TOMMY POV.
"tu sei..."
Si zittì. Vidi il suoi occhi verdi, erano pieni di lacrime.
"Ale, ne parliamo dopo. Ora vai al sicuro". Cercavo di calmarla. "No, Tom. Io non vado da nessuna parte senza di te."
Spalancai gli occhi. Ero scioccato, come ha fatto a capirlo?
"Ale..io non sono Tom...Non più" Dissi, ogni tanto facevo qualche pausa. "C-Cosa intendi?" Chese. "Ne parliamo dopo. Ora vai in un posto sicuro". Vedevo Bill avvicinarsi ad Ale per portarla via. Lui la afferrò anche se lei continuava ad agitarsi.
"Ti prego, Tom. Ho anch'io una pistola, posso aiutarti. Bill, lasciami!" Iniziò ad urlare, si faceva sempre più lontana. Lei riuscì a scollarsi da Bill e gli puntò la pistola contro. Corsi verso di loro.
"Ale, ferma!" Urlai. Mi inginocchiai di fianco a lei, provavo a calmarla. Le misi una mano dietro la testa. Era debole, tremava. Le diedi un bacio sulla fronte. "Ale, non preoccuparti per me. Io sono al sicuro, tu invece no. Vogliono te, e io devo ucciderli prima che ti prendono." Lei annuì. Bill la prese sotto il braccio e la portò all'ospedale.
Mi alzai, lentamente mi girai. Presi la pistola, la caricai e mi diressi verso l'appartamento di Ale. Aprii la porta, non c'era nessuno. Mi guardai intorno e vidi un bigliettino sul tavolo della cucina.
"Non è finita qui"
Feci spallucce e buttai il foglietto nella spazzatura. Uscii dall'appartamento, presi le chiavi della mia moto dalla tasca e mi diressi verso l'ospedale.
Arrivai lì prima degli altri. Parcheggiai davanti all'entrata dell'ospedale per aspettarli.
Io non vado da nessuna parte senza di te
Questa frase rimbombava nella mia testa. L'ho sottovalutata, ha capito subito della mia identità. Wow...Non potevo ancora crederci. Vidi l'auto di Bill fermarsi davanti a me.
"Tommy, aiutami a portare Ale dentro". Annuii. Camminai verso Ale e la presi in braccio. Era addormentata, I capelli castani le coprivano metà del viso, in modo tale da far scomparire la maggior parte delle ferite.
"Presto! Ci serve un infermiere!"
______________________________________________________
Ero seduto in sala d'attesa insieme a Bill. Le ragazze erano in un negozio qui vicino, dovevano prendere qualcosa per Ale. Guardai Bill, era seduto davanti a me. A volte si mordeva il labbro inferiore per lo stress. C'era silenzio, si sentiva solo una leggera musica rilassante.
"Ale ti ha detto tutto?" Chiesi per interrompere quel maledetto silenzio.
Bill alzò lo sguardo verso di me. "Detto cosa?" Era confuso. "Che io...Sono Tom". Lui spalancò gli occhi, non poteva crederci.
"Tu...cosa?" chiese. Si alzò dalla sedia, corse verso di me e mi abbracciò. Le lacrime gli fecero colare il trucco sulle guance. "Mi sei mancato Tom..." Si alzò "...Ma come hai fatto a trovarci? E soprattutto, come hai fatto a capire che Alessandra era in pericolo?"
Speravo mi facesse queste domande. "Pulendo la tua stanza, ho trovato una mappa e dei biglietti per Tokyo. Ne ho acquistato uno anch'io e ho preso il volo più presto possibile, così da arrivare prima di voi. Quella stronzata del killer non è reale, ma solo una notizia falsa..." Mi grattai la guancia "...Poi, quando sono venuto a salutare Ale, quando è andata a prendere i muffin e il caffè, le ho messo un microchip sull'anello che le avevo regalato molti anni fa, dato che non se lo toglie mai. L'ho fatto perché fin dall'inizio sapevo dei pericoli di questa meravigliosa città".
Volevo dirgli di più, ma la dottoressa entrò di colpo nella sala, pronunciando, dopo qualche secondo, il nome e cognome di Ale.
Mi alzai di scatto, aspettavo una parola. La guardavo fissa negli occhi.
Fsogliò dei fogli che aveva in mano, poi mi guardò e iniziò a parlarmi.
"Signori, mi dispiace, ma..."
![](https://img.wattpad.com/cover/353654756-288-k598231.jpg)
STAI LEGGENDO
All Was a Lie - Tom Kaulitz
De TodoSono Ale, la fidanzata di un ragazzo di nome Tom. Io e suo fratello ci odiavamo, ma ora siamo più amici che mai. Mi sono dimenticata tutto del passato, tranne alcune cose non molto importanti. Il mio scopo è quello di ricordare tutto, con un piccolo...