[[Ragazzi piccola parentesi: Marcus e Lawrence torneranno presto, ma per ora Sirio deve ancora finire il suo persorso per poterli riaccettare e rivendicare come padre. Finchè non accetta se stesso e i suoi errori come figlio in relazione ad Agnese e alla sua nuova famiglia, come potrà mai perdonarli di essersene andati? Inoltre i personaggi che sto introducendo adesso sono FONDAMENTALI per la storia che conoscete voi: Ginevra, Edoardo e compagnia saranno estremamente importanti anche con Max e Raphael. Datevi pazienza e piuttosto, tra pochi capitoli Agnese riempirà il nostro Sirio di mazzate, aspettate quello piuttosto! Però sentitevi liveri di commentare e domandare...
Baci🥰]]<<Sirio....>> sentii la dolce voce di Agnese destarmi dal mio sonno profondo. Strusciai la testa sul cuscino, ancora troppo poco lucido per capire che mi stava chiamando per davvero e non me lo stavo sognando.
Avevo preso la "brutta" abitudine di dormire fino ad un'ora umana, come le 8 e mezza/nove, non come prima che mi svegliavo alle 5 e anche prima come all'accademia militare! Stavo uscendo viziato....
La sentii ridacchiare, per poi mettermi la mano in mezzo ai capelli con affetto:<< hey? Sirio? Lo so che non ti sveglio così preso di solito, ma stamattina ti tocca...>> disse quasi rassegnata, sempre piano piano. Aprii un occhio per guardarla: era vestita per andare al lavoro, con il suo chignon, camicetta e maglione, che mi osservava con uno sguardo dolce e affettuoso, un lusso che mai mi era capitato prima di lei. Anche perchè ormai, tutte le mattine veniva a salutarmi e a sbaciucchiarmi prima di uscire. Guardai l'ora ed erano le 7.LE 7?!? Perchè COSÌ presto?? Non ero in degenza io?!?!
Stavo decisamente uscendo viziato!
<< lo so stellina, non mi guardare così....ma...è successo un casino ed è fondamentale la tua presenza...>> rimase vaga. La guardai storto:<< cioè??>> le domandai scocciato. Lei non fece altro che farmi vedere un video: era la scuola dove lavoravamo insieme, i ragazzi avevano fatto occupazione.
<<ok, vi hanno chiuso fuori...e io che centro?>> chiesi, sempre più confuso.
Agnese ridacchiò:<< ascolta quello che dicono!>> disse facendo la vaga.
Mi sollevai dal cuscino, appogiandomi sui gomiti, e sentii dal video i ragazzi gridare:" DALLE MURA NELLE MURA! DALLE MURA NELLE MURA!!" Con tanto di striscione:" torna a itaca, ulisse!"<<FERMA UN SECONDO! Hanno fatto occupazione perchè vogliono me?>> domandai frastornato. Lei annuì:<< è da quando hai lasciato la scuola che le tue classi scocciano la dirigenza per farti tornare, anche quelle che ti avrebbero avuto l'anno prossimo come Prof, alimentati dai più grandi, e tutte quelle a cui hai fatto supplenza. Qualcuno ha spifferato che sei stato terminato ingiustamente, ed è partita la rivoluzione: prima con le scritte sulle lavagne e nei bagni, poi con i volantini, siamo arrivati agli striscioni ai tornai scolastici, poi con le sommosse a mensa e ora hanno occupato la scuola....sarà ora che torni?>> mi domandò, con il suo solito sorrisino.
Io sbuffai, non lasciandomi convincere, ributtandomi a letto:<< lo sai bene che se fosse per i ragazzi, lo farei subito....non è quello il mio problema mamma...>> ringhiai.
....si......con Ginevra che spinge, ho anche io iniziato con Mamma....di tanto in tanto....non....non troppo spesso....
.........................................................................................fatevi i cazzi vostri ..........................................................................................<<oh, di quello non ti devi preoccupare. Hanno licenziato tutti i pettegoli!>> mi svelò, guardandosi le unghie con non chalance.
Girai la testa e la guardai sconvolto, ma lei mi diede subito una spiegazuone:<< dopo che te ne sei andato, i cazzoni petteggioni si sono vantati che, con le loro parole e azioni, ti avevano fatto scappare. Molti allora, compresa me, hanno minacciato di dare le dimissioni, perchè l'ambiente di lavoro era tossico, competitivo, malsano e soprattutto pieno di stronzi. Hai scatenato una rivolta anche nel corpo docenti...>>
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Redamancy: "L'Amore che ritorna"
Ficção Adolescente"Ho perso tutto, ogni cosa io abbia mai amato, mi è scivolata tra le dita, come sabbia in un giorno di vento.... .......non ho più niente che mi tenga ancorato qui, su questa Terra...... .......non ho più niente per la quale valga la pena lottare...