*8 mesi dopo*Erano passati 8 mesi da quando Tom se ne andò via,lasciandomi,ma mai abbandonando sua figlia,1 volta ogni 2 mesi la lasciavamo dai nonni,quindi lui andava lì e passava del tempo con la sua bambina,la riempiva spesso di regali e cose varie,come dolci,bambole costose,le aveva comprato persino la bicicletta e il monopattino,e lei era felicissima,non dei giochi ma di lui,perché nonostante i gemelli non andassero più d'accordo,lui c'era sempre per lei,le ha comprato un tablet,dove parlano ogni giorno,le dice quanto è bella e quanto le manca,lei sempre lo riempie di cuoricini,lo ama tanto,infondo è suo padre,non l'ha visto per ben 4 anni e adesso che lo aveva sotto agli occhi,per colpa mia lui non c'è più,ma non sono l'unica a soffrire,anche lei lo fa,e c'è ne rendiamo conto in un batter d'occhio,lei vuole bene suo zio,ma ogni volta che ne ha la possibilità parla di suo padre,anche se non lo conosce,parla sempre di quanto la vuole bene e si vanta di tutti i regali che gli fa,Bill ci rimane male,perché anche lui la riempié di regali,ma lei li butta,dicendo che quelli di Tom sono migliori dei suoi,e ogni volta che può sminuisce lui è i ragazzi,dicendo che nessuno di loro è migliore di Tom,perché lui la apprezza,non si rende conto di quello che dice è una bambina,ma noi cerchiamo di spiegargli che le cose che dice sono sbagliate,ma si arrabbia ed inizia a sbratitarci contro,uguale a suo padre,anche Tom fa così,tutto il carattere lo ha preso da lui,e vi assicuro che lui di bell'carattere non ne ha.
Oggi,era il secondo giorno in ospedale,ieri sera sono iniziare le contrazioni,ma ancora non si sono rotte le acque,quindi devo aspettare,Bill mi sta sempre vicino,ma in questi otto mesi,abbiamo litigato spesso,nell'ultimo periodo non parliamo tanto,ma c'è sempre quando ho bisogno.Il suo sorriso? non me lo ricordo,mi chiedo se in questo ultimo período lo abbia fatto,il problema è Tom,lo rivoglio indietro,ma ormai è troppo tardi.
Taylor:AH
Bill:che succede?
Dice lui alzandosi dalla sedia,poverino erano due giorni che non dormiva,era stanco morto,è proprio quando si addormenta 2 minuti,suo figlio decide di uscire.
Taylor:BILL!AHHH FA MALE CAZZO!
Bill:oddio...
Dice lui guardando l'acqua per terra,era leggermente scioccato,se ne stava impalato senza dire un cazzo.
Taylor:AHH!MA CHE CAZZO FAI CHIAMA UN MEDICO PORCO DIOOO!
Bill:CAZZO SI CORRO!
Dice andando fuori,correndo e urlando come un pazzo,tutto l'ospedale lo guardava.
X:ugh,che succede qui?
Taylor:STO PER PARTORIRE!PORTATEMI IN SALA PARTO CAZZO,SI SONO ROTTE LE ACQUE!
X:innanzitutto si calmi,poi deve aspettare,arrivo.
Dice lei uscendo fuori,io non ce la facevo più con i dolori,urlavo e piangevo,Bill poverino,cercava di confrontarmi ma ogni volta lo insultavo,e facevo scendere in terra tutti i cazzo di santi in ordine alfabetico,questa cosa è andata avanti per 15 minuti,fino a quando un medico non entra.
X:oddio... che succede qui dentro?
Disse lui spaventato per le mie urla.
X:ma chi ti ha lasciata qui? portatemi subito una barella,presto!
Taylor:grazie..
Ansimai,per il dolore.
X:in sala parto subito!
Ordinó ad un infermiera che mi portò in sala.
Taylor:l'epidurale! Perfavore!
X:come ti chiami?
Bill: Taylor! Si chiama Taylor.
Disse Bill allarmato mentre mi stringeva la mano.
X:Taylor è troppo tardi per l'epidurale! Sei dilatata di 11 cm!
Disse lui seduto tra le mie gambe,posando un oggetto a me ignoto alla sua sinistra,per il dolore e la spossatezza che provavo in quel momento non sentii nemmeno il macchinario collegato a me e a mio figlio,che misurava i nostri battiti cardiaci,così come la cannula nel mio braccio,potevano staccarmi un arto e sarei riuscita comunque a non sentire un cazzo,non avrebbe fatto tanta differenza con un braccio in più o in meno.
X:Taylor ascoltami,devi essere forte,c'è la fai a sopportare?
Taylor:io..non credo di farcela.
X:c'è la farai devi essere forte,per il tuo bambino,ok?
Taylor:io..AH
X:c'è la farai,devi collaborare.
X::bene,Taylor,sei pronta?
Avrei voluto rispondergli volentieri di no,ma l'urlo di dolore fu la risposta.
X::tranquilla,ce la farai.
Dice lui affacciandosi tra le mie gambe,trafiggendo con la mano,la mia intimità.
Taylor:AH,non ce la faccio,mio sento così debole...
Sussurrai tra le lacrime,stringendo gli occhi per l'ennesima contrazione di dolore.
Taylor:Bill... voglio Bill!
Urlai,tra gli ansimi,un'infermiera uscì dalla stanza.
X:brava Taylor,spingi più forte!
Mi ordinò lui,strizzai gli occhi dal dolore.
X:Stai andando benissimo spingi!
Disse spingendo una mano sul mio ventre.?:piccola sono qui.
Mi voltai lentamente sorridendo contro quella voce,tra le lacrime.
Fermo sulla soglia c'era lui,a guardarmi con quel bellissimo sorriso,allungai una mano verso di lui,che afferro e ne bacio il dorso.
Intorno a me c'erano i suoni ovattati,c'eravamo solo io,lui, ed il suo bellissimo sorriso,non c'era più niente,niente urla,niente lacrime,niente dolore,solo io e lui.
Taylor:Tom....
Sussurrai stringendo la sua mano,che non sapeva più di lui,è troppo diversa da quella che è sempre stata,callosa e ruvida.
X:Taylor spingi!
Quell'urlo fracassò quella barriera di cristallo,che aveva insonorizzato ogni suono intorno a me,facendomi tornare alla realtà.
Bill al mio fianco,mi guardava confuso e preoccupato,accarezzandomi i capelli bagnati di sudore,più per aver realizzato,che tutto ciò si trattasse solo di un'allucinazione,che per il fatto che la testa di mio figlio fosse appena uscita.Sentii il mio corpo svuotarsi
Sentii il dolore sparire.
Ed un pianto liberarsi per la stanza,il pianto del figlio di Bill.
Vidi l'uomo fasciarla in un panno verde scuro e portandolo al mio petto.
X:avete già scelto il nome?
Bill:amore mio,che ne dici di Thomas?
Taylor:NO! Si chiama Dylan.
Quell'nome Thomas mi ricorda troppo il nome di Tom,quindi è un gran NO.
X:signore vuole tenerlo?
Bill:certo!
Dice Bill con un po' di arroganza nella sua voce,il medico le da il bambino.
Bill: è bellissimo..
sussurra lui,spostando con le sue lunghe dita il panno per vederlo meglio,io non l'ho ancora visto,ma non ho le forze di muovermi.