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"Klaus" Lilith sente la presenza dell'ibrido non appena le porte del bar, ormai chiuso da poche ore si aprono. "Ti piace il mio nuovo corpo?" Chiede con un sorriso "Era la barista" dice per poi fargli l'occhiolino. Klaus si siede vicino a lei "Sai perché sono qui." Versa del whisky per entrambi. Lei gli appoggia la mano sulla spalla, per poi accarezzargli gentilmente il viso "Klaus... Klaus, Klaus,Klaus. Perché dovrei mai aiutarti? A dirla tutta la tua richiesta è più una maledizione che un'aiuto dal mio punto di vista ma... che dire? È la tua idiozia." Klaus le sorride, ormai stanco anche solo di stare nella stessa stanza con lei. Vuole fare questa cosa per salvarsi e per salvare la sua famiglia. "Idiozia?" Chiede lui per poi bere un'altro sorso "Sappiamo entrambi che potrei esserti d'aiuto. Sono antico cara, ho molta esperienza. Forse non quanto te ma ne ho abbastanza."  Lilith gli sorride "Tu sei l'orrore degli esseri sovrannaturali. Il loro più grande incubo... ma perché diventare un demone? Lo sei già."
La donna cammina verso la porta con i suoi cinque demoni alle spalle.
"Sai che sono il prescelto, vero?" Klaus ormai disperato prova a mostrare le sue ultime carte, e con successo ci riesce. Lilith si ferma "Per la battaglia finale?" Lei sa che la sua morte è necessaria per la battaglia finale, e che Lucifero farà di tutto per toglierle il marchio e ucciderla. "Affare fatto Mikaleson. Ben venuto a bordo."

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Giulia afferra la ragazza dai capelli e la avvicina a lei con la forza. La morde e la dissangua fino ad ucciderla per poi lasciarla cadere a terra. "Sul serio?" Dice Damon, camminando nel mezzo della situazione, palesemente giudicando Giulia, Rebekah e Caroline "Vi divertite senza di me?"
Le ragazze si fermano da quello che stavano facendo "Si Damon. Mi diverto sempre senza di te." Dice Giulia con un sorriso. "Quindi? Com'è andata con la morte? Te la sei fatta sotto per bene?" Chiede Rebekah per poi dare una pacca sulla spalla a Damon. "Dov'è la tua fidanzatina?" Chiede Rebekah mentre guarda fuori dalle porte cercando Elena. Damon le afferra il braccio e la fa indietreggiare "In macchina, arriva fra poco. So che ti è mancata parecchio." Rebekah fa una mezza smorfia "Certamente." Fa una pausa per poi continuare a parlare "Ma non abbiamo tempo per essere carini e affettuosi. Abbiamo un funerale da organizzare e il mondo da salvare." Damon alza un sopracciglio quando sente la parola funerale. La ragazza abbassa lo sguardo leggermente "Giulia? o Caroline. Chiunque voglia spiegargli la situazione, io non sono il tipo sentimentale." Damon sente soltanto il rumore dei suoi tacchi mentre si allontana da lui. Caroline e Giulia si guardano per un'attimo, e la rossa prova a parlare ma è come se avesse perso le parole "È Hope" dice finalmente. Il corvino non è mai stato bravo a consolare o a fare il buono delle situazione, ma sa cosa significa perdere un membro della propria famiglia... suo padre, sua madre.... E anche Stefan.
"Mi dispiace." Le appoggia una mano sulla spalla per poi abbracciarla "Anche a me." Si stacca dall'abbraccio trattenendo a malapena le lacrime. Hope aveva un futuro, avrebbe potuto scegliere come vivere la sua vita. Avrebbe potuto continuare a studiare, o abbandonare la scuola... avrebbe potuto rimanere umana o avrebbe completato la trasformazione. Vorrebbe davvero sapere come sarebbe andata, e non solo, vorrebbe che Hope potesse fare questa scelte... Giulia non desidera altro che riportare Hope in vita, anche se sa che non è fattibile. Il silenzio cala tra loro e Giulia si guarda in torno cercando di distrarsi dalle emozioni che la stanno dominando. Il suo sguardo cade sulla porta a due ante dell'entrata, alle lunghe scale in mezzo al corridoio che portano ai piani superiori e non riesce a contare tutti i ricordi assieme a quella ragazzina... e alla sua famiglia, alla loro famiglia. "Giulia!" La voce di Elijah rimbomba nella villa quando spalanca le porte e si butta nel largo corridoio della casa. Ha Heyley fra le sue braccia... ed è coperta di sangue. Freya corre immediatamente da loro "Giulia, Fraya vi prego" la sua voce trema e le grosse lacrime che scendono dagli occhi gli rigano il viso. Le sue mani sono avvolte sul corpo senza vita di Heyley stringendola a se più forte che mai, come se stesse per svenire da un momento all'altro. "No..." Rebekah si copre le labbra con le mani cercando di trattenere il pianto mentre cerca di distogliere lo sguardo dalla sciena davanti a lei. Giulia accarezza i capelli di Heyley con gentilezza "Sembra che stia dormendo." Le appoggia la mano sul viso ormai spento "Giulia... ti prego, ci deve essere un modo... non può finire così." Elijah la supplica anche se sa la risposta. "Troverà la pace insieme a Hope..." Una lacrima scende sul viso bianco del tribrido. "Hope?"
Elijah cade a terra con Heyley ancora fra le sue braccia "No...No..." Guarda i suoi fratelli morire e soffrire, quando dovrebbero essere la famiglia originale, immortale. Ma in fin dei conti tutto ha una fine no? Tutto nasce per poi morire, non importa quanti decenni ci vorranno. Il tempo si ferma e i pianti disperati dei suoi fratelli cessano. Giulia si guarda attorno ma non vede nessuno "Non avere paura." si volta e vede l'angelo che l'ha salvata. Occhi di un azzurro irreale e i capelli biondi naturali che gli scendono sulle spalle, figura alta e in forma, non che il suo cosiddetto fratello.
"Perché sei qui?" chiede lei con un tono irritato "Ti sembra il momento di intervenire?" indica la situazione e Michael osserva con attenzione il corpo senza vita di Heyley in un modo quasi inquietante "Sono al corrente di questo." il suo sguardo si sposta nuovamente su Giulia. "Cosa pensate di fare? Uccidere le creature della fine dei tempi... ma come vi salta in mente?" Giulia sorride "Scusa ma io non ero presente e non ho fatto nulla perché dopo, come sai ero troppo occupata a bruciare all'inferno!"
"Sono i tuoi amici e tu li devi controllare. Non abbiamo più tempo sorella."
Allunga il braccio verso di lei ma Giulia si sposta "Non sono tua sorella e non farò nulla di quello che mi chiedi."
"La fine è vicina e se la battaglia non avviene il mondo intero verrà soffocato dalle acque degli oceani e dei mari! La creazione di Dio verrà distrutta! Per sempre."
Non ha mai creduto in Dio e tutto questo me sembra un sogno dopo una bevuta. "Come posso sapere che non stai mentendo?" Non vuole fidarsi di lui. "Sono un angelo. Io non mento." E cazzo se sembrava sincero quando l'ha detto. Magari è davvero così, forse non mente ma perché fidarsi di uno sconosciuto con le ali?
"Io e altri dei nostri fratelli siamo stati mandati sulla terra per gestire la situazione. Gli angeli stanno perseguitando Lilith e presto la uccideranno per completare il rito." Aveva già sentito parlare del rito di Lilith e Lucifero. La regina dell'infarto è stata il primo demone mai esistito, che porta sul suo braccio il marchio di Cain. Il marchio le è stato Dato da Cain stesso, figlio di Adamo ed Eva che si era alleato con Lucifero e aveva deciso di trasmettere il dono di Dio a Lilith. Chiunque possiede questo marchio può uccidere qualsiasi essere sovrannaturale e non a mani nude. I demoni possono essere uccisi facilmente dalle spade degli angeli ma se Lilith viene uccisa non sarà una morte qualunque. "Non potete ucciderla. Sapete cosa succederà se la uccidere vero?" L'angelo sorride divertito dalle parole di Giulia "Si. Morirà"
"Si ma non solo. Se il marchio non viene trasmesso a qualcun'altro dopo la morte del suo portatore, diventerà la chiave che aprirà il purgatorio e libererà tutti gli esseri sovrannaturali morti. Dopo questo, ogni essere non umano sarà davvero immortale e nulla potrà più ucciderli." 
Michael alza un sopracciglio alle parole di Giulia per poi sorridere "Dove hai letto questa storiella?" Non riesce a credere quanto possa essere stupido l'angelo. "Non è una storiella. È il sapere di base per una strega. Tutti gli i centesimi di massima importanza vengono memorizzati."
Michael le afferra il braccio "È stato bello conversare con te ma ora basta. Devi dirmi di si." Alza la manica della sua maglia mostrando delle bruciature abbastanza gravi "Questo corpo non potrà sostenermi per sempre." Giulia lo allontana "Spero che tu ci esploda dentro."
"Avrei preferito convincerti civilmente."
L'angelo le appoggia la mano sulla spalla avvolgendola con una luce proveniente dai suoi occhi.
Si trovano in una casa nel mezzo della foresta. Tutto il posto e i mobili sono predominati da legno e colori scuri, ci sono delle finestre grandi affacciate alla foresta. "Cosa hai fatto? Dove siamo?"
Le vene spuntano sotto gli occhi di Giulia "Calmati. Voglio solo parlare." Dice Michael "Se non accetterai il mondo finirà."
Lei cerca un modo per scappare da quel posto, si guarda in torno "No."
corre in contro alle finestre e si butta fuori distruggendo i vetri, ma quando atterra si ritrova nuovamente nel posto in cui era prima, nel soggiorno con Michael. "Lasciami andare!"
"Non posso." Giulia afferra la cravatta del biondo, tirandolo verso di lei "Lasciami andare o ti uccido." Michael le sorride "Non puoi." Giulia lo aggredisce facendolo cadere a terra per poi immergere il palmo della mano nel petto dell'angelo. "Non hai un cuore." La mano di Giulia cerca invano dentro al corpo dell'angelo, ma non c'è altro che sangue a muscoli. Si allontana dal lui e si side sul divano con le mani tra i capelli "Puoi anche tenermi cui per sempre e guardare come divento un cadavere essiccandomi. Non sarò mai la tua troietta." Ci deve essere un alto modo, un incantesimo o qualsiasi altra cosa. C'è sempre stato un altro modo. Ma ora deve concentrarsi sul evadere da questa prigione. Si morde il polso lasciando che il sangue  coli sul tappeto grigio vicino al divano "Vieni ad me." grazie all'incantesimo fatto da Freya sulla spada Giulia può chiamarla ovunque lei sia. La spada appare fra le sue mani "Bella mossa."
Dice Michael "Ma, la spada è mia. L'ho creata io e sono io l'unico a cui risponderà." La spada inizia a bruciare fra le mani di Giulia. Il calore è così forte che le brucia la nelle ed è costretta a lasciarla cadere a terra. Usa la sua velocità per correre al piano superiore e nascondersi in una camera qualsiasi. "Questo posto è stato fatto dagli angeli. Non puoi nasconderti, conosco ogni angolo di questa casa."
Giulia si trova in uno dei bagni della villa. Sente i passi dell'Angelo sempre più vicini alla porta "Non puoi sfuggirmi." Giulia usa la sua velocità per arrivare alla vasca dall'altra parte della stanza. Si stende dentro di essa e poco dopo Michael apre la porta. "So che sei qui" potrebbe fare un incantesimo per rendersi invisibile ma non ha molto tempo e dovrebbe muoversi per riuscirci. Trattiene il respiro appena sente la presenza di Michael più vicina a lei. "Ciao sorella."
La pugnala nello stomaco "Ah!" Prova a spingerlo ma è troppo forte "Non sono ancora abituata al dolore che provano gli umani quando non guariscono all'istante" Dice lei per poi afferrare il manico della spada e spingerla più profondamente dentro di se.
"No!" Michael cerca di fermarla ma fallisce "Se non mi lasci andare mi suicido."
L'angelo estrae la spada dal corpo di Giulia immediatamente, per poi sollevare il palmo della mano sopra la ferita, facendola rimarginare.

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< una settimana dopo>
• Las Vegas
L'odore dell'alcol e del sesso è ovunque in quella camera d'hotel. Le ragazze si vestono velocemente cercando di non svegliarlo per poi scappare dalla stanza terrorizzate dai ricordi della notte precedente. L'uomo sexy e carismatico che le aveva portate in camera la notte scorsa non era altro che un mostro. Aveva detto di essere un demone, e si sembrava fosse così. Aveva gli occhi interamente neri ma beveva anche sangue umano, come un vampiro. Ovviamente loro non credevano a tutte queste sciocchezze ma non potevano negare l'evidenza.
"Klaus!" L'allarme suona da più di venti minuti ma lui continua a spegnerla.
"Klaus! Sveglia!" La voce di quella puttana rimbomba nella sua testa da troppo tempo ormai "Ok! Ok! Basta che chiudi quel buco." Si alza dal letto completamente nudo dirigendosi verso il mini frigo. Beve gli ultimi sorso di vodka rimasti dalla serata precedente e quando sta per bere l'intimo sorso Lilith schiocca le dita facendo sparire l'oggetto di vetro "Sul serio?" Chiede lui irritato. "Vestiti" Prende i vestiti di Klaus da terra e glieli butta addosso "Dobbiamo andare, abbiamo da fare." Lilith aveva trasformato Klaus in un demone, ma non era riuscita ad eliminare la sua natura di lupo e vampiro. Ora lui è una strana bestia, ancora più avido e crudele di prima,  e ce ne vuole. "Dov'è andiamo?" Il suo compito era quello di sedurre più donne e uomini possibili per poi convincerli a fare un patto con lui. Potevano chiedere qualsiasi cosa, una nuova macchina, soldi, amore, felicità, fama. Tutto questo per la durata di dieci o quindici anni, e quando il tempo era scaduto... beh diciamo che la loro anima faceva un bel giretto di sotto e non era molto piacevole.
"Kansas."

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