CAPITOLO 12

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POV'S NINA

Sono in ospedale e mi hanno detto di aver fatto un incidente ma non ricordo nulla, mi ricordo che stavo andando da una persona non lo so, penso che sia qualcuno di importante ho questa sensazione, magari col tempo capirò chi sia, ora sono molto stanca. Quando comincio a chiudere gli occhi sento qualcuno entrare, faccio finta di dormire, non mi va di parlare, sicuramente è l'infermiera venuta a cambiarmi la flebo.

È strano che ancora non se ne sia andata perché non ho sentito la porta chiudersi, poi sento qualcuno stringermi la mano e li capisco che non era neanche prima l'infermiera è qualcuno che mi conosce, si mette a parlare e capisco che è Jenna comincia a dire che è colpa sua ma non capisco a cosa si riferisce, lascio perdere perché non ho voglia di parlare. Mi hanno detto che lei è stata tutto il tempo nella mia stanza quando ero in coma e si arrabbiava con i dottori perché le dicevano che il turno delle visite era finito ma lei rimaneva e alcune notti rimaneva a dormire sulla poltrona.

Poco dopo smette di parlare e faccio finta di svegliarmi comincio a muovermi e lei toglie la mano dalla mia e non so perché ma quel contatto mi piaceva. Vede che apro gli occhi e mi chiede come stai?

Nina: "sto bene un po' di mal di testa ma penso che sia normale tu?"

Jenna: "sto bene grazie, si è normale soprattutto dopo un trauma cranico".

Nina: "ora non vedo l'ora di uscire da qui"

Jenna: "tranquilla uscirai presto devi avere solo un po' di pazienza"

Nina: "ce ne vuole tanta però"

Jenna si mette a ridere dopo l'ultima frase e mi dice che devo resistere ma come faccio non riesco più a sopportare di sentire l'odore di questo ospedale con tutti i medicinali.

Sentiamo qualcuno bussare alla porta ed entra il dottore:

dottore: "buongiorno ragazze, Nina come ti senti oggi?"

Nina: "lo stavo dicendo prima a Jenna solo un po' di mal di testa".

Dottore: "è normale in questi casi, possiamo darti degli antibiotici per alleviare il dolore e un'altra cosa domani dovrai iniziare con la fisioterapia e dovrà venire qualcuno per aiutarti penso che faresti bene ad avvertire i tuoi genitori"

Nina: "non lo so, se possono devono andare alla casa al mare per prendere alcune cose che sono rimaste lì non possiamo cominciarla dopodomani così ci saranno anche loro?"

Dottore: "No Nina non possiamo prima cominci e prima uscirai"

Jenna: "scusate se mi intrometto posso accompagnarti io se vuoi Nina, poi le altre sedute le farai con i tuoi genitori"

Nina: "non voglio crearti disturbo poi dovresti venire presto hai già il tuo lavoro non mi va di romperti"

Jenna: "tranquilla con il lavoro mi organizzo e non è assolutamente un disturbo lo faccio con piacere"

Nina: "ok grazie, dottore va bene lo stesso se viene lei?"

Dottore: "certo non ci sono problemi, allora ci vediamo domani mattina alle 9:00, arrivederci".

Jenna, Nina: "arrivederci dottore".

Il dottore se ne va e rimango nuovamente da sola con Jenna la ringrazio nuovamente e le chiedo se davvero non ci sono problemi e mi risponde che non le pesa affatto anzi è contenta di aiutarmi e non mi spiego il motivo del perché lo stia facendo come se mi nascondesse qualcosa, sono sicura che lo scoprirò ma spero che me lo dica lei.

Nel frattempo cerco di mettermi meglio sul letto e sono un po' in difficoltà infatti lei se ne accorge e mi aiuta mettendo una mano dietro la schiena per alzarmi i cuscini, sento dei brividi scendermi lungo la schiena alzo il mio sguardo su di lei e ci fissiamo negli occhi è come se quello sguardo vorrebbe dirmi qualcosa ma ha paura, mi incanto ancora una volta finché qualcuno non bussa alla porta e vedo che c'è mio padre, ci allontaniamo di scatto e chiedo a quest'ultimo cosa ci fa qui pensavo fosse al mare, lui mi risponde che è passato al volo per vedere come stavo e dopo parte di nuovo.

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