Selene Pov
Gli altri parlano sereni alla ricreazione. La tensione tra Matthew ed Ares continua e non so per quanto sarà così ma io non mi aggiungo a nessuna delle conversazioni.
Rose ed Elizabeth parlano tranquille del più e del meno, e Ian ogni tanto si aggiunge facendo qualche battuta. Sinceramente lui riesce a sdrammatizzare, o almeno ci prova. È qualcosa d'apprezzare a volte. Quando vede che la situazione inizia a farsi pesante, fa qualche battuta dicendo qualcosa che però riesce a far accennare un leggero sorriso a tutti, anche a coloro più sgorbutici. Ci prova e spesso ci riesce. Anche lui ha la sua cornice di misteriosità e magari anche oscurità ma con coloro che conosce è più dolce.
Ares sta guardando davanti a sé e si sta preparando una sigaretta. Quando Ian gli dà una leggera spallata come per smuoverlo dal suo mondo.
<<Come siamo nervosi oggi, un po' di vita su. So che devi rispettare il tuo nome e quindi continuare ad avere quella tua espressione corrucciata, ma sorridi un po'.>>
Il ragazzo non sembra ridere a quella affermazione e quando Ian si avvicina per tirare su i lati delle guance del ragazzo cercando di far stendere le labbra di Ares in un sorriso, quest'ultimo gli lancia uno sguardo che però non sembra incutergli paura. Infatti Ian continua e Ares si spazientisce levandogli le mani dal proprio volto con una mossa secca
Ian sbuffa e sembra arrendersi quindi si avvicina a Matthew con un leggero sorrisetto divertito. Il riccio sembra capire le sue intenzione e lo ferma ancor prima che Ian lo raggiunga, con un gesto della mano.
<<Azzardati anche solo a sfiorarmi e le mani te le taglio Ian.>>
Il moro sembra capire anche qui che non c'è nulla da fare. Inutile cercare di salavare una situazione che ormai è diventata impossibile. Sbuffa e si appoggia alla macchina.
<<Sempre così drammatici.>>
Borbotta alla fine.Mi concedo qualche minuto osservarlo meglio e alla fine anche Ian di bellezza non è da meno dei suoi amici. I capelli non troppo scuri, e ricadono con qualche ciuffo ribelle sulla fronte. Gli occhi di un colore più unico che raro. Un verde smeraldo che riesce a catturarti incorniciato da delle ciglia non troppo lunghe ma che evidenziano ancora di più quelle sue pietre. Con lo sguardo scendo su come è vestito. Indossa una semplice maglia bianca che nonostante sia larga riesce a far intravedere qualche curva del suo busto allenato. Poi indossa dei cargo, verde militare, e infine delle semplici scarpe da ginnastica. Sembra accorgersi di come lo sto studiando infatti quando incontro i suoi due smeraldi lui accenna un ghigno divertito che fa capire benissimo cosa intende. A quanto pare non basta uno sguardo quindi mi mima con le labbra un: "Non guardarmi così tanto sennó potrei consumarmi".
La sicurezza che gli si avvolge adesso quasi mi fa innervosire. Ma riesce a farmela passare quando il suo ghigno si fa più ampio e aggiunge un occhiolino. Gesto che mi fa abbassare lo sguardo per non fargli vedere che sto ridendo.
Presto però ritorno nella mia bolla. Nonostante Ian sia riuscito a farmi sorridere per qualche secondo oggi sono di poche parole e probabilmente le persone se ne accorgono. Sono brava a nascondere la maggior parte dei miei sentimenti ma spesso quando il nervosismo è più grande di me non riesco. Mi sento soffocare e i pensieri iniziano a vagare per la mia mente. Penso troppo. Ma non riesco a rilassarmi. Sempre a stare attenti a cosa faccio, come lo faccio e se sto andando bene. Sempre a studiare gli altri per capire se colpiranno per primi oppure eviteranno una guerra. Voler sempre dare il massimo. Quando mi ritrovo sommersa dai pensieri sto in silenzio. Non parlo preferisco non farlo. Però a quando pare ad Elizabeth non piace molto il mio silenzio quindi mi riporta alla realtà voltandosi verso di me.
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𝓦𝓱𝓸 𝓪𝓻𝓮 𝔂𝓸𝓾?
Storie d'amoreLui un diavolo dannato, lei l'unica in grado di danzare con lui in un ballo composto da menzogne e segreti che portano però a sentire quel velo di adrenalina che tutti in quel gruppo cercano.