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Vorrei non fidarmi di lui, vorrei desiderare che con lui non sia tutto così ambiguo e vorrei desiderare di essere normale, vorrei desiderare che anche lui lo sia; ma da quando lo conosco, è la persona più enigmatica e contraddittoria con cui abbia mai avuto a che fare, e a me non è mai piaciuta la banalità di tutti i giorni. E lo capisco il suo fascino, capisco perché mi ha sempre ammaliata, e capisco anche che, se solo lo volesse, penderei dalle sue labbra. Forse è perché sono fatta male, ma a me piace tanto perché è strano, perché non è ordinario e perderei ore a contemplarlo se solo si lasciasse avvicinare davvero. E anche adesso, che finalmente ci parliamo, sento che si tiene sempre sotto controllo, che si trattiene. Si muove lentamente e sinuosamente, enfatizza involontariamente ogni suo movimento; agisce e non puoi far altro che osservare ogni piccola sfumatura. Ma al contempo si nasconde dietro tutto questo.

Il sabato mattina mi sono svegliata prima di lui, dopo giorni mi sentivo finalmente riposata, e l'ho visto. Ho visto l'Harry addormentato, stanco perché rimasto sveglio fino a tardi per controllarmi, e l'ho visto dormire con la bocca schiusa, una mano poggiata sul petto e una gamba spuntare dal piumone caldo, troppo caldo dopo una certa ora. E ho pensato che uno stronzo non lo farebbe. Uno stronzo non si troverebbe nel mio letto in queste circostanze.

Non importa cosa mi nasconda, ogni giorno che passa sono sempre più convinta che ci sia davvero qualcosa in lui per cui valga la pena di aspettare. E forse c'è una ragione davvero buona che giustifica tutto il suo comportamento, nella vita non è sempre bianco o nero, devo concedergli il beneficio del dubbio. Devo aspettare e guadagnarmi la sua fiducia. Devo mantenere il controllo.

È lunedì e il lunedì andiamo sempre a mensa, perché fanno la pizza. È un giorno particolarmente traumatico, dopo il week end nessuno ha voglia di ricominciare la settimana, e almeno una gioia dovevano darcela. Sto aspettando le mie amiche in fila alla mensa quando incontro Nick che mi saluta con un cenno di mano. Chissà che tipo è lui. Lo osservo raggiungere i suoi amici, c'è anche Nicole nel suo gruppo. È la prima volta che la vedo da così vicino: ha i capelli biondi, lisci e lunghi, è molto magra e ha un nasino alla francese. Una così non me la farei, mai e poi mai, scappare... Harry che combini!?

Anche stanotte non ho fatto incubi, ho dormito 8 ore di fila e mi sento così bene, è davvero rassicurante essere tornata in me. Probabilmente era solo stress.

Elina mi arriva alle spalle spaventandomi, è sempre così giocosa. Non riesco a starle dietro, neanche Ilaria. In realtà credo che nessuno ci riesca.
Mangiamo e chiacchieriamo.

«Chi è rimasto a dormire con te venerdì?» chiede Elina. Naturalmente mi ha già posto questa domanda durante il pranzo e probabilmente già conosce la risposta, ma non mi va di dirlo. Sabato sera è venuta lei e ieri Ilaria. Ma venerdì è rimasta un'incognita.
«Con lo psicopatico, smettila di chiederglielo» dice Ilaria mentre è occupata a messaggiare.
«Deva!?» strilla Elina.

Alzo gli occhi al cielo e piego il collo all'indietro. Lasciatemi in pace!
«Perché non ci racconti nulla!?» insiste dandomi un colpetto alla spalla.
Non vi racconto nulla sennò tu vai a spettegolare con la tua amica del secondo anno, ma visto che oramai è implicita la cosa, e visto che non sono brava a gestire queste situazioni, devo arrendermi.
«Gli ho rotto il naso» ammetto con un po' di vergogna.

Ilaria posa il telefono, «Racconta!».

«Ho inchiodato in macchina, perché sa essere così irritante...e non aveva la cintura di sicurezza».

«Ma l'ho visto oggi, ha una pelle perfetta, non sembra che si sia fatto male» mi fa notare Elina.

«Beh, probabilmente ha preso solo una leggera botta, ma sembrava essersi fatto male».

Blood And Dust [Harry Styles] La Fiaba Della Strega Sanguinaria (In Pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora