2.

109 11 0
                                    

Non successe più.
Ho continuato a vederlo a lezione, ma la cicatrice non faceva più male, a volte sentivo solo del fastidio.
Tuttavia ho continuato a tenermi a debita distanza, anche perché penso proprio che sappia chi sono e non vuole avere niente a che fare con me. Non so se teme che io possa raccontare in giro di lui e spargere la voce, ma non lo farei.
È finito il semestre, ho dato un paio di esami, e fra qualche giorno ricominceranno le lezioni.
Sto andando a pranzo con Ilaria ed Elina, gliel'ho chiesto io, perché non avevo voglia di fare la spesa, vivere da sola in una città nuova ha i suoi pregi, ma manca mamma che lava, pulisce e che svolge tutte quelle faccende di casa che odio profondamente.
«Ho conosciuto una ragazza all'esame di Istituzioni, è del secondo anno e forse ho scoperto perché il tuo amico sociopatico segue il nostro corso».
«Cioè?» chiede Ilaria più interessata di me.
«Le opzioni sono due, o ha frequentato il primo anno di un altro indirizzo e gli mancano i crediti per economia politica, oppure non ha seguito questo corso lo scorso anno e lo sta recuperando adesso».

«Quindi può anche darsi che non lo debba più rivedere a nessuna lezione!?».

«Va beh, ma che noia ti dà? Non si è mai avvicinato comunque» Commenta Elina.

È solo che non ho voglia di calcolare la distanza con cui mi siedo da lui ogni santa volta, per paura di sentire dolore alla mano.
Mi rispondo mentalmente, so che se dicessi una cosa del genere sarei anche io soprannominata sociopatica. Il fatto è che è stato strano, non so se è stata la suggestione subita da lui oramai più di 9 anni fa, o se sono pazza io.

«Ho solo paura che possa dare di matto, non mi va di riaverci a che fare».

«Certo che è proprio bono, peccato che abbia queste perversioni» commenta Elina.

«Sì, davvero. Ti sei salvata. Certo che è pauroso che sia a piede libero e giri senza problemi».

«Eravamo solo dei bambini, non credo faccia più cose del genere!».

«I serial killer cominciano da bambini ad uccidere gli animali».

«Che io sappia non ha ucciso nessun animale...».

«Ma hai detto tu che faceva degli strani riti col sangue degli animali».

«Non l'ho mai visto uccidere animali e per quanto ne so poteva usare la cocciniglia, non si è sociopatici se i tuoi ti raccontano fiabe macabre e tu cresci in un mondo dove è normale fare certe cose».

«Boh, non capisco perché lo difendi tanto».

«Perché è bono», commenta di nuovo Elina.
Rido e scuoto la testa.
Ilaria credo lo odi, Elina se potesse gli sbaverebbe dietro 24 ore su 24 e io sono una via di mezzo tra le due. Vorrei veramente tirarmi una botta in testa per quanto lui sia riuscito a insinuarsi nella mia mente, ma è diventato davvero un bel ragazzo. Mi sono anche guardata intorno per togliermelo dalla testa, ma è come un pallino fisso, non ci sono ragazzi come Harry. E posso ben dire che in modi diversi ciascuna di noi 3 è fissata con lui, è come se una volta che lo noti non puoi più togliertelo dalla testa, è magnetico.
Lo cerco costantemente, sia per stargli lontana, ma anche per incontrare di nuovo i suoi occhi e sperare che si accorga di me.

«Venite all'aperitivo di mercoledì?».

«Devo lavorare» ammetto dispiaciuta.

«Io esco con le mie amiche del liceo, quindi passo».

«Eddai, non fatemi andare da sola».

«Ma così i ragazzi ci provano di più».

«O credono che sono sfigata...».

«Senti se vuole venire la ragazza che hai conosciuto all'esame» suggerisce Ilaria.

«Non ho il suo numero».

Blood And Dust [Harry Styles] La Fiaba Della Strega Sanguinaria (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora