.Capitolo 17.

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Sbuffai, spalmandomi sulla seggiolina di plastica della sala d'attesa dello studio di Louis, accanto ad Agnese, anche lei oltremodo scocciata. Eravamo lì da 20 minuti, ma a quanto pare c'era stata un'eergenza e eravamo stati costretti ad aspettare. Il mio amico era rimasto spiacevolmente colpito che io mi fossi portato appresso "lei" e con molta riluttanza l'aveva fatta entrare nell'edificio: si erano scambiati un'occhiatacchia reciproca da accapponare la pelle, non si sopportano proprio!
Brontolai ulteriormente, forse un pò anche per richiamare le attenzioni di mamma su di me, così che passasse a lei l'incazzatura e a me l'ansia:<< che hai eh? Quando fai il brontolino vuol dire che hai qualcosa per la testa!>> mi stuzzicò amorevolmente, punzecchiandomi la pancia che sporgeva data la posizione poco ortodossa che avevo assunto sulla sedia.

<<sto pensando tanto....>> le risposi sbuffando tanto e lei capì al volo. Si avvicinò a me, offrendomi la spalla per appoggiare la testa per poi iniziare a coccolarmi, accarezzandomi i capelli e la barba. <<pensiamo a cose serie, stasera ti va la pizza?>> mi suggerì cercando di ammontanarmi da tutti i vari pensieri che mi affollavano la calotta cranica. Ormai sapeva che parlare di cibo mi risollevava l'umore, ancora di più mangiare!!!
Annuì tutto contento, accoccolato a lei: << potremmo andare in pizzeria, oppure prenderla d'asporto e finire una delle nostre serie tv... o anche meglio potremmo farla noi!>> mi disse sottovoce, stuzzicando il mio entusiasmo. Avevo iniziato anche di apprezzare quelle porcherie di serie tv che proponeva la televisione, in particolare GOT! Io sono dalla parte dei Targaryen, Agnese ovviamente Lannister...una battaglia costante!

<<fare la pizza da zero? Ma non è complicato???>> le chiesi, un pò titubante, mi scocciava metterla in difficoltà a cucinare cose strane, e lei lo sapeva benissimo! Non che io non sapessi cucinare, ovvio, ma ho vissuto con una serba per 15 anni, conosco un certo tipo di cucina, abbastanza lontana da quella italiana.
<<ma no! Prendiamo la pasta già lievitata alla gastonomia del supermercato e gli ingredienti da metterci sopra. Ti piacerebbe?>> mi rassicurò. Appena annuì mi sbaciucchiò la guancia tutta contenta, mi riempiva sempre d'affetto quando non mi facevo prendere dalle mie paranoie e mi buttavo all'avventura. Purtroppo per noi, proprio all'ennesimo bacione, Louis uscì dal suo studio per congedare il paziente prima di me, e ci vide. Inutile dire che faccia fece, tra lo sconvolto e il disgustato, per poi tossire teatralmente, attirando la nostra attenzione.
<<è ora, tocca a te forza...>> mi disse freddamente.

Io sbuffai silenziosamente, incontrando lo sguardo spazientito di Agnese che fece le spallucce. Ci alzammo e avviammo entrambi verso lo studio, ma Louis ci fermò:<< è possibile parlare con te in privato?!? Sei tu il mio paziente, non lei...>> disse scorbutico.
Mentre mamma faceva per tornare a sedersi, io mi impuntai:<<Cosa? NO! >> la mia risposta stupì entrambi, per questo continuai:<< vorrei che ci fosse anche lei! Ha visto in prima persona i miei cambiamenti in questi 10 giorni, ed è stata lei a prendersi cura di me, pillole e tutto il resto. Vorrei che ti dicesse cosa è cambiato secondo lei e su cosa dovrei lavorare, ne sa più di me, dato che sono ancora un pò compromesso da quello che è successo, non sarei coerente! >>

Mentre Louis mi guardava sconvolto, non aspettandosi forse che io tenessi così ad Agnese, lei mi regalò un sorrisone, sporgendosi per cercare la mia mano.
Il dottore sbuffò incazzato, innervosito oltremodo dall'intera situazione:<< allora voglio parlare con LEI, DA SOLO, o temo che possiate fare comunella e dirmi cose che non sono successe.... perchè ho acconsentito a questa buffonata...>> l'ultima frase era sussurrata, ma l'avevamo sentita entrambi.
Guardai Agnese con sguardo mesto e preoccupato, ma lei mi spinse dolcemente sulla seggiola di plastica:<< su dai ci penso io a quel cafone! Gliene dico quattro e anche cinque!!! Tu stai qui sereno e pensa a cosa vuoi mettere sulla pizza stasera, va bene?>>

Redamancy: &quot;L'Amore che ritorna&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora