⭐2. Primo incontro ⭐

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Quindici anni prima

Hyunjin aveva quindici anni quando per il lavoro di suo padre si dovette trasferire dall'America a Seoul, quindici anni e si ritrovava da solo davanti i cancelli della scuola nuova a doversi fare forza per rifarsi degli amici, per rimettersi in pari con le lezioni e tutte le cose che trattavano l'ambito scolastico.

Lui era sempre stato un ragazzino timido e il fatto che portava i capelli lunghi fino alla spalla e degli occhiali grossi che gli coprivano metà viso non lo aiutavano di certo con gli altri bambini che lo prendevano sempre di mira, ma forse era anche per questo che il padre accetto volentieri il trasferimento in quella città per fargli cambiare aria e farlo riprendere dalle molestie che gli venivano inferte ogni giorno.

Per Hyunjin infatti andare a scuola era diventato una sorta di incubo dove lui era la vittima preferita dei bulletti subendo botte e colpi ogni volta che lui metteva piede tra quelle porte, ma adesso in questa nuova scuola lui voleva solo riuscire a farsi forse uno o due amici per passare gli anni in tranquillità e senza più problemi, almeno era questo quello che aveva sperato per il primo giorno di scuola ma si sa le fortune non vengono mai se non viene prima la sfortuna.

Stava camminando lungo i corridoi cercando il suo armadietto quando senza rendersene conto e non facendola apposta per niente andò a sbattere con la spalla al braccio di un altro ragazzo facendogli cadere i libri, Hyunjin si girò subito facendo un piccolo inchino chiedendo subito scusa ignorando che il ragazzo appena toccato non era altro che uno dei bulli che viveva in quella scuola solo per tormentare i ragazzini deboli come Hyunjin.

H: Mi dispiace non ho visto dove andavo... Scusa ancora

Il castano una volta chiesto scusa si alzò guardando chi aveva davanti e quando vide che era uno il doppio di lui iniziò ad avere paura ma ne ebbe di più e tremò non appena quello lo prese per il colletto della giacca sbattendolo a gli armadietti intendo a dargli un cazzotto ma una voce bassa e roca lo fece fermare e girare di scatto.

X: Invece di prendertela con lui vedi di guardare dove metti i piedi invece di pomiciare Gart

Il ragazzo lasciò subito il colletto di Hyunjin per poi dargli un ultimo sguardo e andare via sorprendendo il castano che guardò il ragazzo che aveva detto quelle cose per poterlo ringraziare ma non vi era già nessuno più, sospirò ricominciando a cercare il suo armadietto trovandolo dopo dieci minuti, posò tutto ciò prendendo solo i libri che gli servivano per poi cercare di trovare la sua classe trovandola solamente dopo altri dieci minuti maledicendosi che già il primo giorno di scuola aveva incontrato un bullo e aveva fatto anche ritardo, bussò ricevendo l'avanti del professore che appena entrò gli iniziò a fare una ramanzina sull'importanza dell'essere puntuali e che sarebbe stata anche una dote molto apprezzata per quanto sarebbe entrato nell'età del lavoro, non c'è che dire che fu imbarazzate per lui ricevere quella ramanzina mentre osservava i suoi nuovi compagni che se la ridevano attirando già non troppi sguardi su di sé notando che lo stesso bullo che lo stava colpendo prima in corridoio era proprio un suo compagno di classe e questo non andava affatto bene per lui.

Una volta finita la ramanzina il professore lo fece girare verso i compagni per presentarsi.

H: Salve io sono Hwang Hyunjin, ho quindici anni e mi sono appena trasferito qui a Seoul dall'America...

Fece un piccolo inchino a i suoi compagni per poi andare verso il banco che gli era stato assegnato trovandosi proprio come compagno di banco il bullo che una volta seduto gli poggiò la mano sulla coscia stringendola con forza facendogli male che ghignava.

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