⭐42.Seguiva⭐

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Come ogni mattina si era alzato e vestito mettendo quel giaccone lungo marrone e la sua sciarpa rossa che lo copriva fino al naso, era il periodo che ad Amsterdam le temperature erano fredde quindi quando usciva se non voleva diventare un pinguino si doveva coprire per bene... Uscì di casa salutando la sua coinquilina mettendosi le cuffie e mettendo play alla lista lasciando che anche quella mattina mentre camminava per andare al lavoro i ricordi gli tornassero alla mente.

Aveva imparato dopo parecchio a non piangere più e riuscire a trattenere il dolore che provava con la mancanza del moro, aveva imparato a chiude il suo cuore in quei momenti per non rischiare di sentirlo frantumarsi ancora di più... Anche se tutto ciò lo lasciava uscire di notte quando sotto le coperte sapeva di essere solo.

Camminava senza prestare realmente attenzione a chi incontrava oppure no ma a lui questo non importava perché l'unica persona che voleva vedere realmente era solo Taehyung ma quello purtroppo era solo un desiderio che non sapeva quando si sarebbe avverato, entrò in un piccolo parco camminando lungo vel viale osservando come a quell'ora gli unici che passavano di lì erano quelli patiti per la corsa e quelli che portavano il cane a spasso forse solo nel fine settimana si potevano vedere anche bambini ma solo se non faceva freddo come quella mattina, cammino fino a fermarsi davanti una fontana che aveva un piccolo angelo con una brocca in mano dal quale scendeva l'acqua cadendo nella vasca che aveva la forma di una stella... Li veniva chiamata la fontana dell'angelo cometa e le persone si divertivano a fermarsi ed esprimere un desiderio, da quando era lì non si era mai fermato a farlo la trovava una cosa stupida ma non sapeva il motivo quella mattina voleva provare quindi tirò fuori una moneta chiudendola in un pugno poggiandolo al petto e chiuse gli occhi.

H: Non chiedo molto... Ma solo di vederlo anche per foto mi sta bene...

Sospirò buttando poi la monetina nella fontanella, forse sperava troppo perché si guardò attorno ma non vi era traccia oppure una notifica ma niente di niente, ridacchiò per aver creduto in quella cosa.

H: Niente la fortuna non mi gira...

Diede le spalle alla fontanella sentendo però una strana sensazione come se qualcuno lo stesse osservando, si guardò attorno vedendo persone che correvano oppure portavano il cane ma nessuno che stava lì a guardarlo quindi pensò di essere impazzino, fece spallucce e si incamminò a lavoro arrivando dopo cinque minuti venendo subito salutato con un enorme sorriso dalla proprietaria che almeno in quello sembrava dolce e gentile che gli ricordava tanto il suo ex capo.

X: Hyunjin... Sei arrivato, vai a prendere posto oggi abbiamo il pienone...

H: Vado subito Signora Maddy...

Sorrise alla donna entrando nel locale andando dietro il bancone dove poggiò la sua borsa mettendosi il grembiulino iniziando a servire i clienti, la signora Maddy era soddisfatta del lavoro del castano anche perché da quando c'era lui sembrava che il lavoro fosse aumentato e questo la portava a chiedersi perché un ragazzo come lui avesse quello sguardo spento anche se sorrideva.

La mattinata la passò dietro il bancone avendo sempre quella sensazione che era osservato e quando si girò a guardare fuori al finestrone notò una figura che si nascose subito ma sparì dopo poco appena una macchina passava di la pensando ancora una volta di essere impazzito, nella pausa pranzo era seduto a uno dei tavolini in compagnia dei suoi colleghi che ascoltava le loro chiacchiere ma senza intromettersi o dire altro.

X: Ehy Hyunjin... Perché non esci con Cally? E una bella ragazza...

H: Non nego che una bella ragazza ma a me piacciono i ragazzi...

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