21.

54 10 0
                                    

La mattina dopo, quando mi sveglio, Harry non c'è e forse riesco anche a capirne il motivo, ma non vuol dire che non faccia male. Ha scritto un biglietto, ma lascio che cada a terra quando scosto le coperte. Resto qualche secondo seduta sul bordo del letto a contemplare il pezzo di carta e a decidere se leggerlo o meno.

Vince l'orgoglio, o forse non dovrei chiamarlo così, perché mi alzo e vado in bagno.
Ho ben capito che con lui dovrò patire un po', prima che riesca a credere in sé stesso, ma non mi piace essere paziente. E non mi piace dovermi adattare agli altri, non devo. E non mi piacciono i bigliettini lasciati sulle coperte la mattina quando se ne deve andare.
Mi preparo con calma; l'ora sull'orologio suggerisce che arriverò tardi a lezione, ma poco importa, siamo quasi a fine trimestre, posso permettermi di arrivare in ritardo. Prendo l'autobus e in mezz'ora sono arrivata in facoltà. Nel mentre ho scritto un messaggio a Elia per il tirocinio e mi chiede di vederci verso ora di pranzo in caffetteria.

Seguo il corso che non ho in comune con Ilaria ed Elina e dopo la lezione mi sistemo sulla scalinata dietro la mensa per aspettarle, perché devono passare di qua per forza quando arrivano. E mentre sto mangiando dei biscotti mi passa davanti Harry accompagnato da Nicole. Per un attimo i suoi occhi incontrano i miei, ma continua a camminare come se fossi una persona qualunque. Che cavolo sta succedendo!?

Continuo ad osservarlo camminare per i corridoi dell'università, e non credo si renda conto della quantità di ragazze che si girano per guardarlo, anche se è accompagnato. O forse ne è più che al corrente, ma semplicemente non ha occhi per nessuna. Neanche per me. Gli sono mai piaciuta? Anche le altre ragazze lo guardano, così come faccio io, per i miei stessi motivi? Cosa ha scritto nel biglietto che ho avuto paura di leggere? Harry è davvero così opportunista? Non ci sto più capendo niente. Forse fa così con tutte le ragazze? Già quello che mi ha raccontato Nick basta e avanza per dare fondamenta alle mie teorie più pessimistiche. A Harry piace usare le persone e poi abbandonarle.

Potrebbe essere una delusione se così fosse. Cerco di non farmi prendere in sopravvento dalle emozioni. Sono in un luogo pubblico e non mi va di attirare l'attenzione di nessuno. Mi alzo e schiaffeggio il tessuto dei jeans per togliere le briciole dalle gambe, poi guardo il telefono: Elina e Ilaria scrivono sul gruppo di what's app che saltano la lezione e mi raggiungeranno in biblioteca nel pomeriggio, perciò mi avvio già in aula.

A ora di pranzo incontro Elia.

«Ciao!» esclama quando arriva alla caffetteria. Indossa un maglione, con sotto una camicia azzurra e dei pantaloni color panna. Sembra la fotocopia di mio padre ai tempi dell'università, ma non potrebbero essere caratterialmente più diversi. Mi viene da ridere.

«Hey, come stai?».

«Tutto bene grazie».

«Non c'era bisogno di offrirmi il pranzo!».

«No, dai è il minimo. Tuo padre mi ha richiamato poco fa, sono davvero elettrizzato!».

«Secondo me cambierai idea!» rido.

«Ma no, sembra molto gentile e professionale! Per il resto come va?».

La cameriera arriva al tavolo e ci porta i menù, intanto prendiamo qualcosa da bere mentre decidiamo. Ho una fame.

«Comunque io bene dai, tu?».

«Sì, sì, anche io. Poi con Ilaria per ora va tutto bene. Sabato vengo anche io a sentire la band con degli amici».

Mi blocco e spalanco gli occhi. Elia mi guarda preoccupato e realizza.

«Oddio, sei tu il tipo misterioso di Ilaria!».

«Non dirmi che non lo ha detto neanche a te!».

Scuoto la testa. E metto giù il menù.

«Mi ucciderà!» si copre il volto con le mani.

Blood And Dust [Harry Styles] La Fiaba Della Strega Sanguinaria (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora