Carlos guardò sorpreso in direzione dell'ingresso di quelle che era una delle più importanti aziende della loro città dal quale stava uscendo il castano che ormai il moro aveva imparato a riconosce in quei mesi e dal quale ancora non conosceva il nome. Carlos non ci pensò più di due secondi prima di cambiare direzione e andare verso il castano.
-ciao- disse Carlos palesando la sua presenza e Ruben rimase piacevolmente sorpreso di vederlo li visto che di solito non lo aveva mai e poi mai visto camminare in quel quartiere della città.
-ciao, che ci fai qui?-
-sono andato a fare un reclamo per conto della farmacia visto che non ci hanno portato i farmaci giusti dalla sede centrale. Tu che ci fai qui?- domandò invece Carlos sorridendo verso il castano con il cuore che voleva realmente scoppiargli fuori dal petto.
-io ci lavoro qui- rispose Ruben con un mezzo sorriso, contagiato dall'altro ovviamente, indicando il palazzo dal quale era uscito da poco.
-si- disse con il quale che batteva a mille Carlos sperando di non averci pesato troppo.
-si cosa?- domandò Ruben confusissimo da quel si detto letteralmente a caso.
-se la proposta è ancora valida esco volentieri con te- spiegò con calma Carlos.
-ma non eri fidanzato?- domandò per precauzione Ruben che stava iniziando ad essere fin troppo contento per come si stava evolvendo la serata di punto in bianco. Solo...solo non voleva creare problemi al moro che aveva difronte.
-è vero ma...da un po' di tempo a questa parte mi sembra che ci comportiamo semplicemente come amici e io...vorrei provare ad uscire con te. Mi interessi e non posso negarlo- spiegò con calma, molta calma Carlos cercando anche di trovare le parole giuste.
-quindi se ti invitassi a cena adesso verresti con me?- domandò ancora titubante il castano, non se la sentiva tanto di ricevere un altro no.
--si anche se devo avvisare che ho avuto un contrattempo e non torno a cenare a casa- rispose seriamente Carlos mentre vedeva l'altro gasarsi per quella risposta. -sono Carlos comunque, noi due non ci eravamo ancora presentati-
-Ruben- si presentò a sua volta il castano mordendosi il labbro inferiore -e devo avvisare anch'io il mio amico che non ceno con lui questa sera. Sarà contento in realtà visto che cos' può vedersi le sue serie poliziesche che io odio da morire- aggiunse poi Ruben facendo ridacchiare anche Carlos.
-dove mi vuoi portare?-
-non mi sono preparato in tempo quindi non ho un posto carino. Possiamo andare a mangiare una pizza?- propose poi quasi titubante Ruben che sperava che all'altro non dispiacesse come idea.
-va benissimo la pizza. Non sono uno di quelli che pretende di andare in ristoranti super lussuosi pe la prima uscita- rispose Carlos che in realtà di una pizza ne aveva parecchia voglia. Era da giorni che aveva voglia di pizza ma non era mai riuscito a trovare il tempo di comprarla per la sera e quindi mangiarla.
-allora andiamo- sorrise Ruben prendendo poi il suo cellulare camminando al fianco di Carlos per mandare un veloce messaggio a Jasha.
"oggi non mangio a casa"
"motivo?" rispose velocemente Jasha cosa che fece pensare al castano che il biondo non avesse la testa nel computer come aveva detto ma sul telefono.
"ho incontrato il bonazzo della farmacia e ceniamo insieme"
"non avevi detto che era fidanzato?" domandò, proprio come aveva chiesto lui in precedenza a Carlos, Jasha e Ruben immaginò il suo migliore amico parecchio confuso.
"si ma mi ha comunque concesso una cena e io accetto volentieri questa possibilità" scrisse ancora Ruben per poi controllare se stessero andando nella direzione giusta anche perché come lui Carlos aveva la testa nel telefono per avvisare probabilmente quello che era il suo ragazzo che non sarebbe tornato per cena. "ti spiegherò poi tutto con calma quando arrivo a casa" concluse il discorso prima di riporre il telefono nella tasca dei suoi jeans e sorrise in direzione del moro che era ancora concentrato sul suo telefono. Ruben avvertì che gli era arrivato un messaggio, aveva sempre la vibrazione al telefono anche se lo teneva in silenzioso, ma non aveva nessuna voglia di vedere cosa avesse scritto Jasha anche perché in quel momento voleva godersi al massimo quell'uscita.
-scusami- gli disse Carlos riponendo il telefono a sua volta nella tasca dei jeans che stava indossando -volevo accertarmi che mi rispondesse-
-tranquillo- ridacchiò Ruben per poi indicare la pizzeria che aveva scelto e che era poco più avanti. In realtà aveva scelto quella perché era l'unica della quale conosceva la qualità ed era sicuro che non ci sarebbe stato niente di troppo brutto. Come al solito però era abbastanza piena anche se erano in piena settimana ma davvero non voleva rischiare di portare Carlos a mangiare da qualche parte dove il cibo era orribile.
-è quella?- domandò curioso Carlos notando tutta la gente in fila.
-si, è una delle più buone qui vicino- rispose Ruben mettendosi in fila e poi riprendendo il suo telefono per cercare quello che era il menù della stessa per farlo vedere al moro al suo fianco -anzi se mi dai il tuo numero te lo invio- propose dopo un po' Ruben e Carlos ridacchiò.
-potevi chiedermi il numero anche senza questa scusa- continuò ridacchiando Carlos che comunque diede velocemente il suo numero al ragazzo, almeno in quel modo potevano parlarsi anche più facilmente.
Carlos sfruttò pienamente tutto il tempo che avevano aspettato in fila per scegliere in modo accurato quella che sarebbe stata la sua pizza diversamente da Ruben che sembrava avere le idee chiare su quello che voleva mangiare diversamente da lui. Alla fine però il moro sbuffò non sapendo proprio cosa prendere, fin troppo indeciso, e guardò verso Ruben.
-che mi consigli?- gli domandò indicandogli le tre pizze sulle quali era indeciso.
-non le ho mai provate quindi non saprei cosa consigliarti- gli rispose sinceramente Ruben.
-andiamo scegline una e poi le prossime volte provo le altre- e con un sorriso stampato sulle labbra, per quel "le prossime volte", Ruben indicò a caso una delle tre pizze.
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Remember me
RomanceJasha e Ottavian sono felici insieme e stanno per festeggiare il loro quinto anniversario fino a quando un camion non decide di mettersi in mezzo alla loro vita.