Epilogo

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Che caldo.

L'inverno non era così male, vorrei tornare coi giacconi e con i pantaloni lunghi.

Ellie e Liam mi dicono che sto meglio con le magliette, ma dell'estetica non mi è mai importato.

Sono sdraiato sul nuovo materasso. È molto morbido.

Fuori c'è il tramonto, coi raggi che colpiscono la parete sopra il mio letto.

I grilli friniscono all'impazzata.

Vanilla mi aveva spiegato perché lo fanno, ma non mi ricordo il motivo.

Pepe e Sale sono sulla mia scrivania a dormire.

Che belli i gatti.

C'è un'atmosfera particolare, diversa dalle solite.

Mi sento più leggero e senza grossi pensieri.

È il quattro di luglio, la festa nazionale americana.

Non mi aspettavo che lui non la festeggiasse.

Adesso è addormentato, con la testa appoggiata sul mio petto.

Mi ha detto che son comodo, forse i miei muscoli aiutano?

Mi incanto un attimo a vedere i suoi capelli, neri di natura come i suoi occhi, scuri come la notte.

Appoggio la mano sulla sua testa e mi metto a giocare dolcemente coi suoi capelli.

A cinque mesi di distanza, mi sento ancora in colpa a pensare quanto gli ho fatto male. Non voglio più ferirlo.

All'inizio avevo paura che mi fossi messo con lui perché mi sentivo in colpa, ma invece quello che provo per Josh è amore.

Non mi sarei mai aspettato di essere bisessuale. Ellie e Liam mi han detto che lo sapevano da sempre, ma non mi hanno mai detto niente per non confondermi le idee sulla mia sessualità.

Fortunatamente ho conosciuto Josh, che mi ha aiutato a trovare me stesso.

Non solo su chi mi piace, ma anche su cosa voglio fare da adulto.

In questi mesi mi ha sempre supportato e ha sempre cercato di aiutarmi nelle scelte, anche quelle più stupide.

Sento che Josh sta singhiozzando.

Che gli succede? Sta ancora dormendo.

Forse sta avendo un incubo.

Lo devo svegliare?

Non so che fare.

"Josh?" gli bisbiglio nell'orecchio, cercando di avere un tono dolce.

Poco dopo si alza, apre gli occhi e mi guarda.

È così bello: i suoi occhi neri, la pelle candida, i lineamenti leggeri e le leggere lentiggini estive.

Le lacrime smettono di scendere, lasciando dietro solo gli occhi lucidi e arrossati dal pianto.

"Tutto bene?"

"Sì. Mi mancavi"


Fine


Those icy eyes è finito! Non pensavo che sarei riuscitx a finirlo, ma invece eccoci qui! Spero che la mia storia vi sia piaciuta e che sia riuscitx a strapparvi una lacrimuccia :]
Detto questo, vi lascerò qualche trivia sulla storia, per il semplice fatto che ho voglia.

MBTI dei personaggi della storia
Josh - INFP
Ellie - INTJ
Raven - ENFP
Liam - INFJ
Abigail - ENTJ
Vanilla - ENFJ

Quasi ogni capitolo ha una sua canzone a tema, ma quella per me più importante è "everything I wanted" di Billie Eilish, che è la canzone tema del capitolo 12. Da questa canzone ho preso ispirazione per scrivere tutta la storia.

In origine la storia doveva essere dal punto di vista di Raven e quello ad avere gli occhi grigi doveva essere Josh.

Il nome di Raven deriva da una vecchia storia diffusa a Milano: in passato i corvi erano bianchi come la neve. Durante i freddi inverni della città, molti corvi trovavano riparo nei camini delle case e ci nidificavano. La fuliggine, però attecchiva sul piumaggio, rendendolo nero. Così, col passare del tempo, i corvi divennero neri.

Il nome di Vanilla è preso da una delle due protagoniste di Sugar Sugar Rune. Si chiama così perché i genitori di Vanilla sono amanti di anime.

In un universo parallelo dove Lilith non è morta Noah sarebbe comunque nato, ma i genitori si sarebbero separati e Josh sarebbe rimasto con la madre. Noah e Adam sarebbero andati a vivere a Los Angeles, mentre Lilith e Josh sarebbero rimasti a Seattle. Josh non avrebbe mai incontrato Raven, Ellie, Liam e Vanilla, mentre sarebbe ancora amico di Abigail.

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