso il basso per via della posizione e lui li avvolge nelle sue mani in un movimento che ricorda l'atto di mungere, anche i capezzoli subiscono lo stesso trattamento... Alterna i globi ai capezzoli, li stringe, li tira e il torpore si trasforma in un piacere grumoso e totalizzante che mi toglie dallo stato di apatia in cui mi trovavo ma che non mi restituisce la capacità di intendere e volere.

-Tutto ciò che concerne la magia viene opportunamente ridicolizzato e posto in secondo piano per mantenere le masse in nell'ignoranza. Io ti sto dando la possibilità di attingere all' antico sapere e di diventare più potente di quanto tu abbia mai immaginato!-

Le sue parole si piantano nella mia anima mentre la sua mano si sposta sul mio clitoride e lo accarezza piano inducendo, nel mio stato onirico, un' urgenza che non sono capace di placare.

-Ma dovrai ascoltarmi-

Il suo pollice fruga in profondità dentro di me, sento il rumore bagnato quando si muove.

-Per questo metterò il mio seme dentro di te-

Esce in fretta ed io sento il vuoto dove prima la sua mano frugava.
E adesso sono solo questo:
Sono vuoto, bisogno e attesa.

Mi afferra le spalle e mi risistema nella posizione inginocchiata, ora è in piedi davanti a me e tiene in mano il suo uccello.

-Ora aprirai la bocca e me lo succhierai, quando verrò berrai tutto, questo ci metterà in connessione e riuscirai a cambiare più facilmente il tuo punto di vista.-

Apro la bocca perché in mezzo a questo buio, sospesa nello spazio e nel tempo è l' unica cosa che posso fare, l'unica opzione per la quale il mio corpo reagisce.
Accolgo il suo pene come se davvero fosse qualcosa di sacro e il piacere che ricevo succhiandolo va oltre qualsiasi cosa io abbia mai immaginato. Mi sento sospesa nel vuoto cosmico e continuo perché la sensazione del suo cazzo sopra la lingua e fino in fondo alla gola è ciò per cui sono nata.
Quando viene, bevo il suo nettare ingoiando uno a uno i fiotti che colpiscono la mia gola.

Trascorrono minuti? Ore? O forse giorni prima che lui tolga quell' oggetto sacro dalla mia bocca? Ancora una volta non ne ho idea ma, quando succede vengo presa da una sensazione simile al panico acuita dal bisogno che non ha fatto altro che crescere.

-Adesso toccati,
il clitoride,
con una sola mano,
fino a che non vieni-

Credo sia ancora davanti a me ma non saprei dirlo con esattezza. So solo che la mia mano scende adoperandosi come può per spegnere un fuoco che avrebbe bisogno di ben altre attenzioni per estinguersi.
Alla fine vengo, di un orgasmo a metà, in cui le pareti della mia vagina si stringono intorno al nulla e che mi lascia più stordita di quanto già non fossi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 28 ⏰

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