Capitolo 4

267 35 1
                                    


Carlos osservò truce in direzione di Ottavian prima di lasciare i bicchieri che stava lavando nel lavandino e raggiugerlo ai tavoli che stava pulendo il castano.

-Vian vai a riposarti- sussurrò Carlos mettendo una mano sulla spalla del castano anche se era leggermente più alto di lui.

-sto bene-

-Vian- disse nuovamente il moro -la gamba ti fa male, sali a riposarti ci penso io adesso al locale-

-non posso lasciarti da solo a gestire il locale e ti ripeto che sto bene-

-e tu non puoi resistere per tutta la sera se rimani qui. È il primo pomeriggio e la maggior parte della gente prende il caffè dove pranza e fino alle nove di sera nessuno viene a prendersi la birra quindi posso gestire tranquillamente il locale da solo-

-hai lavorato tutta questa mattina alla farmacia non mi piace che lavori qui da solo anche il pomeriggi- sussurrò ancora Ottavian che davvero non voleva far stancare il suo ragazzo troppo.

-lavoro solo oggi pomeriggio mentre tu riposi. La mattina hai Senne per aiutarti e la sera viene tua sorella. So che il pomeriggio te la cavi bene da solo ma non credere che non abbia notato che la gamba ti fa male quindi almeno oggi riposa a casa così puoi affrontare al meglio la serata- e Ottavian non poté far altro che annuire alle parole di Carlos conscio che il moro riusciva a capire sempre quando la gamba iniziava a fargli male. Anche se erano passati tre anni dall'incidente ancora non si era abituato troppo alla protesi e a volte non riusciva davvero a stare in piedi per troppo tempo.

-se hai bisogno di aiuto chiama-

-non verrà nessuno di pomeriggio e lo sai anche tu- sorrise Carlos lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra. -buon riposo-

-tu chiama- sussurrò Ottavian lasciando un bacio sulla fronte di Carlos per poi sorridergli leggermente e incamminarsi verso il piano superiore del suo locale dove si trovava anche il suo appartamento. Quando aveva comprato il locale aveva anche richiesto per l'appartamento ad esso collegato e glielo avevano lasciato cosa della quale era stato davvero felice. Era comodissimo infatti per lui poter scendere velocemente al locale o anche salire a casa in caso di bisogno.

Carlos osservò attentamente Ottavian incamminarsi verso quello che era il loro appartamento per poi tornare dietro al bancone per finire di lavare gli ultimi bicchieri che erano stati usati poco prima. Una volta finito si guardò intorno in cerca di qualcosa da fare ma Ottavian aveva finito di pulire tutti i tavoli quindi non aveva altro da fare che fissare il vuoto. Carlos sospirò prendendo il suo telefono per controllare se ci fosse qualche nuova notifica ma, a parte un messaggio del suo capo alla farmacia che gli confermava il giorno libero per il giorno successivo, non c'era niente e dopo un po' di tempo passato su Instagram chiuse il telefono e lo ripose nella tasca posteriore dei suoi jeans. Tanto che doveva stare li l'intero pomeriggio tanto valeva mettersi un po' di caffeina in corpo quindi si preparò velocemente il suo ginseng al cioccolato e una volta fatto si mise a sorseggiarlo osservando curioso i passanti che si notavano dalle vetrate d'ingresso. Stava quasi per finire completamente il suo caffè quando rimase completamente di sasso nel riconoscere il ragazzo che stava entrando a passo spedito nel locale.

-buongiorno- salutò il castano per poi rimanere immobile a sua volta osservandolo.

-'giorno- disse Carlos con un leggero sorriso.

-tu non sei il farmacista?- chiese Ruben confusissimo di essersi ritrovato quell'angelo anche al locale di Ottavian. Cosa ci faceva li o era solo lui che aveva sbattuto la testa?

-il ragazzo dell'ibuprofene- ridacchiò Carlos -ogni tanto aiuto anche qui- aggiunse poi il moro continuando a sorridere al bel castano che aveva difronte -cosa ti porto?-

-oh mi sembrava strano...mi servirebbero due caffè da portare via. Uno nero con latte di mandorla e l'altro con il caramello salato- disse prontamente Ruben -quelli belli grandi-

-sei sicuro? È troppa caffeina alle quattro di pomeriggio- disse preoccupato Carlos anche se aveva già preso i due contenitori.

-io e il mio amico abbiamo una riunione e con i loro soliti tempi biblici probabilmente finirà a sera tardi. Dobbiamo rimanere svegli- rispose sinceramente Ruben che davvero non ne poteva più di tutte quelle riunioni che erano generate per colpa del loro cliente che cambiava continuamente idea e loro si trovavano a rifare ogni volta i progetti dal principio.

-mi dispiace per voi- sussurrò Carlos per poi concentrarsi a preparare i due caffè che il castano gli aveva appena richiesto chiedendosi anche in quale dei tanti uffici li vicino lavorasse visto che il locare era anche abbastanza vicino a quella che era la farmacia dove lavorava. Ma allo stesso tempo il moro non voleva fare quella domanda visto che in fin dei conti quello che aveva difronte era un cliente e non voleva impicciarsi troppo nei suoi affari.

-senti...- iniziò Ruben prendendo un briciolo di coraggio e facendo girare il bel moro verso di se -ecco...ti andrebbe di uscire una di queste sere- e Carlos sgranò gli occhi a quella proposta non essendosela minimamente aspettata e anche con il cuore che stranamente aveva perso un battito.

-ecco...- Carlos si morse il labbro inferiore mentre sistemava i due caffè con calma nel loro contenitore e poi nella busta -mi piacerebbe davvero accettare solo che...-

-non ti piaccio?- domandò Ruben credendo come al solito che fosse solo colpa del suo aspetto l'essere rifiutato.

-non è quello- scosse la testa Carlos -ecco ho un ragazzo- spiegò il moro e vide lo sguardo del castano cambiare completamente.

-come al solito quelli belli sono tutti fidanzati- borbottò Ruben mentre Carlos arrossiva leggermente e l'altro pagava i due caffè -scusa per averci provato spudoratamente ma a mia discolpa posso dire che non lo sapevo-

-tranquillo- sussurrò Carlos -buona giornata e buona riunione- rispose a sua volta mentre vedeva il castano uscire dal locale davvero sconsolato e si sentì male per lui tanto che per un attimo gli passò per la mente di richiamarlo per dirgli che voleva uscire con lui.

Remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora