Capitolo 26

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Continuai a guardarlo scioccata fino a quando non incominciai a sentirmi male, le gambe tornarono a tremare, forse più di prima, sentii il mio corpo indebolirsi, gli arti farsi pesanti e la testa girare sempre di più, talmente tanto che fui obbligata a appoggiarmi alla mia moto per non cadere e a stringere gli occhi per poter sopportare il dolore, anche se era inutile essendo che mi passava, di solito quando ero stanca o stressata mi tornavano l'emicranie,

non era la prima volta che mi capitava ma questa volta era davvero diverso, di solito mi girava solo la testa e mi pulsava talmente tanto da non riuscire a stare in piedi e tenere gli occhi aperti ma adesso è diverso, mi sentivo proprio debole, <Noah> disse la voce preoccupata di Rudy che mi affianco immediatamente, mettendosi dietro di me come per farmi d'appoggio, <Noah stai bene?> mi domando accarezzandomi il fianco, <no> sussurrai dolorante,

<che hai?> mi domando continuando ad accarezzarmi il fianco come per calmarmi ma non funzionava, incominciai a sentirmi davvero male <mi pulsa la testa Rudy> gemetti dal dolore <ho bisogno di un aspirina> gemetti ancora dal dolore, forse era solo un emicrania più forte delle altre, forse se avrei preso un aspirina sarei stata meglio, provai a staccarmi dalla moto ma persi l'equilibrio cadendo all'indietro, per fortuna Rudy era dietro di me e mi prese giusto in tempo <cazzo Noah> sussurrò,

apri un occhio per guardarlo e lo vidi a pochissimi centimetri dal mio viso, riuscì solo a vedere l'azzurro dei suoi occhi e quello del cielo che sembravano così identici ma anche così diversi, <dobbiamo andare in ospedale> disse, gli presi la mano stringendola forte, <no> sussurrai aprendo gli occhi con difficoltà per poterlo guardare in faccia, <Noah-> lo interruppi, <l'ospedale no ti prego> disse con voce tremante, avevo una paura fottuta degli ospedali dopo quello che è successo a mia madre,

Rudy insistette ma io continuai a dire di no, mentre litigavano come sempre mi sentii mancare e poi incominciai a vedere tutto buio, l'unica cosa che sentii prima di perdere i sensi del tutto fu Rudy chiamarmi ripetutamente e che mi urlava di svegliarmi, dei leggeri schiaffi sul viso per svegliarmi e poi niente più, buio totale, silenzio tomba.

POV's Rudy
<CAZZO NOAH> urlai guardandola senza sensi tra le mie braccia, non avevo capito più niente, era iniziata con un mal di testa normale e poi era finita con lei tra le mie braccia senza sensi, la presi ma mo di sposa e la portai dentro casa sua, aprii la porta con un calcio per poi chiuderla allo stesso modo e la poggiai sul divano di casa sua, gli presi il polso per vedere se il suo cuore batteva ancora, calo un silenzio tomba nella sua casa,

provai a sentire il suo battito cardiaco talmente lento che non lo sentii nemmeno, presi il telefono per chiamare il 911 ma mi fermai, lei non voleva andare in ospedale, sembrava terrorizzata dal fatto di andare in ospedale quindi non potevo portala lì, non mi avrebbe mai perdonato, cazzo usa il cervello Rudy, dissi tra me e me mentre facevo avanti e indietro davanti al divano dove lei giaceva inerme, poi mi venne in mente una persona che mi avrebbe aiutato sicuramente, composi il numero della persona in questione,

era un ex dottore 30enne che si era licenziato perché non veniva pagato abbastanza, incomincio a lavorare in nero per guadagnare di più fino a quando non l'ho conobbi quando ero ancora minorenne mi aiuto e da quel momento mi aiutò sempre, diventammo amici essendo che aveva solo 11 anni in più a me, anche se all'epoca avevamo 16 e 27 anni andammo subito davvero, mi aveva aiutato soprattutto quando ero fatto e non potevo andare in ospedale o mi avrebbero arrestato,

<<Rudy>> disse la voce di Jake dall'altra parte del telefono, la sua voce sembrava assonata, forse si era appena svegliato ma non era questo l'importante adesso, Noah aveva bisogno di aiuto e lui era l'unico che poteva aiutarla, <Jake ho bisogno di te adesso> dissi scandendo per bene la parola adesso in modo che capisse, <<dove sei?>> mi domando serio, aveva già capito che avevo bisogno di aiuto <adesso ti mando l'indirizzo vieni il prima possibile> dissi serio staccandogli il telefono in faccia per poi inviargli l'indirizzo della casa di Noah,

mi avvicinai a lei che sembrava dormire sul divano, gli spostai delle ciocche ribelli che gli ricadevano sul viso, la guardai attentamente, era davvero bianca, sembrava un fantasma, <resisti Noah, Jake sta arrivando> dissi stampandogli un dolce bacio sulla fronte, non ero mai stato così dolce con nessuno, neanche con Madison che è la mia migliore amica e per lei darei la vita, Noah era diversa, me lo sentivo, ma non riuscivo a capire perché, perché cazzo mi faceva quel effetto così strano vederla in quelle condizioni.

⭐️⭐️⭐️

Che carinooo, in questo momento amo Rudy ancora di più di quanto non lo amassi già, ah comunque lui è il nostro caro dottore

Jake Jackson, 32 anni

Bello vero? Però Rudy è più bello😌 vabbè scherzi a parte, vi è piaciuto questo capitolo? Come sempre se volete essere avvisati lasciate un commento qui sotto, detto questo vi lascio, baci~Azzurra💙

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L'angelo e il diavolo ~ Rudy PankowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora