Cap. 18 sogno

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Mi svegliai, ero senza vestiti sotto le mie lenzuola. Guardai il mio polso, ma non c'era nessun graffio. Mi alzai dal materasso, mi vestii con solo una maglia verde e andai in cucina. Vidi Bill che cucinava delle uova strapazzate, Vero stava guardando la TV insieme ad Ele e Manu giocava con il telefono.

"Buongiorno! Dormito bene?" Chiese Bill, poi si avvicinò a me dandomi un piccolo bacio.

"Buongiorno..." Mi guardai attorno. "Dov'è Tom?" Bill mi guardò con una strana faccia. "Cosa intendi?..." Fece una breve pausa "Ale, Tom è morto, ricordi?"

"No, non è possibile. Io l'ho visto ieri quando mi avete portato all'ospedale perché lui mi aveva spinta per terra e..." Bill mi interruppe. "Ale, ma cosa stai dicendo?" Abbassò un po' la voce "ieri sera abbiamo scopato."

Mi pietrificai. Era stato solo un sogno, un fottutissimo e lunghissimo sogno.

"Hey, tranquilla. Hai sognato Tom, vero?" Annuii, lui tirò la mia testa verso il suo petto, mi abbracciò dolcemente.

"Dai, adesso non pensarci più. Prendi le uova che ho cucinato, ti piaceranno di sicuro." Sorrise, mi diede un piatto con dentro le uova. Mi sedetti sul divano, nessuno parlava.

"Ma il nuovo vicino ha finito di arredare la casa?" Chiesi per interrompere quel silenzio assordante. Vero mi rispose subito. "Non credo, sta qui solo da ieri. Se volete andiamo a controllare." Mi voltai verso di lei, poi iniziai a ridacchiare. "Ti piace, eh?"

"Ma chi? Il nuovo vicino? Ma cosa dici!" Rispose bruscamente. Era palesemente innamorata.

"Mh, va be', se lo dici tu..." Tornai a guardare la TV ridendo leggermente.

Finii di fare colazione, qualcuno bussò alla porta. Bill andò a vedere chi fosse. Era Valerio, il fratello di Veronica. Bill lo conosceva, a volte giocava a basket con lui.

"Vale! Da quanto tempo! Ma cosa ci fai qui?" Disse, era felice di vederlo.

"Hey Bill, sono venuto qui per portare la valigia a Veronica, quella brutta bastarda se l'è dimenticata a casa." "Ma che cazzo vuoi" Rispose Vero. Si alzò e prese la valigia fuori la porta.

"Beh, io resterò qui per molto tempo. Ho fatto tutto quel viaggio, quindi mi godrò la vacanza" Disse Vale. Lui era un ragazzo alto, aveva capelli neri e occhi tendenti al nero. Gli piaceva giocare a basket, e vedere youtube in alcuni momenti. Non è molto sociale, ma è simpatico, quando vuole.

"Okay, dormirai con Manuel nella la mia stanza, quindi non portate nessuna ragazza a letto, per piacere." Precisò Bill. Vero si mise a ridere, quasi si strozzava.

"Valerio a letto con una ragazza? Questa sì che è una bella battuta" Disse ridendo ancora. Vale alzò gli occhi al cielo, io mi avvicinai a loro dicendo qualcosa. "Comunque stasera andiamo in discoteca. Dobbiamo far divertire questi poveri ragazzi senza fidanzati o fidanzate" Mi rivolsi a Bill, lui era d'accordo con me. Ele non voleva venire, non stava molto bene, aveva un po' di raffreddore.

Veronica, finalmente, accettò l'invito. "Però, i vestiti li scelgo io." Precisò. Sbuffai, ma non potevo farci nulla. Manuel tornò nella realtà, abbandonando quel gioco sul telefono. Si accorse della presenza di Valerio, lo salutò e andò a comprare delle pizze per pranzo. Vale prese la sua valigia e si accomodò nella sua stanza. Io andai a rifare il letto, chiusi la porta e cominciai a piegare e mettere nuove coperte sul materasso. Cercavo il cassetto delle lenzuola, quando trovai il pupazzo di Stitch che Tom mi aveva dato. Lo strinsi al petto sorridendo, poi lo appoggiai sulla scrivania.

Era sera, io mi stavo truccando per andare in disco. Vero si stava vestendo, Bill la stessa cosa. Il mio abbigliamento era semplice: vestitino attillato rosso fuoco e tacchi argento. Il rosso era il mio colore preferito, lo usavo anche per essere più attraente. Bill entrò in camera mia sorridendo. Addosso aveva una maglia nera con sotto una rossa più larga e dei pantaloni cargo bianchi. Era così carino.

"Sei pronta?" Chiese. Era felice di andare con me in discoteca. "Sì, devo mettere solo il mascara." Lui mi guardò "Wow...sei fantastica". Sorrisi, mi voltai per vederlo meglio, poi mi rigirai per finire di truccarmi. "Volevo parlarti di una cosa, se per te va bene..." Disse. "Certo, dimmi." 

"Dato che Tom sarebbe dovuto essere il padre del bambino, ma non c'è..." Mi fermai, poi mi girai verso di lui con uno sguardo serio. "...e per non farlo vivere senza papà, posso esserlo io. Insomma...non sarò quello biologico, ma secondo me è una buona idea. Tu che ne pensi?" Mi rigirai verso lo specchio, poi iniziai a parlare. "Va bene, è la scelta migliore, per non dire l'unica. Ha senso dato che tu e Tom siete gemelli." Gesticolavo, cosa che non avevo mai fatto prima. Finii di mettere il mascara, mi alzai per prendere la borsa appoggiata sul letto, ma Bill si avvicinò prima che potessi afferrarla. Mise le sue mani sui miei fianchi, mi guardò innamorato.

"Sei così sexy, cazzo" Sibilò. Lo baciai appassionatamente, per poco non scopavamo per la seconda volta. Vero entrò bruscamente nella stanza, interrompendo il nostro lungo e passionale bacio.
"Venite in discoteca oppure volete rimanere qui a limonarvi tutta la sera?" Chiese ironicamente. Io e lui ci mettemmo a ridere simultaneamente, Veronica era vestita benissimo, aveva un vestito attillato nero, ma era più lungo del mio. Mise i tacchi uguali ai miei, era bellissima. Andammo in cucina, Manuel era vestito bene: aveva una maglietta nera con dei jeans bianchi. Valerio, invece, non era molto a tema, aveva una semplice maglietta nera con una scritta e dei pantaloncini di jeans.

"Che cazzò ti sei messo" Disse Veronica ridendo. "Non rompere i coglioni e andiamo." Rispose Valerio. 

"Secondo me sei tu che non vuoi scopare, lo fai apposta..." Veronica si mise a pensare "Mh...Secondo me sei gay, è l'unica spiegazione." Tutti si misero a ridere, tranne Vale. "La smetti di essere così fastidiosa? Cosa c'è che non va nel mio outfit?" Chiese, alzò gli occhi al cielo.

"Tutto. Letteralmente ogni cosa." Vero non smetteva di ridere, aveva una risata simile al verso della iena, questo faceva ridere me.

"Allora, vogliamo andare?" Chiese Manu.

"Sì, andiamo" Rispose Valerio svogliatamente.

Ci incamminammo a gruppo nella disco, ci sedemmo vicino al bancone. Io ero seduta su Bill, regolava le quantità di alcol che dovevo prendere quella sera. Invece, Vero prese subito due bicchieri di vodka.

"Siete proprio degli alcolizzati" dissi sarcasticamente. Loro sorrisero, poi ripresero a bere. Mi guardai attorno, vidi Valerio parlare con una ragazza, ero felice per lui.

"Ale, vado a cercare un bagno" Disse Bill. Risposi con un okay e rimasi sola con Vero e Manu che ridevano come pazzi.

"Prova un po' di questa roba, è fantasticamente fantastica!" Disse Vero, era ubriaca. All'inizio esitai, poi però lo bevvi. Era fortissimo, ne ordinai un altro. Bevvi anche quello, stavo diventando ubriaca piano piano. Un uomo si avvicinò a me, era molto più alto di Bill. Mi prese per il braccio, io ridevo ubriacamente.

"Dove andiamo?" Chiesi a quel tipo, non mi rispose. Mi girai, vidi Bill cercarmi, urlai, ma con la musica ad alto volume non si sentiva nulla.

Dove mi stava portando quell'uomo?

All Was a Lie - Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora