CAPITOLO 3

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Vedo uno specchio davanti a me, mi avvicino e l'immagine che ho davanti mi spaventa, vedo tutta la mia famiglia che ride di me e mi dice di andarmene via, che non sono degna di loro, non vogliono più vedermi, una lacrima scende sul mio viso fino a piangere. Qualcuno mi tocca sulla spalla mi giro spaventata e mi ritrovo i tuoi occhi davanti e sorridi ma non è uno dei tuoi soliti sorrisi, questa volta è diabolico.

Ho paura, tanta. "noooo, aiuto".

Mi alzo di soprassalto sudata, e mi dico che era solo un incubo, ma sembrava così reale.

Controllo sul cellulare e vedo che sono le 5 di mattina, vado in bagno mi lavo il viso ed esco in balcone a fumarmi una sigaretta, prendo il telefono e controllo le notifiche di Instagram, accorgendomi nei direct che c'è un suo messaggio.

Dopo aver letto "sono bellissime queste frasi" accompagnato da una faccina con l'occhiolino, penso a come rispondere, ricordo l'incubo che ho fatto e le rispondo con un grazie.

Sento dei rumori provenire dalla cucina, butto la sigaretta nel posacenere e controllo chi è.

Vedo che è mio padre che si è alzato e si sta facendo il caffè e gli chiedo se può farlo anche a me;

nel frattempo che beviamo il caffè mi chiede "cosa ci faccio sveglia a quest'ora?" con il suo tono preoccupato, io gli dico di stare tranquillo che ho fatto solo un incubo e mi rammenta che qualunque cosa ci fosse bisogno avrei potuto tranquillamente parlarne con lui. Io gli ripeto che va tutto bene e che non c'è niente.

Ritorno a stendermi in camera e mi riaddormento così con tutti i pensieri che ho in testa e la chiacchierata con mio padre.

Quando mi risveglio noto che sono le 15:30, faccio un giro per casa e capisco che non c'è nessuno, chiamo mia sorella e le chiedo dove sono, lei mi risponde dicendo: "siamo da nonna a mangiare e mamma non ti ha voluto svegliare perché papà le ha detto che avevi fatto un brutto sogno" e così rispondo "si è vero, vi raggiungo dopo e ne parliamo" lei mi dice "ok".

Allora vado in cucina, mi preparo un'insalata e giro su Instagram. Vedo una nuova notifica del suo messaggio che mi risponde dicendo: "di nulla... anzi spero che tu un giorno possa trovare una persona alla quale dedicare queste frasi" e mi trovo ancora una volta a non capire. Tuttavia, penso di risponderle dicendo: "che forse l'ho già trovata". Lei visualizza e non risponde.

Così lascio perdere prendo le chiavi, sigarette ed esco con la macchina, gironzolo un po' per il paese fino a un posto dove non vado da tanto ma prima mi fermo a prendere un bel mazzo di fiori e li porto sulla tomba di mio nonno, gli racconto tutto quello che è successo quest'anno fino ad oggi compreso i messaggi di lei e gli chiedo di mandarmi un segno per capire cosa devo fare, se posso davvero fidarmi di lei o ancora una volta devo lasciare perdere.

Sono talmente immersa nel riflettere e parlare con lui che non mi accorgo che qualcuno mi ha salutata, ricambio il saluto finché non rimango di pietra davanti a lei, avevo chiesto un segno ma non pensavo che si presentasse così velocemente, rimango un po' nella mia posizione finché lei non mi chiede: come stia? E le rispondo: "che sto un po' così, ma starò meglio. Tu?" e lei mi risponde dicendo: "sono sicura che qualunque cosa sia, riuscirai a superarla perché sei una guerriera" tutto questo accarezzandomi la guancia e asciugandomi una lacrima, poi ha fatto una cosa che non mi sarei aspettata soprattutto perché non amo molto il contatto, mi ha abbracciata e per la prima volta in ventun anni mi sono sentita al sicuro, le ho detto grazie, l'ho salutata con due baci sulla guancia e me ne sono andata ma prima di aver postato una storia con una delle mie solite frasi:

Passai le mani tra le tue,

ti abbracciai e odorai il tuo profumo

sapendo di potermi sentire al sicuro.

Prontamente lei visualizza la storia con un mi piace e parto con la macchina verso la mia famiglia con la musica sotto le note di occhi tra le stelle di Forjay. 

CAPITOLO UN PO' CORTO MA MI RIFARRO' CON IL PROSSIMO SPERO CHE LEGGERETE QUESTA STORIA E SPERO DI RIUSCIRE AD AIUTARE MOLTE PERSONE  CON LA MIA STORIA... 

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