capitolo 11

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erano passati tre giorni dalla svolta nella "relazione" tra me e Ridyan,la sua arroganza nei miei confronti era sparita,ogni tanto era freddo con me,ma non ci facevo molto caso;Ridyan non aveva mai avuto amici oltre ai suoi fratelli,ovvero i tre ragazzi con cui lo vedevo solitamente e questo mi rattristiva perché sapevo cosa significasse non avere amici,sentirsi soli e io volevo essergli amica anche se ero consapevole dell'effetto che quel bello e misterioso ragazzo,aveva su di me.

quel pomeriggio fui sola,a dondolarmi nell'altalena tenendo tra le mani il romanzo su cui faticavo a concentrarmi,mille idee frullavano nella mia testa,tanti pensieri e tante domande.

mi alzai da essa con l'intento di andare a cercare Ombra,ma mi scontrai contro un qualcosa di duro come una roccia,caddi all'indietro.

alzai lo sguardo sulla figura sovrastante che faceva ombra su di me;era un ragazzo,aveva una maglia sbracciata e dei jeans,come faceva a non avere freddo,la temperatura era quasi sotto lo zero.

"scusami".dissi.

lui piegò la testa di lato osservandomi mentre mi rialzavo impacciatamente.

"perché ti ha salvata?".mi domandò con voce piatta.

aggrottai le sopracciglia confusa.."come scusa?".

"cosa sai?perché ti ha salvata?".chiese più duramente.

"si può sapere di cosa stai parlando?".sbottai.

"abbassa i toni ragazzina!".mi rimproverò.

sbarrai gli occhi incredula,questo ragazzo doveva essere un malato o uno squilibrato.."questa è bella,si può sapere che sei e di che diavolo stai parlando?".sbottai.

lui mi afferrò saldamente il braccio avvicinandomi a se;i suoi occhi castano scuro ora erano ridotti una fessura rabbiosa.."sentimi ragazzina apri bene le orecchie,voglio sapere cosa sai di loro e perché quel maledetto ti ha salvata chiaro?!".sibilò.

deglutì pesantemente;capì a cosa si stava riferendo,ma chi era questo ragazzo?,cosa voleva? e sopratutto cosa sapeva?.

"non so a cosa ti riferisci".mentì

mi rivolse un sorriso maligno.."forse ti serve un aiuto".

strinse violentemente il mio braccio facendomi gemere dal dolore.

"allora?".chiese

non avrei parlato di Ombra,lui era il mio piccolo segreto,il mio angelo custode e mai lo avrei tradito.

"vai a fanculo".sputai a denti stretti.

l'uomo mi colpì dritto alla faccia facendomi cascare a terra,battei la testa nel cemento ed essa prese a sanguinare,ma lui non ne ebbe abbastanza.

quando stette per colpirmi una seconda volta qualcuno lo afferrò per la gola scaraventandolo lontano da me,alzai lo sguardo vedendo un Ridyan rabbioso e preoccupato.

"sparisci cazzone,che codardo a prendertela con una ragazza".sputò.

il ragazzo si alzò,barcollò per qualche secondo e fece per colpire Ridyan che,agilmente,lo scansò per poi assestargli un calcio allo stomaco gettandolo,nuovamente,a terra.

"ora và a farti fottere e non finisce qui".ringhiò Ridyan.

venne verso di me,si piegò alla mia altezza,osservò la mia fronte dopo di che si strappò un pezzo di maglia tamponandola sul lato destro sanguinante.

"vieni,andiamo a curare sta testolina masochista".mi derise scherzosamente.

"come mi hai trovato?".chiesi

"passavo di qua".si strinse nelle spalle.

poco convinta annuì.

l'interno della sua auto era freddo ed io tremavo,il che non gli passò inosservato.

"vuoi che accendo il riscaldamento?".

annuì e mi protesi per avviarlo e lui fece uguale,le nostre mani si toccarono,rimasi stupita dal calore di essa,era come se avesse la febbre.

"com'è calda la tua mano".osservai.

lo vidi irrigidirsi.."lo so".

arrivammo di fronte a quella che doveva essere casa sua,uscì dall'auto,Ridyan si accostò al mio fianco e prendendomi la mano mi condusse al suo intero.

WildesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora