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Giulia Pov
Mi risveglio ritrovandomi in casa nostra.
D:"Abbiamo finito?"
Chiede Damon scocciato.
Si risvegliano tutti tranne Kol...
Pensavo che mio fratello volesse solo spaventarmi, per ottenere la cura in cambio. Sono stata cosi stupida, avrei dovuto dirgli la verità. Lo cercherò e gli darò anche tutto il mio sangue per salvare Kol.
Freya e Rebekah corrono ad abbracciarmi ma io non ricambio. Non posso smettere di pensare all'errore grave che ho fatto...
R:"Ehi stai bene?"
Chiede Rebekah.
G:"No... ho fatto qualcosa, di molto grave."
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Hope Pov
Mi sto allenando con Lizzie da parecchie ore.
La palestra dell'istituto è molto grande e gli allenatori sono bravi. Lizzi mi ha fatto scegliere la mia arma tra le tante. Ho scelto due spade con poteri magici fatti incanalare dalle prime streghe che hanno messo piede a Mystic Falls. Mi trovo molto bene con lei, è davvero carina e mi aiuta sempre. Non ho tempo per pensare ai sentimenti e alle relazioni, devo essere pronta nel caso il demone cercasse di attaccarmi di nuovo.
L:"Sei già stanca?"
Chiede Lizzie mentre si lega i capelli.
H:"Vieni a scoprirlo."
Prendo le spade corro verso di lei.
Lizzie schiva i miei colpi per poi afferrare i suoi coltelli da caccia e lanciarli contro di me. Li colpisco con le spade rimandandoli da lei.
L:"Brava, ti sai difendere, ma non è abbastanza. Attaccami."
Corro verso di lei e la colpisco facendogli perdere l'equilibrio. Lei cerca di rialzarsi ma io afferro i coltelli che lei tiene ancora in mano con le mie spade e la spingo verso il muro della palestra.
L:"Bella Mossa."
Dice lei.
H:"Grazie..."
È così vicina a me, che non posso far a meno di voler baciarla. Dovrei concentrarmi su altre cose ma non ci riesco, soprattutto se lei è così vicina a me. Non so se lei prova lo stesso, ma vale la pena provarci. La bacio, e per un secondo mi aspetto che lei mi spinga via, ma non lo fa. Ricambia il bacio e avvolge le mani attorno ai miei fianchi.
Poco dopo ci stacchiamo e lei mi sorride.
H:"Nevica?"
L:"I miei poteri perdono il controllo quando sono emozionata."
ridiamo entrambe.
H:"Non ti ho mai chiesto... cosa sei tu?"
L:"Sono una cacciatrice di ombre. Stermino gli esseri del mondo oscuro."
Cioè esseri come mio padre, mia madre e tutta la mia famiglia...
L:"Solo quelli malvagi però."
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Giulia Pov
N:" Troveremo un altro modo per riportare Kol indietro, non dargli la cura."
F:"Klaus ha ragione. Potrebbe usarla contro di noi, per distruggerci tutti."
G:"Quale altra opzione ho? Sono l'unica strega che sa fare questa tipologia di rito, e sono stata fermata da un demone. Fossi  stata una strega normale sarei morta a causa dell'impatto con la magia demonica."
F:"Allora significa che non possiamo chiedere aiuto ad altre streghe o moriranno a causa della magia demonica."
R:"E perché tu no? Insomma sei un vampiro ma la verbena non ti fa male e la cura non funziona su di te. Sei una strega ma non muori a causa della magia demonica e sei anche un lupo ma l'argento e lo strozza lupo non ti fa nulla... che diavolo sei?"
Ho sempre cercato una risposta per la mia assoluta immortalità e invincibilità e l'ho trovata, quando trovai l'incantesimo di mia madre 1000 anni fa, in una città vichinga, nel grimorio di Easther.
G:"Sono un Tribrido. Vampiro, Lupo e strega, non dovrei essere diversa da tutte queste specie. E pensavo di non esserlo, ma dopo tutto quello che è successo... non ho più delle risposte alle vostre domande sulla mia identità, perché non so nemmeno io chi sono o... cosa sono."
F:"L'incantesimo di tua madre è stato modificato da Esther, per questo voi potete essere uccisi e lei no-"
Caroline entra in casa correndo con Stefan in braccio.
C:"L'ho trovato, e si anche lui è come Elena."
G:"Okay... allora devo mettermi a lavoro, e finire tutto questo."
R:"Aspetta, e la nostra conversazione di un secondo fa?"
G:"Troverò delle risposte, dopo aver aiutato i miei amici."
Prendo Stefan in braccio.
G:"Venite di sopra."
Caroline e Damon mi seguono nella stanza dove ho bloccato Elena. Lei si trova a terra, e sta iniziando ad essiccarsi. Ha le labbra screpolate e delle occhiaie nere e profonde. Mi dispiace davvero... non si merita tutto questo.
G:"Se entriamo nella stanza ora, non potremmo uscire fino a quando l'incantesimo non è terminato. Preparatevi a spezzare colli."
Entriamo nella stanza e Elena si sveglia.
E:"G-Giulia? Damon..."
Striscia verso di lui.
E:"Scusa... ti ho fatto male. Ma avevo così tanta sete..."
D:"Non fa niente. Giulia ti aiuterà."
G:"Damon, devi dargli il tuo sangue, allora grazie alla mia magia sarà asservita a te per il momento. Dovrai dirgli cosa fare. Gli dirai che deve bere la sacca di sangue umano, allora io farò il contro incantesimo."
D:"E il mio sangue a cosa aiuta?"
G:"Sei il vampiro che l'ha trasformata, ascolterà solo te."
C:"Allora con Stefan come faremo? Katherine è morta..."
G:"Ho creato tutti i vampiri quindi potrei dargli il mio sangue ma non posso, perché nel mio sangue c'è la cura..."
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Hope Pov
Lizzie si e cambiata ed è andata ad allenare i ragazzi di prima superiore. Io al contrario devo andare alla lezione di storia fra un'ora. Vado nello spogliatoio e mi tolgo i vestiti per poi prendere un accappatoio e entrare in doccia. L'acqua calda scorre su tutto il mio corpo, facendomi rilassare. Improvvisamente sento un forte dolore alla schiena, qualcuno mi ha pugnalata.
J:"Pagherai al posto di quella puttana di tua zia."
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Elena Pov
Giulia ha finto l'incantesimo e ora sono tornata un vampiro normale, ma dopo aver scoperto che lei è immune alla cura e che scorre nelle sue vene, non c'è nulla che voglio di più...
G:"... Perché nel mio sangue c'è la cura..."
Appena ho sentito quelle parole uscire dalla sua bocca, tutta la speranza che ho perduto tre giorni è tornata in pochi secondi. Damon afferra il braccio di Giulia e la porta fuori dalla stanza.
E:"Ragazzi-"
D:"Devo parlarle un'attimo, in privato."
Provo ad usare il super udito, ma si vede che sono usciti dalla casa.
Tornano poco più di dieci minuti dopo. Damon sembra più tranquillo di prima.
Devo assolutamente chiedere a Giulia se potrebbe darmi la cura. Sono sicura che direbbe di si, in fondo basta solo un sorso per farmi tornare umana e sarebbe la mia speranza ad una vita normale, la vita che desideravo. Damon si siede vicino a me prendendomi per mano.
D:"Come stai?"
E:"Sto bene, molto bene."
Lo bacio.
E:"Damon ti rendi conto? Possiamo finalmente vivere la vita che abbiamo sempre desiderato."
Gli dico mentre lo abbraccio ma lui non ricambia l'abbraccio.
E:"Quando tutta questa follia del demone finirà possiamo prendere la cura.."
D:"Si..."
Damon non sembra molto felice e non capisco il perché.
E:"Damon... Che c'è?"
Giulia si avvicina a lui e gli posa  la mano sulla spalla.
G:"Voi due dovete parlare."
D:"Ti ho detto che non-"
G:"Damon."
Lei lo interrompe e allora lui annuisce.
Andiamo fuori nel buio freddo della notte. Lui mi guarda per poi poggiare la mano sulla mia guancia.
D:"Elena... io ti amo, ma questa cosa della cura... insomma è una decisione importante."
Il mio sorriso si spegne appena sento le sue parole.
E:"E tu non pensi sia la decisone giusta.."
D:"Rinunciare ad essere un vampiro? No, per me non è la decisione giusta. Avevamo già programmato tutto e sistemato anche la questione figli."
Dice lui cercando di convincermi.
E:"Si Damon, ma sarebbe molto più bello avere dei figli miei... nostri."
D:"Si, ma non è ancora più bello riuscire a stare insieme a me per sempre? E essere giovani per sempre, essere invincibili."
Non lo riconosco più. Prima che sapesse del esistenza della cura non diceva queste cose...
E:"E cosa avremmo dovuto fare? Guardare i nostri figli umani crescere, e morire mentre noi rimaniamo sempre uguali..."
D:"È perché io non voglio figli Elena! E non voglio nemmeno la cura, voglio solo te."
Le sue parole mi spezzano il cuore.
E:"Non mi avrai, non così. Tra noi è finita Damon." Lui mi afferra il braccio cercando di fermarmi.
D:"Elena, ascoltami-"
E:"No! È tutto quello che ho sempre voluto, che ABBIAMO sempre voluto... o almeno è quello che mi hai fatto credere, e ora che abbiamo davvero la possibilità di avere una vita normale tu ti tiri indietro? Sei un codardo Damon." Le lacrime scorrono sulle mie guance senza fermarsi mentre gli urlo contro, lui ha un'espressione dispiaciuta ma non sembra voler dirmi qualcosa. Con la mia velocità rientro in casa. Appena entro vedo Giulia che mi aspetta nella grande sala della casa Mikaleson.
G:"Mi dispiace Elena..."
Dice lei per poi abbracciarmi. Io ricambio l'abbraccio e piango ininterrottamente. Sono rimasta più che scioccata e ferita da Damon. Non voglio più vederlo.
E:"Ti prego, ti prego dimmi che almeno tu mi capisci..."
Giulia mi accarezza i capelli delicatamente mentre mi stringe a se.
G:"Io non vorrei mai tornare umana... ma so quando tu lo desideri, e so anche che tutto questo non è colpa tua, tu eri solo una ragazza normale, che meritava di rimanere tale."
Giulia mi fa sempre stare meglio, con il tempo è diventata una delle mie migliori amiche.
Improvvisamente sentiamo Caroline urlare dal piano superiore.
E:"Stefan!" Con la mia velocità vado al piano superiore e devo che lui la sta attaccando.
G:"Motus!"
Giulia fa perdere i sensi a Stefan facendolo cadere nella braccia di Caroline.
C:"Come faremo? Insomma tu non puoi più aiutarlo."
Dice Caroline.
E:"In- In che senso? Che problema c'è?"
Vedo che entrambe cambiano espressione. Non voglio che accada qualcosa a Stefan, l'ho appena riavuto indietro...
G:"Per l'incantesimo di riversione, deve bere il sangue del vampiro a qui è asservito cioè il vampiro che l'ha creato, ma Katherine e morta."
Io mio cuore si ferma.
E:"Ci deve essere un altro modo... non può rimanere così, non si può controllare e può fare del male agli altri."
G:"Avrei potuto dargli il mio sangue ma, se lo faccio gli do la cura e allora... diventerà umano."
E:"Fallo."
Gli dico, senza pensarci due volte.
C:"Elena, lui non ha il potere di scegliere quello che vuole fare, e in questo stato da troppo tempo e ha.. pochi momenti di lucidità. Tu sei stata salvata in tempo ma lui... per lui è un po' troppo tardi."
No. Non può dirlo, non può essere. Ho perso Damon e ora Stefan...
E:"Ma è più importate salvargli la vita, non possiamo lasciarlo diventare un mostro cacciatore di vampiri."
Giulia abbassa lo sguardo.
E:"Giulia?"
G:"Mi dispiace ma Caroline ha ragione... io non so cosa fare. Se non possiamo salvarlo ...

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