Capitolo 15

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-solo ti chiedo una cosa- sussurrò Ruben fermandosi un momento sotto il palazzo che ospitava l'appartamento che divideva con Jasha e che da quel giorno sarebbe diventato anche quello di Carlos -non nominare Ottavian o le moto in generale-

-perché?- domandò sorpreso Carlos sistemandosi meglio lo zaino sulle spalle che iniziava anche un po' a pesare.

-perché non...non gli ho mai riparlato di Ottavian dopo l'incidente e hai visto anche tu come reagisce quando passa una moto. Fino a quando posso tenerlo lontano da quel brutto ricordo lo faccio-

-Ottavian non è un brutto ricordo- brontolò Carlos e Ruben alzò gli occhi al cielo.

-non parlo di Ottavian ma dell'incidente. Sono il migliore amico di Jasha da anni, prima ancora che loro due stessero insieme, e so quanto si amavamo- Ruben sospirò -mi sono preso un colpo anch'io con l'incidente ed è stato solo un meccanismo difensivo l'allontanare quei due anche se adesso so che ho sbagliato- Ruben guardò sconsolato verso Carlos -spero che il sapere quello che ho combinato non ti faccia cambiare idea su di me-

-hai sbagliato e tutti lo fanno, chi più e chi meno ma comunque credo che non potrai per sempre nascondere la verità a Jasha- Carlos si avvicinò al castano per poi lasciargli un casto bacio sulle labbra, cosa che non faceva da quando erano stati beccati quella mattina -ho parlato con Vian quando sono andato a prendere la roba e...-

-dimmi che non ti ha ucciso- lo bloccò velocemente Ruben preoccupato.

-no, siamo ancora ottimi amici mi ha semplicemente detto che se ti vede ti uccide- ridacchiò Carlos -e che mi farà trovare pronti i nostri caffè ogni giorno così non perderemo tempo a fare la fila-

-davvero?- domandò sorpreso Ruben -perché?-

-perché non vuole privare me e Jasha del nostro caffè...ha detto che nel tuo ci sputerà- e Carlos rise sonoramente per la faccia che aveva appena fatto quello che voleva considerare il suo ragazzo.

-finirò per non berlo quel maledetto caffè- sbuffò alla fine Ruben per poi sospirare -sono contento però di non aver rovinato il tuo rapporto con Ottavian, credo che non me lo sarei mai perdonato-

-diciamo che quella che ha dato più di matto è Angeline, Ottavian è solo furioso con te- Carlos si tirò le braccia al petto -possiamo entrare invece di restare qui a prendere freddo?- e dopo averlo chiesto Ruben si affrettò velocemente ad annuire e aiutò Carlos prendendo una delle due valigie e portandola su per le scale. L'unica sfortuna di quel palazzo era il fatto che non avesse un ascensore e quel problema si faceva più evidente solo e soltanto quando dovevano fare traslochi di quel genere verso appartamenti nei piani più altri. In qualche modo riuscirono ad arrivare ancora interi ma Carlos suonò invece di aprire la porta con le sue chiavi e dovettero aspettare un po', tempo nel quale entrambi si ripresero dal fiatone, prima che Jasha aprisse la porta parecchio confuso.

-perché hai suonato? Oh ciao Carlos- salutò il biondo accorgendosi del moro.

-il tuo amico mi ha fatto cacciare di casa- la mise sul gioco Carlos indicando Ruben -quindi dovrete ospitarmi per un po'-

-cos'hai combinato coglione?- domandò Jasha lasciando entrare i due in casa con le valigie.

-l'ho baciato davanti la sorella di quello che è divento il suo ex- rispose Ruben alzando gli occhi al cielo.

-è anche colpa mia che non sono riuscito a parlare in tempo con lui per spiegargli la situazione ma poteva anche contenersi visto che ero a lavoro e lo sapeva che non doveva baciarli all'improvviso- sorrise Carlos per poi osservare di striscio la televisione del soggiorno dove era stato bloccato l'episodio della serie preferita di Jasha.

-semplicemente non dovevate mettervi insieme quando non avevate sistemato tutto. Il tuo ex l'ha presa male?-

-odia solo Ruben ma non me- ridacchiò Carlos che così come Jasha avvertì il castano sbuffare dalla cucina nella quale si era rintanato momentaneamente.

-Ruben lo odiano tutti- ridacchiò Jasha mentre pensava per un istante ad Ottavian con il quale il suo migliore amico litigava sempre anche se scherzosamente. Pensando a lui però il suo sguardo si oscurò leggermente ma cercò di pensare velocemente ad altro e osservò lo schermo della sua tv.

-ehi!- protestò proprio Ruben uscendo dalla cucina con quelle che erano delle buste di patatine e ne passò una a Carlos -ci vediamo qualche bel film?-

-stavo guardando lamia serie tv preferita quindi o vedi questa anche tu o ti attacchi- incrociò le braccia al petto Jasha.

-per me va bene qualunque cosa non ho preferenze- disse Carlos che guardando più attentamente il fermo immagine gli parve di riconoscere quello che era l'attore di una delle serie preferite di Ottavian e che ogni tanto guardava insieme al castano.

-oh davvero?- protestò debolmente Ruben -quel coso non mi piace- sussurrò Ruben.

-ah me si, gli attori sono boni e poi vuoi mettere quella moto stupenda che guida Thomas!- e il biondo indicò la Ducati che era inquadrata nel televisore mentre per un momento Ruben sbiancava.

-già, moto enorme e pericolosa- sussurrò il castano mentre Carlos realizzare che non era solo l'attore ma era proprio la serie preferita di Ottavian. Jasha e Ottavian avevano gusti simili e Carlos iniziava a capire come mai quei due erano finiti insieme.

-andiamo è bellissima! Immagina sentire il vento che ti scorre addosso mentre stai guidando quella moto, il paesaggio che cambia velocemente e...-

-si si calmo ho capito- lo bloccò velocemente Ruben sudando freddo cosa della quale Jasha si accorse anche se fece finta di niente. Il biondo pensava realmente quelle cose ma aveva volutamente espresso il suo pensiero in quel modo per testare il comportamento di Ruben.

-tu che ne pensi di quelle moto?- domandò sinceramente curioso Jasha verso Carlos -Ruben le odia chiaramente-

-sono belle ma ho paura quindi non ci salirei mai sopra- rispose sinceramente Carlos mentre Ruben lo guardava sorpreso per quella risposta.

-non sei mai salito su una di quelle moto?- non riuscì a non chiedere Ruben maledicendosi in seguito per quella domanda che forse doveva fare quando erano da soli lui e Carlos.

-no e mai lo farò-

Remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora