9 settembre.
Ore 06:00

Fin da quando ero piccola assegnavo un colore alle persone.

Ogni persona che conoscevo assegnavo un colore ben preciso e questa cosa me la sono portata avanti con gli anni e tutt'oggi lo faccio. Ho dato un colore preciso a tutta la famiglia Dynevor.

Simba è arancione.
Aladdin è l'oro.
Pocahontas è rosa.
Mulan è rosso.
Virginia è il bianco.
Ho dato un colore persino a Jon, il nero. Rue è verde, Cameron invece è il blu. Scar...

Scar è complicato. Lui è un arcobaleno di colori, di emozioni. È diverso ogni volta che lo incontro e non riesco a dargli solo un colore. In questo momento, per me, è viola.

Il viola nei cartoni della Disney è un colore che viene assegnato ai cattivi. Lo si è visto nella "Bella e la bestia" con la strega che trasforma il principe in una bestia, lei aveva un mantello viola scuro. Lo si è visto con "Cenerentola" e "Biancaneve" con le loro matrigne. Lo si è visto nella "Sirenetta" con Ursola. Lo si è visto con "La bella e addormentata nel bosco" che la cattiva aveva l'intero vestito viola, con tanto di corna.

Nella Disney, il viola ha un ruolo sinistro, tranne in un solo film. Il "Gobbo di Notre Dame". Nel film molti personaggi sono di colore viola, la stessa Esmeralda. Il viola, all'interno del film, prende forma in un altro modo, non è più un colore sinistro, ma un colore magico, di fatti il viola lo si associa alla magia e non solo alla morte.

Ecco. Scar per me è una magia sinistra, è l'unione di tutto.

Perché?

Tralasciando i suoi sbalzi di umore e le sue battute squallide, Scar mi sta ignorando da quattro giorni. Mi sta ignorando da quando abbiamo parlato l'ultima volta in biblioteca, dopo che mi ha regalato quella lucina per la notte. Non si è fatto più vedere né tantomeno sentire. Quando mi incrocia nei corridoi cambia strada, non mi guarda più. È come se fossi diventata un fantasma per lui ed io lo odio.

Odio che non mi guarda più, odio che non mi parla più, odio che mi ignora, odio non avere più le sue attenzioni. Io amo avere le attenzioni, amo essere guardata, amo essere invidiata, amo essere desiderata. Non capisco perché ha smesso all'improvviso, non capisco se gli ho fatto qualcosa e una parte di me pensa che è meglio così, perché è evidente che non stia bene con la testa e si sa, stare in mezzo ai pazzi lo si diventa appresso a loro... Però, si c'è un però...

La verità è che mi manca. Mi manca essere guardata da lui. Mi piace quando i suoi occhi si posano su di me, mi piace essere la protagonista del suo sguardo e inoltre mi piace quando mi tocca. È dolce, pieno di calore e altre volte, contemporaneamente, è rude, sinistro e spaventoso, ma, nonostante ciò, mi piace... Credo di avere anche io qualche problema.

<<Cristo ora sbatto la testa contro il muro>>

Borbotto tra me e me guardandomi allo specchio. Ho le occhiaie, i capelli arruffati e le labbra screpolate per via delle fredde temperature. Non ho voglia di truccarmi, mi va bene pure stare così, non mi importa. Alla fin fine non devo dar conto a nessuno. Vorrei solo dormire, sono da giorni che non dormo bene.

Esco dal bagno una volta pronta e ben vestita e sono pronta ad uscire dalla camera per raggiungere gli altri e andare a scuola, ma la mia attenzione viene attirata da una mela rossa posata sulla scrivania. Quella prima non c'era, ne sono più che sicura, anche perché a me le mele non piacciono.

Mi avvicino al tavolo e mi fermo a studiarla dubbiosa. Non oso prenderla in mano, perché ho sempre trovato fastidioso la consistenza della sua buccia. Cosa trovano di tanto bello e buono nelle mele? Non lo capisco.

C'era una volta: Un amore FataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora