Capitolo 14: Fare la scelta giusta

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Jason POV's

Non ho più molto tempo.

<<J-Jason>> qualcuno mi chiama ma io non distolgo lo sguardo dal vuoto sotto di me.
<<non fare cazzate, Jas>> riprova ma io lo ignoro.
<<scendi per favore>> mi supplica. Guardo sotto di me. Le macchine vanno e vengono. Le persone camminano parlando al telefono. La vita della gente continua a scorrere, mentre io sono qui. Fermo, incatenato ad una realtà che non sento più mia.

Gabriel POV's

<<a vent'anni pensavo di avere tutto quello che desideravo>> sussurra, mentre sento una lacrima bagnarmi la guancia.
<<puoi avercelo ancora>> dico al il mio amico. Lo vedo sorridere, ma é un sorriso amaro.
<<cazzate>>
<<Jason, senti troveremo una situazione, noi->> provò
<<si può scappare dalla morte?>> chiede. Mi blocco.
<<no, ovvio che no>> ammetto
<<se muoio adesso, non soffrirò più avanti, e non farò soffrire neanche te non credi?>> dice sporgendosi un po' di più. Impreco e chiudo gli occhi.
<<ma ti ascolti?>> urlo
<<non farai questa cazzata>> sbotto andando verso di lui.
<<non ho più niente!>>
urla. Riesco a vedere la sua disperazione e tutta la corazza che si era creato intorno a se, crollare lentamente.
<<ci sono io>> sussurro
<<me lo avevi promesso, per sempre, fino alla fine. Sei un bugiardo? O semplicemente un codardo?
Affronta le tue paure, non scaricarle su le persone che cercano di aiutarti. lo sono qui, davanti a te e mi prendo i tuoi insulti e il tuo dolore.>› dico e lui mi guarda
<<se potessi prenderei il tuo dolore e lo farei mio. Non me frega un cazzo di me, ma di te si. Fissatelo in testa, non me ne andrò. Se abbiamo meno tempo del previsto, non fa nulla. Useremo quello che rimane per fare tutto quello che ci manca.>> dico
<<ma->> lo blocco.
<<avevamo fatto un patto ricordi?>> chiedo con le lacrime agli occhi
Annuisce lentamente.
<<bene›> rispondo e poi lo guardo
<<forza dillo>> lo incito
<<riuscire ad essere felici>> sussurra e io sorrido.
< <ci riusciremo. Insieme. É una promessa e intendo mantenerla.>

Ora siamo seduti sul cornicione, insieme, uno accanto all'altro.
<<n-non voglio morire>> sussurra e mi fa male il petto.
<<perché non ti godi questi momenti?>> chiedo
<<fai tutto quello che non sei riuscito a fare nella tua vita. Usa il tempo che ti rimane per ritrovare la felicità>> dico accennando un sorriso, sforzandomi di sembrare il più sereno possibile. Mi metterei a piangere da un momento all'altro.
<<dovrei lasciarti qui, contro le nostre famiglie?>> chiede.
<<non sarà colpa tua quando rimarrò da solo>> dico sorridendo.
<<mi dispiace>> sussurra
<<e per cosa? Per avermi fatto capire che esiste una vita oltre a quella di sottomettersi ai propri genitori? Per esserti presentato a casa mia e avermi aiutato ad uscire dal baratro in cui stavo cadendo? Per esserci sempre stato per me? Per avermi salvato la vita un mucchio di volte? Cazzo, sono ancora in debito con te! Non devi scusarti, perché sei stato la prima cosa bella nella mia vita. I-io starò con te fino alla fine e smettila di dire cazzate, mi stai facendo incazzare>> concludo.
Sorrido. É vero, a volte avere un vero amico é meglio di qualsiasi cosa.

La conversazione si conclude così. Nessuno dei due dice più nulla.
Ma ora ho capito quello che devo fare.

Alya POV's

<<l-lo hai perdonato?>> chiede Cassy
<<ovvio che no>> le rispondo e noto la sua faccia diventare tremendamente pallida. Mi nasconde qualcosa.
<<é successo qualcosa?>> chiedo
<<nulla>> risponde e la vedo torturarsi le mani.
<<va bene>> decido di lasciar perdere, ognuno ha i propri tempi e se poi se la sentirà, sarà lei a parlarmene. Non voglio obbligarla.
<<come é andata con Steve?>> chiede
<<bene>> rispondo ingoiando un biscotto.
<<ha detto di amarmi>> confesso e la vedo spalancare la bocca. Non se lo aspettava e neanche io in realtà.
<<ha detto proprio ti amo? In modo esplicito?>> chiede avvicinandosi, la guardo male.
<<s-si>>
<<e tu?>> chiede, mi mordo la lingua
<<che cosa?>>
<<sei stupida? Che cosa hai risposto?>> chiede impaziente
<<n-nulla>> sussurro vergognandomi profondamente
<<che diavolo vuol dire?>>
<<vuol dire, che non me la sono sentita, gli ho parlato e lui mi ha detto che posso prendermi del tempo>> spiego
<<cavolo deve essere proprio cotto, per fare una cosa del genere>> dice e io sbuffo.

Noi siamo destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora