Capitolo 20

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Solo al pensiero di lei con me mi salii la rabbia tutta in una botta, strinsi i pugni, <Rudy se magari è vero> disse mettendomi una mano sui miei pugni provando a calmarmi <se magari è vero che provi qualcosa per Noah provaci> fece una pausa accarezzandomi la guancia, <se caso mai facessi il pensiero di stare a sentire me e Chase> disse alzandosi, la guardai senza dire niente, non sapevo che dire, mi conoscevo troppo bene,

se avrei aperto bocca avrei solo detto cose cattive, molto probabilmente senza volerlo avrei offeso Madison anche se lei non centrava niente, non volevo ferirla, lei non centrava niente, non è colpa tua per quello che mi fece Kimberly, si allontanò da me uscendo dalla stanza, si fermò sulla soglia della porta e mi guardò, <ti prego Rudy, trattala bene, lei è così pura e fragile, non trattarla come tratti le altre, lei non è come le altre...> disse per poi uscire,

quelle parole mi colpirono ma ormai la mia testa pensava solo a quella stronza di Kimberly, quando vidi Noah per la prima volta dopo tanto tempo mi sentii strano, come se avessi preso la scossa quando ci guardammo nel box della pista, ma no, non ci avrei mai provato, non perché non fosse bella, perché lei era una bomba sexy, ma ero terrorizzato, ero terrorizzato dal fatto che potesse farmi soffrire come aveva fatto Kimberly,

**flashback di Kimberly**
Ero appena arrivato a casa di Kim, gli avevo fatto un regalo, un bellissimo mazzo di rose rosse, come piacciono a lei, mi guardai nello specchietto retro visore della mia macchina, mi sistemai i capelli con un piccolo gesto di mano e feci un respiro profondo, <andiamo Rudy ce la puoi fare> dissi tra me e me, scesi dalla macchina dirigendomi verso casa sua, avevo parcheggiato lontano, ma non troppo, in modo che non mi vedesse arrivare e rovinare con le mie stesse mani la sorpresa che gli avevo fatto,

arrivai davanti casa, feci un ultimo respiro profondo prima di alzare la mano per bussare, bussai alla porta ma non mi apri nessuno, bussai ancora ma niente, misi l'orecchio vicino alla porta per capire se dentro c'era qualcuno, sentii una musica e come se ci fossero delle voci, forse stava studiando, Kim era all'università, terzo anno, quindi in quel periodo ci vedemmo poco e non usciva quasi mai di casa,

quando sentii la sua voce pensai che stava ripetendo ad alta come faceva spesso, decisi di prendere il mio mazzo di chiavi ed entrare di soppiatto, più mi avvicinai alla sua camera non sentii più solo la sua voce, ma c'era qualcun altro con lei, mi irrigidii, mi avvicinai sempre di più e solo dopo realizzai che la sua voce era spezzata e dalla sua bocca uscivano più gemiti di piacere che parole concrete,

sentii il cuore spezzarmi all'interno del mio petto, aprii la porta e vidi quello che non avrei mai voluto vedere, Kimberly nuda a cavalcioni su un ragazzo riccio con gli occhi verdi, rimasi lì a guardarli incredulo, non ci potevo credere, non lo aveva fatto davvero <RUDY> urlo Kimberly provando a coprirsi e nascondere il ragazzo ma ormai era troppo tardi, una lacrima mi rigo la guancia, <VAFFANCULO> urlai tirandogli i fiori addosso e uscendo da quella casa,

mi sentii soffocare, non me lo sarei mai potuto aspettare da lei, salii sulla mia macchina piangendo, la misi in moto e guidavo fino a casa di Madison, avevo bisogno di lei, avevo bisogno della mia migliore amica, ero ferito ma soprattutto deluso, e pensare che avevo spesso anche tantissimi soldi per quei fiori e per il regalo che gli avevo fatto, mi promisi una cosa, non avrei mai perdonata, MAI, ma soprattutto, non mi sarei mai più fidato di nessuna ragazza.
**fine flashback**

mi sentii la gola secca ripensando a tutto il dolore che avevo provato, uscii dalla stanza tornando al piano di sotto dagli altri, l'unico che si accorse di me fu Chase, gli altri erano troppo impegnati a parlare, mi sedetti silenzioso sul divano dove ero prima provando a non pensare a Kimberly <quindi Noah in questo momento si sta divertendo con il ragazzo della pista> disse Madelyn ridendo, mi irrigidii quando sentii quelle parole, avevo dimenticato del ragazzo della pista,

<però era proprio sexy> disse Madison ridendo guardando la bionda che ride a sua volta, sentii la rabbia crescermi dentro, le immagini di Kimberly e il ragazzo mi tornarono in mente, mi sentii di nuovo la gola secca, mi sentii come se qualcosa mi stesse schiacciando il petto, avevo bisogno di aria, non c'è la facevo più, dovevo andare via di lì, mi alzai e andai a passo spedito verso la porta d'ingresso dell'abitazione, <Rudy dove vai? RUDY?> urlo Madelyn ma la ignorai,

presi le chiavi della mia macchina e ci salii senza pensarci due volte, misi in moto e partii verso casa di Beth, avevo bisogno di distrarmi, mentre guidavo non so perché ma dei pensieri si fecero spazio nella mia mente, delle immagini, anzi possiamo dire flash, di Noah e quel ragazzo dai capelli neri che si baciavano ed andavano anche oltre, premetti il piede sull'acceleratore, le immagini continuarono a farsi spazio davanti hai miei occhi unendosi con quelle di Kimberly,

accelerai superando il limite di velocità, dovevo arrivare il prima possibile a casa di Beth, ma dovevo rallentare un po', se no non ci sarei mai arrivato, sarei volato via direttamente.

💔💔💔
Volevo mettere anche il POV di Noah in questo capitolo ma non l'ho fatto se no il capitolo veniva troppo lungo, ah comunque lei è Kimberly

Kimberly Perez, 22 anni

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~Azzurra💙

L'angelo e il diavolo ~ Rudy PankowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora