Blood And Dust [Harry Styles] La Fiaba Della Strega Sanguinaria (In Pausa)

24.

Strofino l'occhio sinistro e mi sforzo di seguire i discorsi del gruppo. Per fortuna con Elina sono riuscita a chiarire, anche se con Nick credo che sia successo un bel casino e il motivo non sono io. Per quanto riguarda Ilaria le cose sono ancora del tutto incerte, Elina ha iniziato a risponderle ai messaggi, ma con monosillabi. Vedo un margine di miglioramento, anche se, Elina continua a volermi tutta per sé, e cerca costantemente di trascinarmi in situazioni dove Ilaria non può essere presente, e questa cosa mi sta mandando fuori di cervello, perché a me lei non ha fatto niente e non voglio lasciarla da sola; ma a parte questo va tutto bene.
Nick sta raccontando qualcosa che gli è successo alle superiori e tutti sembrano interessati alla storia, perciò riesco a non farmi notare mentre cerco il volto di Harry tra la folla. Non lo vedo. Ci manca solo che adesso lui pensi che non lo voglio più vedere, ma come ho fatto a dimenticarmi di tenere la porta aperta... volevo chiarire con lui... Ci sono una serie di cose che non mi tornano di ciò che dice e fa, e vorrei dei chiarimenti riguardo al rapporto che ha con i suoi genitori, dato che involontariamente questo si riflette anche su di me di conseguenza. E ho dubbi che mi fanno pensare che in realtà lui non ci tiene a me davvero e che per lui sia tutto guidato dall'istinto. Sangue che richiama al sesso e qualsiasi cosa gli passi per il cervello...

Tutti ridono e lo faccio anche io.

Seguo il gruppo e ci spostiamo nel backstage, perché a breve la band deve suonare e i ragazzi hanno già iniziato ad avere delle fan che chiedono autografi e che tentano costantemente di intromettersi. Insomma, abbiamo bisogno di più privacy. Ne approfitto per raggiungere il bagno e sgattaiolare fuori con la scusa di fumare una sigaretta. Ho ancora il pacchetto che avevo comprato più di un mese fa e stasera mi serve per staccare, non riesco a circondarmi costantemente di persone, per fortuna dopo... Oh merda, dovrò rimanere sola con Elina e Ilaria... Spero solo di non dovermi dividere tra le due e a mali estremi... estreme ubriacature.

Apro il pacchetto deformato e trovo solo 4 sigarette. Spero che lo screzio tra loro due si risolva tutto nei prossimi giorni, perché non ho intenzione di diventare dipendente dalla nicotina.

Mi squilla il telefono, è mia madre. Mi chiede come sto, cosa faccio, e se ho bisogno di qualcosa. Ovviamente ometto le informazioni sugli omicidi.

Certo che riesce a chiamarmi proprio nei momenti meno opportuni... Il sabato sera alle nove e mezza mi sembra proprio un'ottima tempistica per rompermi i coglioni. Le racconto che ho portato la macchina dal meccanico e che dovrò andare a riprenderla dopo il weekend, poi mi passa papà che attacca bottone su un caso che sta seguendo con una ragazza che gli ricorda me. Stacco il cervello dopo pochi secondi e lo riconnetto quando vedo Harry in lontananza arrivare dal marciapiede. È solo.

Chiudo la chiamata velocemente per tornare dagli altri senza doverlo incrociare. Rientro dentro, mi faccio spazio tra le persone, ma tutti si muovono a rilento e sento sfiorarmi una mano. Istintivamente vorrei ritrarla, ma abbassando la testa riconosco il tatuaggio sul dorso. Le nostre dita si intrecciano per pochi istanti, poi lui sparisce e non mi volto per capire dove sia andato. Stringo la mano come per catturare ogni traccia lasciata sulle dita, prendo un bel respiro e continuo a camminare come se niente fosse successo.

Elina è ancora appiccicata a Nick, in realtà non so bene cosa sia successo tra di loro, ma lui è stranamente distaccato e lei è diventata una sanguisuga.

«È venuto anche Harry, spero non ti dia troppo fastidio», mi informa Nick mettendo via il cellulare.

«Non preoccuparti, va bene così».

«Si è comportato proprio da stronzo» commenta la mia amica.

«Tipico di Harry. Non ha senso quello che fa negli ultimi giorni, non ha senso che sia tornato da Nicole. Zero! Ma poi ci evita sempre, come se non solo tu, ma anche tutti noi, gli fossimo venuti a noia! E sono costantemente insieme, appiccicati, mi viene voglia di tirargli un altro pugno! Non lo capisco! Non lo capisco proprio!».