(Prima pubblicazione il 25/08/23)
ATTENZIONE ( storia +18)
questo libro è una dramione omegaverse e contiene:
- linguaggio fortemente esplicito
- scene di violenza
- abuso
- bullismo (verbale e fisico)
(Si prega di leggere con una certa maturità men...
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La pioggia batteva incessantemente sui vetri della vecchia fortezza ad est del Whiltshire.
L'edificio diroccato era stato abbandonato anni prima,quando anche gli ultimi lupi mannari rimasti in vita decisero di sottomettersi al dominio dei licantropi.
Dopo la sua cattura infatti la bilancia si era ribaltata a loro sfavore nella battaglia per la conquista della libertà e della giustizia.
Quel castello era tutto ciò che rimaneva di un tempo splendente e gioioso.
Ed ora ,era caduto nella rovina più totale, cedendo all'usura del tempo e all'abbandono.
Una figura incappucciata si aggirava per le sale e nei corridoi spettrali, dove regnava un silenzio assordatante.
Un silenzio carico di rancore e di rabbia repressa, di anni di vendette crudeli e di solitudine.
Quel luogo era quasi irriconoscibile agli occhi di qualcuno che vi aveva sempre vissuto, quando ancora era pieno di vitalità e gioia .
Quando lui ancora poteva definire, casa ,quelle mura ormai decadenti.
Quando ancora poteva chiamare, famiglia ,gli abitanti di quel castello .
Quando la sua vita era luminosa e ben lontana dalle ombre dell'oscurità e dei suoi indicibili crimini.
Quando lui poteva ancora definirsi un re .
Si ritrovò a pensare sconfortato guardandosi intorno e commemorando con il tonfo sordo dei suoi passi quel luogo ormai dimenticato.
Ripercorse le sale ,le stanze e i salotti ora vuoti , dando loro vita con la sua memoria.
Mentre i suoi piedi lo guidavano da soli verso la fine del lungo corridoio ,conducendolo in quella stanza.
Nella loro stanza .
La camera che aveva condiviso con sua moglie per così tanti anni e che l'aveva anche vista spegnersi per mano di un fottuto maniaco.
Rivedere il letto nel quale l'aveva trovata ormai priva di vita, lo spezzò dentro ,accese di nuovo quella fiamma di rancore e di dolore .
La sua jenny, l'unica donna che avesse mai amato, la sua sola ragione di vita ,gli parve quasi di poterla toccare tanto era nitido il ricordo.
Lei era lì stesa inerme sul letto...
Quel letto che aveva silenziosamente assistito a tutti i loro incontri passionali e carichi dell'amore infinito che provavano.
Jenny era lì !
Era ancora lì ... forse non se n'era mai andata e lui la vedeva ,la vedeva alzarsi lentamente e sorridergli come solo lei era capace di fare .
Scaldando quel cuore marcio e corrotto che lo aveva portato così lontano da ciò che aveva promesso a sé stesso di essere per lei.
