Capitolo 19. Una vecchia conoscenza di nome Bez .

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La mattina seguente Brandon fu svegliato da Tamara,gli disse che si stavano
preparando per ripartire. Il ragazzo si alzò,il mal di testa gli era passato ma
comunque non ricordava nulla,era ancora convinto di essere Max. I ragazzi stavano
facendo le borse,improvvisamente si sentì un fruscio tra le foglie.
"Shh!" Disse Tamara portandosi un dito alla bocca.
Tutti rimasero in silenzio,Tamara mise mano al suo arco e Brandon raccolse la
spada di Ivan che era a terra. Si avvicinò al punto da dove proveniva il fruscìo e
impugnò la spada quando saltò fuori un cavallo. Era un frisone nero,con criniera e
coda lunghe. Nitrì ma si calmò subito,Brandon abbassò la spada, Tamara l'arco e
tutti tirarono un sospiro di sollievo. Ivan si avvicinò e lo accarezzò, poi disse:
"Ragazzi,guardate." E indicò la zampa posteriore dell'animale.
"È dell'esercito di Baiko!" Esclamò Adam.
Infatti sulla zampa posteriore del cavallo c'era marchiato lo stemma di Baiko.
"Dev'essere scappato." Disse Tamara.
"Che ne dite,lo teniamo?" Disse Adam.
"Potrebbe sempre servirci." Disse Tamara,"E poi ogni cosa persa da Baiko non può
che farmi piacere!".
Il cavallo sembrava ostile nei confronti di Brandon e il ragazzo si allontanò.
"Guardate,ha una zampa ferita!" Disse Adam.
"Fasciala,ecco,tieni." Ivan gli porse una fascia.
Allora Adam fasciò la zampa del cavallo che,seppur zoppicando,riusciva ad andare
al passo.
Tamara guardò Brandon che stringeva ancora la spada fra le mani e disse:"Sai
combattere?"
"Mi credi se ti dico che non me lo ricordo?"
Tamara rise e disse:"Scopriamolo!Adam!"
Adam passò una spada a Tamara. "In guardia!" Ordinò la ragazza a Brandon.
Tamara iniziò a menare dei fendenti con la spada e Brandon li parò
automaticamente,allora lui avanzò attaccando e disarmò Tamara in una veloce e
semplice mossa. La ragazza alzò le mani in segno di resa e i ragazzi applaudirono
Brandon. Risero insieme e Tamara disse:
"Wow,questo è perchè non te lo ricordavi!"
E Brandon armeggiando con la spada disse:"Forse sono un bravo spadaccino e me
lo sono dimenticato!"
"Forse?" Disse Ivan,"Amico,sei stato fortissimo con quella spada!"
"Be', grazie!.".
Daniel non era così entusiasta di questo nuovo ragazzo,secondo lui voleva mettersi
in mostra e poi,Tamara gli prestava troppa attenzione.
"Posso tenerla?" Chiese Brandon riferendosi alla spada che aveva raccolto da terra.
"Certo Max,è tua!" Rispose Tamara sorridendo.
I ragazzi si misero le bisacce in spalla e qualcuna la lasciarono portare al
cavallo,quindi si misero in cammino;erano decisi di avanzare di cinque o sei
chilometri,quel poco per continuare a sfuggire alle guardie del re.
"Ragazzi,non credete che dovremmo scegliere un nome per il nostro nuovo
cavallo?" Domandò Adam.
"In questi giorni non facciamo che scegliere nomi!" Esclamò Daniel,"E va bene,che
ne dite di Tuono?"
"No,non mi piace...facciamo Fulmine!"
"E Lampo no?" Chiese Tamara prendendoli in giro,"Io direi Bez!"
"Bez?" Fece Brandon.
"Sì,Bez! È l'abbreviazione di bezkoshtovno che vuol dire libero."
"Mi piace!" Disse Daniel.
"Ovvio che ti piace,l'ha proposto Tamara!" Scherzò Ivan.
"Ma cosa c'entra!" Disse Daniel nervoso.
"Infatti Ivan,così non sei divertente!" Lo rimproverò Adam.
"Eddai ragazzi stavo scherzando!"
"Be', non fai ridere!" Disse Tamara.
Rimasero un istante in silenzio finché Brandon lo ruppe chiedendo:
"Non vi fermerete mai? Cioè,fuggirete per sempre?"
"Bella domanda!" Disse Ivan.
Adam disse:" Ho fatto dei calcoli e dovremmo continuare a scappare per un altro
paio di mesi,il tempo che qualcuno,in quel regno,faccia qualcosa di peggiore,a quel
punto ci dimenticheranno e noi potremmo trovare un nuovo posto dove stare!"
"Wow,tutto calcolato,eh?" Disse Brandon.
"Sì," Rispose Tamara,"Lui è il cervello del gruppo!"
"E io sono quello forte!" Disse Ivan,"E simpatico e..."
"...Ma Tamara è la bella!" Disse Adam." O no? Che ne dici Max,è bella non è vero?"
"Sì," Rispose Brandon,"È molto bella." Abbassò imbarazzato lo sguardo,Tamara
soffocò un sorriso e arrossì.
"Invece tu Max?" Iniziò Daniel ansioso di cambiare argomento,"Hai intenzione di
seguirci per sempre?"
"Daniel!" Lo rimproverò Tamara.
Brandon ridendo disse:"No,no,ha ragione. Insomma non sono un ricercato e,in un
certo senso,non centro nulla con voi. Ma speravo di rimanere con voi almeno fino a
quando non ricordo chi sono.."
Tamara gli mise una mano sulla spalla e disse:"Max,non devi preoccuparti. Puoi
stare con noi quanto tempo vorrai,siamo una famiglia,e ora ne fai parte anche tu."
Brandon le sorrise e lei lo ricambiò. Continuarono a camminare attraverso il bosco
e Brandon chiese:
"Adam,ma precisamente dove siamo?"
"Be',tre chilometri fa ci trovavamo sul confine con Vallys,in linea d'aria,siamo a una
cinquantina di chilometri da Eraklyon,tecnicamente questa è terra di
nessuno,cioè,non appartiene a nessun regno.".
"Oh,capisco.."
"Max,è tutto a posto?"
"Sì,sì.."
Continuarono a camminare finchè il sole non calò.
"Ragazzi,abbiamo camminato per otto chilometri,perchè non ci fermiamo qui?"
"Wow! Così tanti? Be'allora possiamo fermarci qui per almeno tre
giorni,fantastico!" Disse Tamara.
"Ivan,prendi della legna!" Gli ordinò Daniel.
"Sì!"
Legarono le briglie del cavallo al ramo di un albero,Tamara disfò le borse,poi prese
la legna che aveva raccolto Ivan e disse a Brandon:
"Hey Max,lo sai come si accende un fuoco?"
Brandon fece di no con la testa.
"Vieni qui." Gli disse Tamara.
Allora lui si avvicinò e si abbassò accanto a Tamara.
La ragazza fece un mucchietto di foglie e strofinò due sassi l'uno sull'altro.
"Devi far uscire la scintilla!"
"Posso?"
"Sì,prova!"
Allora Brandon la imitò,la scintilla dai sassi andò sulle foglie.
"Bene,ora devi soffiare,ma non troppo forte.".
Tamara soffiò un po' e lo fece anche Brandon,così il fuoco si accese.
"Hai visto? Era facile!"
"Sì è vero! Grazie per avermelo mostrato."
Così Brandon si allontanò e tornò da Adam che gli stava spiegando certe cose
riguardo alla velocità del vento.
Tamara rimase delusa dall'eccesdiva gentilezza associata a indifferenza di Brandon.
Quel ragazzo le faceva sentire qualcosa,e lei non riusciva ad ignorarlo;solo che lui
non si mostrava molto interessato.
Quindi i cinque ragazzi si sedettero attorno al fuoco mangiando della carne secca e
un po' di pane.
Raccontarono a Brandon alcune delle loro avventure vissute durante la fuga,una
volta Ivan stava per essere incenerito da una strega. Brandon domandò:
"Tamara,tu non hai poteri magici?"
"No,li ho persi."
"Mi dispiace."
"No,non dispiacerti,è stato meglio così,quando sei una fata non conta cosa vuoi
tu,ma cosa è giusto fare;le fate sono le protettrici della Dimensione
Magica,sinceramente preferisco essere libera da ogni obbligo e fare quello che mi
pare!"
"Ben detto!" Disse Ivan.
Brandon rimase colpito dalla freddezza con cui Tamara gli aveva risposto,era
convinto che quella non fosse la verità,che lo dicesse solo per non far capire quanto
le mancasse avere i suoi poteri.
"Qual era il tuo potere?.".
"Ero la fata dei colori."
"Wow!"
"Non si direbbe,eh?" Infatti l'unica cosa colorata che portava era la sua
maglietta,aveva pantaloni e scarpe neri,e anche la sua casacca e la sua bisaccia
erano neri." Diciamo che ho voluto chiudere con quel mondo."
"Quindi hai perso ogni rapporto?"
"Sì,non sento le mie amiche fate da quando me ne andai dalla Scuola di Magia e ne
sono felice,le fate mi sono antipatiche,anche se ero una di loro,le ho sempre odiate."
"Okay....cambiamo argomento!" Disse Adam,"Secondo voi quale si vede meglio da
qui? L'Orsa Maggiore o l'Orsa Minore?"
I ragazzi guardarono Adam e risero.
"Che c'è?" Chiese lui.
"Niente,niente!" Disse Daniel ridendo.
Così rimasero attorno al fuoco raccontandosi storie fino a quando la stanchezza non
li costrinse a coricarsi. Ma non tutti si addormentarono.
"Max!" Chiamò Tamara a bassa voce.
"Che c'è?"
"Hai sentito anche tu?"
"Cosa?"
"Un rumore. Fra le foglie."
"No,dormi,non è niente."
"Ti dico che l'ho sen..".
Da dietro gli alberi sbucarono sei uomini grandi e grossi,brutti e armati.
Tamara gridò e gli altri si svegliarono. Si alzarono e presero le loro armi.
Gli uomini cercarono di sviare i ragazzi e prendere quello che potevano:le bisacce
ancora piene,le coperte o le loro armi.
I ragazzi,anche loro armati,gli si gettarono contro e iniziarono a combattere. Adam
fu disarmato e Brandon andò in suo aiuto,si ritrovò a combattere contro due di quei
brutti ceffi. Riuscì a ferirli e Tamara riuscì a colpirne uno con la sua freccia,quindi si
trovarono in difficoltà e dovettero scappare ma comunque riuscirono a portare con
loro due bisacce ancora piene di roba.
"Hey!" Gridò Tamara.
Daniel con una mano sul suo braccio le disse:
"Lascia stare,meglio che se ne siano andati."
"Ma è normale?" Chiese Brandon.
"Nel bosco sì." Rispose Tamara.
"Erano dei briganti!" Disse Adam.
"Ah."
"Su,torniamo a dormire." Disse Daniel.
I ragazzi si addormentarono subito poichè erano molto stanchi. Così,senza
nessun'altra imboscata,riuscirono a dormire tranquilli.

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