-perché non mi hai detto che aveva ripreso la memoria?- sussurrò Ruben mentre camminava al fianco di Carlos che ancora doveva riprendersi da quello che era successo quel pomeriggio.
-mi ha fatto promettere di non dirti niente, così come mi ha imposto di non dire niente nemmeno a Vian anche se avrei voluto- rispose sinceramente Carlos.
-e sapevi anche della moto?-
-l'ho aiutato si, mi ha detto che voleva prima prendersi quella patente e poi andare a parlare con Vian- rispose Carlos incrociando le braccia al petto continuando a camminare verso quello che era il locale di Ottavian perché aveva tutte le intenzione di capire se l'altro avesse già incontrato Jasha oppure no e poi era anche passato abbastanza tempo perché Ruben potesse tornare li senza essere ucciso a vista da Ottavian.
-aspetta dove stiamo andando?- si azzardò a chiedere Ruben quando si accorse in lontananza di quello che era proprio il locale di Ottavian.
-secondo te? Voglio sapere se si sono ritrovati- Carlos sorrise prima di aumentare il passo sotto lo sguardo rassegnato di Ruben che seguì il suo ragazzo ed entrò subito dopo lui, anche se titubante, nel locale. -Vian- salutò Carlos felice di vedere che non ci fosse ancora nessuno nonostante fosse abbastanza tardi.
-Carlos- sorrise Ottavian per poi osservare curioso Ruben alle sue spalle -cosa ti porta qui a quest'ora?- domandò curioso Ottavian.
-volevo chiacchierare con il mio amico- rispose sinceramente il moro mentre sentiva Ruben sbuffare alle sue spalle segno che non gli piaceva per niente di essere li anche se ancora Ottavian non l'aveva fatto fuori -e poi...- ma Carlos non riuscì a finire la frase perché l'attenzione di Ottavian e di tutti gli altri presenti fu attirata dal rombo di una moto che si era appena fermata proprio davanti al locale e Carlos ci mise poco a riconoscerla una seconda volta in quella giornata e guardò il direzione di Ruben.
-è lui?- sussurrò il castano osservando il suo ragazzo e Carlos annuì.
-bella moto- disse ad alta voce allora il moro guardando verso Ottavian, Ottavian che fissò per un bel po' la bella moto che si era fermata davanti al suo locale prima di rispondere:
-è un'Harley bellissima. Volete qualcosa da bere?- domandò poi loro ignorando completamente quello che poteva essere un nuovo potenziale cliente.
-tre birre e qualcosa da mangiare insieme- rispose prontamente Carlos con un sorriso raggiante sulle labbra.
-tre? Aspettate qualcuno?- domandò sorpreso Ottavian e Carlos annuì nell'esatto momento in cui faceva il suo ingresso nel locale Jasha togliendosi il casco integrale. Fu questione di un attimo prima che Ottavian riconoscesse il biondo e rimanesse completamente incantato ad osservarlo. Non sapeva letteralmente cosa fare.
-e voi che ci fate qui?- domandò Jasha notando Carlos e Ruben seduti a un tavolino.
-mi ha costretto lui- borbottò Ruben indicando con il dito Carlos. Nel mentre di quello scambio di parole Ottavian si era leggermente ripreso e si era incamminato verso lo spillatore della birra per preparare i tre boccali ai ragazzi cercando anche di non pensare troppo alla presenza di Jasha li. Fino a prova contraria infatti il biondo ancora non si ricordava di lui e non poteva minimamente salutarlo come un tempo.
-impiccioni- sussurrò Jasha posando però il casco su una delle sedie ancora libere al tavolo sul quale si erano seduti i due e mentre si apriva il giubbotto di pelle raggiunse Ottavian al bancone.
-mi dica- disse in maniera formale Ottavian concentrato al massimo sulle birre che stava preparando.
-Vian- disse invece Jasha facendo alzare di scatto lo sguardo al castano -ti piace la mia nuova moto?- domandò sorridendo anche se dentro stava morendo per l'ansia. Aveva davvero paura di come poteva andare a finire quella serata ma si era ripromesso di parlare con l'altro una volta presa la patente e non poteva davvero permettersi di aspettare altro tempo.
-aspetta è tua?- domandò con voce strozzata Ottavian mentre il cuore gli batteva a mille -e poi come...-
-mi è tornata la memoria grazie ai tuoi caffè- sussurrò allora il biondo appoggiandosi meglio al bancone e cercando di ignorare il fatto che quei due impiccioni di Carlos e Ruben li stavano osservando -scusa se ci ho messo tanto ma volevo farti una sorpresa- aggiunse indicando leggermente con la testa in direzione della moto che aveva parcheggiato fuori e nel farlo allungò anche le mani per poter stringere quelle di Ottavian.
-non dovevi comprare una moto solo per...-
-tu non ci vuoi più salire sopra perché ti senti responsabile- sbottò il biondo guardandolo storto.
-non è per quel motivo io ho...-
-la gamba che hai perso è solo una scusa- lo bloccò nuovamente Jasha con Ottavian che si trovò a distogliere lo sguardo per quelle parole -non perdere una passione per una cosa che non è colpa tua-
-anche se lo dici io...ci ho provato a salire nuovamente su una moto ma ero terrorizzato Jasha-
-anch'io- rivelò il biondo -anch'io quando mi sono seduto sulla mia Harley la prima volta per guidare stavo tremando, stavo tremando davvero tanto ma ho cercato di pensare a te e a quanto mi piaccia andare in moto e adesso guido tranquillo-
-non dovevi comunque fare una cosa del genere se non te la sentivi e poi...pensavo da quello che mi aveva detto Ruben che le moto ti dessero fastidio- sussurrò Ottavian.
-mi davano fastidio perché la mia mente stava cercando di ricordarsi della persona più importante della mia vita senza però avere successo. Ottavian so che sono passati ormai quasi quattro anni da quel maledetto incidente ma io non voglio che tutto quello che avevamo venga distrutto per sempre- disse in un impeto Jasha che aveva una voglia matta di baciare il castano che aveva difronte. Ottavian lo osservò con un leggero sorriso sulle labbra prima di afferrargli la giacca di pelle e tirarselo vicino in modo da poterlo baciare sulle labbra.
STAI LEGGENDO
Remember me
RomanceJasha e Ottavian sono felici insieme e stanno per festeggiare il loro quinto anniversario fino a quando un camion non decide di mettersi in mezzo alla loro vita.