Capitolo 5

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-il tuo caffè- sbottò Ruben posando il caffè al caramello salto sulla scrivania di Jasha e rischiando per un momento di far cadere tutto il contenuto sul computer che il ragazzo stava usando. Il biondo alzò lo sguardo dal computer per scrutare attentamente il suo migliore amico cercando di capire cosa diavolo fosse successo per far si che l'altro avesse quell'espressione.

-tutto bene? Se vuoi la prossima volta posso andare io, basta che mi mandi la posizione-

-NO- quasi urlò Ruben e Jasha lo guardò ancora più confuso prendendo il caffè in mano e beandosi per un attimo di quel calore anche se il caffè si era leggermente raffreddato: avrebbe tanto voluto riassaggiarlo bollente, perché era certo di averlo fatto, quel caffè.

-non ti scaldare- ringhiò Jasha a sua volta osservando il suo computer -cos'è successo di brutto?-

-ti ricordi il ragazzo bono delle farmacia?- domandò in un sussurrò Ruben che aveva iniziato a bere il suo caffè con calma.

-uh si, sei passato in farmacia per trovarlo e provare a parlarci ma non c'era?- chiese il biondo mettendosi sull'attenti pronto a sentire un possibile crollo dell'altro. Ormai era abituato a fare da spalla a Ruben ogni volta che gli piaceva un ragazzo. Certo lo sfotteva spesso ma era comunque il suo migliore amico e ci sarebbe davvero stato per lui in caso di bisogno.

-no, peggio- Ruben chiuse un momento gli occhi -l'ho trovato come barista alla caffetteria e si è ricordato di me- spiegò il castano.

-ma non lavora in farmacia? E poi come ha fatto a ricordarsi di te?-

-ti ricordo signorino che ogni volta ti prendo quintali di medicine è normale che si ricordi di me per quanto spendo. Comunque mi sono posto la stessa domanda e ha detto che ogni tanto aiuta- Ruben si morse il labbro inferiore prima di prendere un altro sorso del suo caffè -il problema non è che lui lavori li ma che io ho trovato il coraggio di chiedergli di uscire senza fare disastri di mio-

-ma è fantastico!-

-no Jasha!- Ruben ringhiò -è fidanzato-

-ah- sussurrò Jasha osservando il suo migliore amico capendo finalmente cosa lo tormentasse realmente e perché era ritornato in ufficio così di cattivo umore.

-va sempre a finite così e sono stufo. La mia vita è composta davvero solo da me che faccio figuracce con tutti e quando invece va bene e chiedo loro di uscire o mi rifiutano per il mio aspetto, perché non sono negli standard di bellezza, o sono già fidanzati!-

-almeno questa volta ti ha rifiutato perché è impegnato e non perché non gli piaci- cercò di tirarlo su di morale Jasha ma ottenne solamente un'occhiataccia da parte del suo migliore amico e sbuffò per poi prendere un sorso della bevanda calda che aveva tra le mani.

"-sai dovresti davvero smetterla di bere tutta quella caffeina la sera- ridacchiò il ragazzo castano osservandolo attentamente ma comunque posando il bicchiere con il caffè al caramello davanti a lui.

-andiamo devo lavorare-

-prendi una birra-

-così mi ubriaco e faccio un disastro con il progetto? Lasciami bere il mio caffè e torna dai tuoi amici in pelle- ridacchiò a sua volta Jasha

-anche loro ti direbbero di prendere una birra invece del caffè. Andiamo potresti essere molto più produttivo e non rischiare di sembrare un sonnambulo questa notte-

-voglio il caffè. Punto-"

-JASHA!-

-eh?- Jasha si riprese di colpo osservando per un attimo confuso Ruben che aveva attirato la sua attenzione. Il biondo non sapeva realmente cosa fosse successo in quel momento ma quella scena che gli era tornata in mente era così vivida che non poteva essere reale. Ma chi era quindi il castano che gli aveva portato il caffè in quel ricordo e perché non si ricordava del suo nome e nemmeno del suo volto prima?

-ti eri incantato. Tutto bene?- chiese Ruben che si era davvero preoccupato visto che aveva cercato di richiamare l'attenzione del suo migliore amico chiamandolo per ben cinque volte prima di urlare.

-si, sono solo stanco- mentì Jasha e non seppe nemmeno lui il perché. Ruben forse avrebbe potuto rispondere alla sua domanda ma aveva stranamente paura di chiedere qualcosa. Che fosse un ricordo che aveva perso dopo l'incidente nel quale era stato investito?

-ti ho chiesto come stava andando con Sharif visto che eravamo in tema uscite-

-ah- sussurrò Jasha -siamo usciti insieme solo per un mese-

-eh?-

-guarda che non siamo realmente tornati insieme Ruben- sospirò Jasha -ho accettato il suo invito ad uscire di nuovo dopo sei anni che si eravamo lasciati solo perché mi sentivo solo in quel momento okay? Non è durata per niente perché mi è tornato in mente il motivo per il quale lo avevo lasciato. Pensavo di avertelo detto- aggiunse poi il biondo che credeva davvero di aver detto a Ruben due anni prima che con Sharif non era per niente andata bene.

-io...pensavo vi stesse ancora frequentando- disse sinceramente Ruben che si maledisse per non aver prestato attenzione alla vita sentimentale dell'amico -sai ogni tanto la sera non tornavi all'appartamento quindi...-

-se fosse durata saremmo usciti anche con te qualche volta o lo avrei portato a casa Ruben- gli fece notare Jasha -e per quelle volte ogni tanto capita che io abbia una storia di una notte ma non tanto spesso come credi visto che lavoriamo sempre fino a tardi ed è impegnativo trovare qualcuno che abbia voglia di aspettarti- spiegò poi le sue ragioni il biondo che davvero ogni volta che pensava di provarci con qualcuno si sentiva sempre bloccato e non sapeva nemmeno lui il motivo.

-ero certo che vi stavate ancora vedendo ma considerando che non è così significa che posso dirti che Sharif non mi è mai piaciuto-

-e me lo dici solo adesso?- domandò sorpreso Jasha da quella rivelazione. Si era messo con Sharif la prima volta quando ancora andava all'università e ci era rimasto insieme al ragazzo per un paio di anni quindi sembrava davvero strano che Ruben non glielo avesse mai fatto notare.

-non volevo intromettermi nella tua vita-

Remember meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora