Nei giorni successivi continuai a frequentare abitualmente il parco e, come al solito, mi sedetti su quella panchina in riva al lago, con la speranza di rincontrare quel ragazzo misterioso. Del ragazzo nessuna traccia, intravidi solamente il gattino, ormai guarito e anche ben pulito. Decisi di lasciar perdere.
Era già arrivata domenica sera e la mattina seguente sarei dovuta andare nella mia nuova scuola. Ho sempre avuto un odio verso i lunedì mattina, ma il lunedì seguente sarebbe stato, senza dubbio, il peggiore di tutta la mia vita.
Scuola nuova.
Gente nuova.
Professori nuovi.
Non potevo farcela, però dovevo. Non avevo altra scelta.*Driiiiin.
Sentì la sveglia suonare e con una manata la feci smettere. Mi feci una doccia veloce, indossai la divisa scolastica, presi una brioches dalla cucina e, dopo aver dato un bacino a Bazz mi avviai verso la porta. "Buona scuola, tesoro!" mi augurò mia madre. Uscii e chiusi la porta.
Entrai in quella strana scuola di città e controllai gli orari della mia classe: la 3^C.
1^ora: storia
2^ora: inglese
3^ora: inglese
4^ora: lingua spagnola
*PAUSA PRANZO
"Fantastico!" pensai. "Per ora concentriamoci sulla prima parte della giornata e dopo pranzo vedremo il resto." continuai, come se davvero qualcuno mi stesse ascoltando. Entrai in aula di storia e vidi una professoressa piuttosto giovane alla cattedra. Appena mi vide sfoderò un ampio sorriso e mi invitò ad avvicinarmi.
"Ragazzi, pretendo la vostra attenzione immediata." disse con voce cattiva.
Subito dopo continuò, con voce più rilassata "Lei è Charlotte Allen, la vostra nuova compagna di classe. Pretendo che la trattiate con rispetto e che siate accoglienti, dato che non conosce ancora nessuno!"
Mi fece accomodare in uno banco in seconda fila, vicino ad una ragazza apparentemente simpatica.
Al suono della campanella sentii delle risate provenire dal fondo della classe e mi girai. Vidi delle ragazze che si truccavano. Una di loro aveva dei capelli biondo platino, un trucco marcatissimo sugli occhi e un rossetto rosso acceso sulle labbra. Le guardai con disgusto.
"Persino le oche che stanno nei laghetti sono meno oche di loro!" disse la ragazza dai capelli ricci e scuri, seduta vicino a me e sprofondò in una risata. Io la seguii a ruota.
"Piacere Amanda Jones" si presentò.
"Charlotte Allen."
"Questa scuola non è così male come sembra, Charlotte." mi incoraggiò Amanda.
"Chiamami pure Char." risposi.
"Perfetto Char, ora vado, ci vediamo alla lezione successiva." Sorrise.
Cosa diamine mi stava succedendo? Io non ero mai stata così socievole! Lasciai perdere i miei mille pensieri e mi recai all'aula della lezione successiva. Le lezioni volarono e arrivò l'ora di pranzo. Mi recai in mensa e Amanda mi fece segno di andarmi a sedere vicino a lei e così feci. Parlammo un pochino e mi chiese di me e del motivo per il quale mi fossi trasferita. Le dissi che mia mamma aveva trovato un lavoro da queste parti. Non amavo parlare di mio padre e odiavo chiunque entrasse nell'argomento.
Poco prima di andare via dalla mensa mi girai ed... eccolo là! Il ragazzo misterioso, dagli occhi castani era seduto proprio nella mensa della mia nuova scuola. Mangiava mentre leggeva un libro.
"Sempre più interessante!" pensai, mentre sentii la voce di Amanda che mi invitava a seguirla. Mi girai per uscire dalla mensa, quando sentii un braccio toccarmi la spalla.
"Signorina Allen!" mi sorrise Isac.
"Isac!" risposi io.
"L'ho cercata molte volte in centro, signorina, dov'è sparita in questi giorni?" disse, facendomi l'occhiolino.
"Io odio il centro, preferisco passare le giornate nei parchi!"risposi.
"Afferrato il concetto! La verrò a cercare nel nostro parco, allora!" girò le spalle e se ne andò, dopo avermi sorriso un ultima volta.
Mi lasciò veramente senza parole. "NOSTRO PARCO?" pensai stupita.
Amanda, che aveva assistito a tutta la scena, mi domandò "Conosci Isac Harrison?" con tono di incredulità.
"Si, perché?""Lui è famoso qua, perche è il ragazzo più ambito della scuola." disse "Tutte le ragazze gli muoiono dietro, e lui se ne approfitta." continuò.
"Che problema c'è? A me non interesserebbe mai un ragazzo come Isac, lo conosco solo di vista, alla fine" risposi, cercando di auto convincermi che fosse vero e risi. Amanda rise con me e ci recammo in classe.
STAI LEGGENDO
La mia luna nuova
RomanceCharlotte, una ragazza apparentemente molto normale, è arrivata da poco nella città di Hoboken. Una ragazza sui 17 anni, di media altezza, capelli lunghi color pel di carota, viso pieno di lentiggini e occhi chiari. Niente di così straordinario pens...