Capitolo 30

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Che ansia.

Sono alla stazione, sto aspettando Raven.

Sono voluto arrivare in anticipo per potermi preparare psicologicamente.

Non so neanche perché mi sento così tanto in ansia.

Sono di fronte ad un binario a fissare le ruote di un treno fermo alla banchina.

La gente sale piena di valigie che sembrano scoppiare per quanto sono cariche.

Chissà dove stanno andando.

Alzo la testa e guardo la destinazione sul cartello.

"Seattle" quasi quasi ci salgo e vado a salutare mia zia.

Pensando a Raven mi vengono in mente tutti i bei momenti che ho passato con lui, ma poi mi ricordo del dolore. So che non vuole ferirmi e non lo farebbe mai, ma l'ha comunque fatto. Voglio cercare di capire le sue azioni, ma non riesco.

Prendo un attimo il telefono e guardo quello che ho scritto e che gli voglio dire.

Sì, dovrebbe andare.

Dopo aver chiuso l'applicazione delle note leggo i messaggi che Ellie, Liam e Vanilla mi hanno mandato.

Credono in me e cercano di rassicurarmi che andrà tutto bene.

Liam mi ha anche scritto che se ho bisogno, lo trovo nel parco di fianco alla stazione.

Ah, c'è anche lui?

Forse dovrei andare a salutarlo, dopo aver parlato con Raven.

Metto il telefono nella tasca sinistra e infilo la mano in quella destra.

Tiro fuori un foglietto che ho scritto stanotte.

Andrà bene quello che ci ho scritto sopra?

Beh, ormai non si torna indietro.

Sento il cuore battere velocemente, mentre le mani iniziano a tremare.

I battiti del cuore diventano talmente tanto forti che li sento nelle orecchie.

Forse sto anche per svenire: vedo tutto annebbiato.

Meglio se mi siedo su una panchina.

Ora che ci penso, è quasi un mese che non parlo con Raven.

Wow, fa così strano.

Cosa succederà adesso?

Forse non mi vuole più e ha voluto vedermi un'ultima volta prima di dirmi addio.

Oppure vuole davvero risolvere le cose. Però forse finiremo per litigare e non parlarci mai più.

Come mi è sempre successo.

Sento i battiti rallentare, mentre il petto si fa più pesante.

Ma oltre a quello che vuole dirmi lui, cosa voglio io?

Pensare a lui fa un male infinito, talmente tanto che vorrei non pensarci più per non soffrire. Non riesco a togliermelo dalla testa, è troppo importante per me.

Spero che non sia come i miei vecchi amici o come Abigail. Loro, alla prima cosa negativa se ne sono andati, abbandonandomi nella mia disperazione.

Non voglio litigare con lui, ma senza farlo non posso fargli capire quello che provo.

Voglio smettere di pensare, di ragionare o di fare qualsiasi cosa.

Prendo il telefono dalla tasca, lo accendo e mi metto a guardare qualche video.

those icy eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora