[[ ECCOMI! Vi ero mancata eh? Scusate l'assenza così prolungata ma ho avuto un casino di cose da fare! Vi lascio un capitolo lunghissimo però... commentate a manetta mi raccomando!]]
Santa, santissima pazienza!!
<<Marcuzzi scelga un posto e la smetta di fare a cambio. Ranieri ancora al telefono con sua madre? Siamo partiti 45 minuti fa dall'hotel, che si cheti.... oddio, com'e possibile che Mondi stia già dormendo!?! Longhi non inizi con i cori da stadio o al primo autogrill dove ci fermiamo la lascio lì legato al guard rail come un cane ad agosto!!! Zoppini che sta mangiando, sono le 10 del mattino?? Patatine? Allora ne voglio una....>> sgridai e ripresi i miei alunni, tra le loro risate e proteste, stando precariamente in piedi nel corridoio del bus, aggrappato ai sedili. Sono degli animali incivili quando si esce da scuola.... non che in classe siano meglio eh!
Stavo portando le seconde in gita per tre giorni con tappa principale le Foibe e già volevo tornare indietro! Mannaggia a me che mi sono lasciato convincere!! Ma se non andavo io, mamma la accompagnava...qualcun'altreo....
umhhghhhh che nervoso!!
Mi risedetti dopo un pò al mio posto, lasciando il testimone a Antonio Mighetti, il prof di storia dell'arte, che non mi ha mai sopportato e adesso che lo mollo a badare i ragazzi, ancora meno; infatti mi rifilò un occhiataccia che se avesse avuto lo sguardo di Medusa, io sarei diventato solido granito!
Sentii subito una mano familiare accarezzarmi amorevolmente il braccio, facendomi forza: << dai che tra poco arriviamo!>> mi disse dolcemente Agnese, sorridendomi. Dopo tutto il casino che era successo, mi ero ripreso piano piano il mio posto nel corpo docenti e lei era stata la mia ancora. Infatti, ora più che mai, altri professori ci disprezzano profondamente per più ragioni...Non a caso, era passato solo un giorno e io e lei ci eravamo già fatti odiare! I nostri amorevoli colleghi, Mighetti e la Bernardini, professoressa di matematica, ci avevano intralciato sin dall'inizio della gita, con cambi di programma e deviazioni non presenti nella tabella di marcia, ritardando visite con le guide, prenotazioni ed altro. Figuratevi, adesso stavamo facendo sosta in un posto che " i ragazzi devono assolutamente vedere per il suo valore storico e architettonico!!!" Avevano detto con enfasi i professori, manco avessero scoperto la città perduta di Atlantide nel bel mezzo del Friuli . Se lo saranno inventato apposta per farci perdere tempo....
Sapevamo entrambi che ci stava dietro lo zampino di Luciano, il quale ci aveva messo al culo due dei suoi lecchini preferiti, scagnozzi senza vergogna, capacissimi delle peggio scorrettezze pur di appagare il preside e il suo ego spropositato, soprattutto dopo che Agnese lo aveva mollato lì come un coglione, scoperto quello che mi aveva fatto passare!Sospirai e appoggiai la testa sulla sua spalla, pronto per davvero a farmi una dormita! Per fortuna ormai tra me e lei le cose si erano tranquillizzate, io non mi facevo più troppi problemi a seguire quello che mi diceva il cuore e il neurone senziente, anche perchè sennò ci pensava lei con qualche schiaffone a farmi tornare con il cervello al suo posto! Soprattutto, avevo iniziato a lasciare spazio al Bambino interiore e ad ascoltarlo.... lei era mamma. E piano piano anche il mio sistema di difesa, i miei multeplici traumi e la mia ipervigilanza lo stavano capendo.
Però la cosa peggiore in tutta questa gita, esclusi i ragazzi e le loro coglionate da giovani, non erano state le malefatte dei nostri colleghi per stravolgere i programmi che io e Agnese avevamo organizzati per la gita, neanche il darmi un posto stretto sul pullman, facendomi stare con le ginocchia alla gola dato che sono "lungo" 2m, no no.... era stato il non prenotare abbastanza camere nell'hotel dove alloggiavamo, cercando di metterci in difficoltà, per giunta davanti agli alunni!!!
Quando ci dissero che mancava una camera per uno dei prof, li avevo visti sogghignare tra di loro, con sguardo vittorioso. In quel momento li avrei voluti ammazzare, poi avevo preso un respiro profondo e avevo guardato mamma, anche lei con ma sopportazione ormai al limite....Poveracci, non sapevano che noi avevamo spesso condiviso il giaciglio e non sarebbe di certo stato un problema alloggiare insieme! Con un sorrisino, Agnese stessa mi aveva detto a voce alta: "vorrà dire che dovremmo condividere la camera... tu pero dormi per terra!" esclamò, facendo ridere i nostri alunni, smontando velocemente la situazione di imbarazzo che si era creata. Tanto i ragazzi sapevano che tra di noi c'era un rapporto molto amichevole e tranquillo, ci vedevano spesso scherzare e non tardavano a prendermi bonariamente in giro quando mi scioglievo tra le carezze della professoressa Berti! Loro sì che avevano capito che c'era sotto, altro che amori e intrighi, romanticismi e corna....
Io non potevo essere più tranquillo e felice di ciò: con il gazzettino segreto della scuola che aveva scoperto gli altarini tra me e Agnese, "La "mamma" del prof dalle Mura" come recitava la prima pagina di un paio di settimane fa, il fatto che dormissimo nello stesso letto non era così un tabù e la notizia sarebbe velocemente passata in secondo piano nei pettegolezzi dei ragazzi e probabilmente salterà presto fuori un altro articolo, ma sulla Banda Bassotti del preside....
Inoltre la scorrettezza dei miei colleghi questa volta giocava a mio favore, perchè facendo così scampavo alla mia punizione aggiuntiva dove ero stato bandito dal lettone hihi!
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Redamancy: "L'Amore che ritorna"
Ficção Adolescente"Ho perso tutto, ogni cosa io abbia mai amato, mi è scivolata tra le dita, come sabbia in un giorno di vento.... .......non ho più niente che mi tenga ancorato qui, su questa Terra...... .......non ho più niente per la quale valga la pena lottare...