CAPITOLO 15
POV'S JENNA
Mi sono svegliata e ho capito che è stato uno sbaglio, non posso continuare con lei, ha vent'anni, ha tutta la vita davanti non può stare con me, la amo tantissimo ma lo faccio per lei.
Aspetto che si sveglia e mi trova già vestita, capisce subito che c'è qualcosa che non va e me lo chiede:
Jenna: "non possiamo continuare è stato uno sbaglio, mi dispiace Nina, pensavo di essere veramente innamorata di te, ma non è cosi..."
Dopo questa risposta Nina inizia ad urlarmi contro.
Nina: "è stato uno sbaglio? Cosa per l'esattezza il modo in cui mi hai baciato; o quello in cui ti stringevo tra le mie braccia e le lenzuola; il modo di dirti che eri mia ed io ero tua? Cosa esattamente?"
Jenna: "mi dispiace, hai vent'anni, hai tutta la vita davanti devi fare le tue esperienze, devi stare con qualcuno che merita il tuo amore, mi dispiace Nina, questa volta non lo faccio per me, ma per te" penso che rimarrà sempre nel mio cuore, ma non posso dirglielo, poi un giorno lo capirà.
Nina: "ok dispiace anche a me che sia andata così spero che un giorno riuscirò a toglierti dalla testa e dal cuore, ah Jenna ricordati nessuno può essere giudicato solo per essere se stessa, grazie per essermi stata accanto in questi giorni forse è meglio così".
Non riesco più a parlare, piango solamente, Nina se ne va da casa e ora ho capito che quando ami una persona e vuoi la sua felicità devi lasciarla andare, sarà ancora più difficile dimenticarla.
POV'S NINA
Non riuscirò a dimenticarla tanto in fretta, ma comincerò a vivere come ha detto lei, mi ha delusa così tanto, pensavo che mi amasse e invece mi ha solo preso in giro, ora devo pensare solo a me stessa, questo sarà solo un lontano ricordo almeno spero che sia così.
Vado via da casa, raggiungo la mia macchina che si trova vicino alla tangenziale la prendo e torno a casa mia dove sicuramente con i miei dovrò inventarmi qualcosa, almeno dirgli dove ho passato la notte.
Arrivo a casa, fortunatamente non trovo nessuno saranno usciti, mi faccio una doccia e mando un messaggio ai miei amici per dirgli che ci vediamo in giro.
Oggi non mi piace la giornata per due motivi, il primo per come ci siamo lasciate io e Jenna, il secondo perché oggi è l'ultimo giorno di vacanza domani ritorniamo a Roma e per come è andata la situazione non ho più un motivo per restare, voglio ricominciare da zero.
E capire quali saranno i miei nuovi obiettivi... dopo aver finito con la mia riflessione, esco di casa e vado nel MIO posto, vado a trovare mio nonno, arrivo gli porto una bella rosa rossa e la metto in un porta vaso, mentre la sto mettendo vedo un foglio scritto, lo prendo e all'interno trovo una foto di mio nonno giovane accanto ad un altro uomo, leggo la lettera ci sono scritte parole bellissime e da quello che ho capito è un suo amico di gioventù, alla fine della lettera si firma con "il tuo amico dell'epoca Antoine". Non ho proprio idea di chi sia però non so, sento che devo trovarlo e lo cercherò, magari è stato mandato per darmi delle risposte, forse era destino che io trovassi questa lettera. Porto con me la lettera e magari a Roma riesco a scoprire qualcosa con delle foto vecchie di mio nonno quando era in Germania. Arrivo in villetta e trovo i miei amici ad aspettarmi racconto tutto sin dal principio, tranne il fatto della lettera di mio nonno.
Loro mi rispondono che Jenna l'ha fatto per me e anche lei come me ha paura di dimostrarsi per quello che è. Anche se io non riesco ancora a capire perché lo abbia fatto.
Ora non voglio pensare a lei ma godermi queste ultime ore con i miei amici prima che parto.
La sera saluto tutti e vado via, domani dobbiamo alzarci presto.
*il giorno dopo*
Mio padre ha deciso di partire presto, per non trovare traffico per strada mentre ci allontaniamo dal paese, mi ritornano in mente i ricordi sia belli che brutti di quest'estate. Ripenso a tante cose ma talmente la stanchezza che ho addosso mi addormento. Sento scuotermi ed è mia sorella che mi sveglia e mi avvisa che siamo arrivati e non posso credere di aver dormito per 5 ore e dato tutte le cose che sono successe in questi ultimi giorni credo di aver avuto bisogno di una bella dormita, arriviamo a casa e sistemiamo tutto, appena fatto scendo in giardino e mi accendo una sigaretta, controllo il telefono e trovo un suo messaggio dove mi dice: "ciao Nina, mi dispiace di come sia andata questa situazione e spero che tu un giorno mi perdonerai per quello che ti ho fatto ma era giusto così che doveva andare, cerca di stare bene e buona fortuna, ti auguro il meglio che tu possa meritarti, ti voglio bene, tua Jen".
Lo leggo e non so proprio come risponderle è una cosa assurda, anzi tutta questa situazione è assurda e io davvero non so più cosa pensare, le rispondo con un: "buona vita Jen". Chiudo la chat e per un po' non voglio pensarci o almeno ci provo, prima di salire riaccendo il telefono e condivido un'ultima storia su instagram con una mia frase:
Sei la notte più luminosa che esista
Sei la stella che mi accompagna nei sogni
Sei la cosa più bella che mi sia capitata.
E con questa frase ho racchiuso tutto quello che penso di Jenna perché veramente è stata l'unica luce che ho visto in fondo al tunnel e non so se riuscirò a vederla di nuovo dopo questa rottura e non so in quanto tempo riuscirò a ritrovarla.
Salgo in casa e trovo la cena pronta ci mettiamo tutti a dormire che domani si inizia a lavorare e un po' non vedo l'ora cosi riuscirò a distrarmi.
*la mattina dopo*
Mi sveglio presto per andare con papà a lavoro, mi vesto e preparo lo zaino, nel frattempo ritrovo la lettera dell'amico di mio nonno e ricordo che devo chiedere a papà, magari lui sa dirmi qualcosa, arriviamo a lavoro e c'è già casino come immaginavo e si ritorna ai ritmi di prima.
Dopo quattro-cinque ore, papà prepara il pranzo e mentre lo fa gli faccio vedere la foto:
Papà di Nina: "hey dove l'hai presa?"
Nina: "l'ho trovata al cimitero quando ci sono andata ieri e tu sai chi è quest'uomo che si trova accanto a nonno?"
Papà di Nina: "dovrebbe essere un suo amico di quando stava in Germania, però non so chi sia".
Nina: "come facciamo a scoprirlo?"
Papà di Nina: "non so, so solo che lui prima che io nascessi si trovava a lavorare lì per un azienda di legname negli anni '60"
Nina: "ok grazie papà"
Finiamo di preparare il pranzo e mangiamo, anche se ci mettiamo un po' di più per le macchine che dobbiamo spostare, però c'è la facciamo a finire.
Continuiamo con il nostro lavoro finché arriva l'ora che dobbiamo staccare e tornare a casa, dopo una giornata così movimentata ceniamo e andiamo tutti a dormire.
Mi trovo su una strada con la mia ducati, arrivo davanti a un vicolo e c'è scritta una via, in una lingua che non è la nostra non capisco dove mi trovo, mi guardo attorno vedo una serie di villette, ci giro un po' intorno e mi fermo davanti ad una casa, non so il mio intuito mi dice di suonare lo faccio e mi trovo davanti un uomo, ha un volto famigliare ma non riesco a capire chi sia, sento un bip che continua persistente.
Apro gli occhi sento suonare e scopro che è la sveglia, mi alzo, durante tutta la mattinata penso al sogno che ho fatto e non capisco chi sia quell'uomo.
Mi concentro sul lavoro, sento arrivare una macchina forse sarà solo di passaggio, scende da essa un uomo sulla trentina devo dire un bell'uomo che chiede un abbonamento mensile lo faccio parlare con mio padre e si mettono d'accordo sull'abbonamento. Lascia la macchina e va via mi saluta con un bel sorriso, sembra una persona a posto. Cosi continuiamo con la giornata avanti e indietro senza mai fermarsi. Arriviamo a fine giornata stanchi.
DOPO TANTO UNA BOMBA DI CAPITOLO.
SECONDO VOI NINA RIUSCIRA' A TROVARE L'UOMO DELLA FOTO? E SAPERE VERAMENTE CHI SIA?
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Attraverso i tuoi occhi
ChickLitstoria di una ragazza che ha paura di dimostrarsi per ciò che è realmente, ma incontrerà una persona che le farà capire tanto, riuscirà a capire chi è realmente o dovrà ancora nascondersi dietro una maschera... leggete e fatemi sapere