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A primo impatto sembra tutto normale.

A terra è segnato il perimetro del cadavere, e se non fosse per questo sembrerebbe un semplice bagno. C'è ancora un forte odore di urina mascherato con qualcos'altro.
Certo che è strano il fatto che abbia percepito adesso questa sensazione insolita, ma è anche vero che non mi ero mai trovata nelle vicinanze del bagno ultimamente.

Sistemo meglio la trasportina sulla spalla e mi accovaccio per osservare da vicino dove hanno ritrovato il cadavere. Si trovava in corrispondenza della porta, come se lo avessero aggredito appena entrato, o molto più probabilmente di spalle, mentre stava per uscire. Io avrei fatto così.

Faccio qualche passo indietro e il mio stesso riflesso mi spaventa, per un attimo ho creduto ci fosse qualcuno...
Mi guardo ancora attorno, la strana sensazione non è ancora passata e sento che c'è qualcosa qui.
Mi avvicino al lavandino, alzo lo sguardo e vedo che nell'applique al muro dentro c'è qualcosa. Salgo con le ginocchia sul lavandino e ci trovo dentro una pietra rosso scura.
La afferro con due dita e prendo come una scossa, un brivido. Maledette lampade.
La guardo meglio, forse se la faccio vedere a Harry saprà dirmi di cosa si tratta. Metto la pietra in tasca e decido di uscire dal bagno. Riposiziono l'applique come l'ho trovato, scendo dal lavandino e mi dirigo verso la porta. Cerco la maniglia, ma non c'è, è stata fisicamente rimossa e c'è solo un'asta di metallo che rende impossibile l'apertura dall'interno.

Mi guardo attorno e c'è solo una via di fuga, la finestra del bagno a sinistra.

Apro la porticina che da la vista su un fantastico wc senza tavoletta, ci salgo sopra stando attenta a non caderci dentro e apro la finestra. È un po' piccola, ma riesco a passarci. Mi siedo sul cornicione e allungo le gambe fuori. Ma perché mettono delle finestre così in alto!?
Sto per calarmi dall'altra parte quando mi sento afferrare le caviglie.

«Ti tengo» dice il ragazzo e atterro sana e salva.

«Ciao» lo saluto mentre mi sistemo il cappotto.

«Non ti piaceva usare la porta?» ride e si guarda attorno. «È il bagno dell'omicidio?» chiede stranito, ma la cosa sembra divertirlo ancora di più

«No...» nego cercando di restare sul vago. Accidenti!

«Sì che lo è...» mi incalza con un sorrisino beffardo.

Ho decisamente fatto un casino, mi guardo attorno, stanno arrivando delle persone, lo afferro per un braccio e lo porto via da lì.

«Ero curiosa, ma non voglio passare nei guai per questo...».

«Quindi mi stai chiedendo di restare zitto?».

«Se puoi farmi il favore... e poi tu che ci facevi qui?».

Storce la bocca e indica la fontanella dell'acqua.

«Non parlerò con la polizia solo perché sei amica di Harry».

Lo guardo meglio, e capisco. È uno degli amici di Harry che abbiamo incontrato dopo la copisteria.

«Sei tu...» beh ha tenuto la bocca chiusa una volta, perché non dovrebbe rifarlo!?

Annuisce, «Come ti chiami?».

«Così potrai dire il mio nome alla polizia?» gli ho una pacca sulla spalla e lo faccio sorridere.

«Niccolò, ma chiamami Nick» mi porge la mano e mi sorride.

«Deva» sto per dargli la mano, ma mi ricordo che l'ho martoriata stanotte.

«Vedo che sei brava a metterti nei guai».

«Già» dico osservando la garza.

«Allora, grazie per l'aiuto» dico imbarazzata.

Blood And Dust [Harry Styles] La Fiaba Della Strega Sanguinaria (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora